Ernia in gravidanza
buongiorno,la mia ragazza è alla28sett di gravidanza.ieri sera l'ho dovuta portare in ospedale perchè la sua ernia(L-4L-5),che da tempo non creava alcun disturbo,è tornata a tormentarla...l'hanno messa sotto monitoraggio e fatto una flebo di contramal diluito(1f in flebo250)le ha dato un pò di sollievo ma già stamane il dolore è tornato.Che dobbiamo fare?il farmaco della flebo può far male al feto?e se il problema persistesse fino al parto comporterebbe complicazioni al feto o solo dolori alla mia ragazza?per lei conta solo la bambina,non vuole che le accada nulla e non vuole più prendere farmaci per timore che possano nuocere alla bimba.ieri sera piangeva mentre le mettevano la flebo per paura nonostante le avessero detto che andava tutto bene e che il farmaco non poteva nuocere alla bambina...grazie in anticipo per le eventuali risposte.Roberto
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L'utiizzo di antidolorifici, ma anche di farmaci decontratturanti, una tantum, in dosi anche terapeutiche, non può, in genere, alterare il decorso di una gravidanza a 28 settimane, per cui, in caso di effettiva necessità, con vivo dolore e deficit funzionale dell'arto della Signora, la terapia può essere istituita senza alcun timore.
Il problema è e rimane il periodo del peri-partum, intendendo con questo termine l'ultima settimana prima della scadenza dei conti ostetrici.
In questo periodo, infatti, è buona regola non utilizzare antidolorifici per la possibilità di un ritardo nella chiusura del Dotto di Botallo fetale (persistenza della pervietà del Botallo), anche se studi eseguiti su feti di pecora, indicano in 48 ore l'intervallo massimo di azione di questi farmaci sulla mancata chiusura del Dotto.
Indispensabile mi sembra anche il parere dell'Ortopedico Curante sulle possibilità di parto vaginale della paziente.
In genere, di fronte ad ernie sintomatiche con evidente lombosciatalgia, il ricorso al taglio Cesareo elettivo è frequentemente consigliato.
Cordialmente.
Il problema è e rimane il periodo del peri-partum, intendendo con questo termine l'ultima settimana prima della scadenza dei conti ostetrici.
In questo periodo, infatti, è buona regola non utilizzare antidolorifici per la possibilità di un ritardo nella chiusura del Dotto di Botallo fetale (persistenza della pervietà del Botallo), anche se studi eseguiti su feti di pecora, indicano in 48 ore l'intervallo massimo di azione di questi farmaci sulla mancata chiusura del Dotto.
Indispensabile mi sembra anche il parere dell'Ortopedico Curante sulle possibilità di parto vaginale della paziente.
In genere, di fronte ad ernie sintomatiche con evidente lombosciatalgia, il ricorso al taglio Cesareo elettivo è frequentemente consigliato.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
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