Sereupin in gravidanza
Sono una signora di 32 anni dopo tanto tempo che io e mio marito desideravamo un bambino, finalmente è arrivato..
O meglio .. siamo in attesa di due gemelli ! Sono da poco entarta nel terzo mese. Da fine 2003 faccio uso di sereupin perchè soffro di attacchi di panico. Da il medico me lo ha prescritto la mia vita è cambiata: in meglio !!! Prima quasi non uscivo di casa.. da quando lo prendo prendo persino l'aereo ogni 2/3 mesi !!! Comunque... il mio ginecologo mi ha detto di non prendere più il sereupim in gravidanza poichè potrebbe creare problemi al feto ! quindi è dall'inizio del secondo mese di gravidanza che non prendo più il sereupin. E' passato un mese tra alti e bassi. Ora mi sento molto giù.. Cosa devo fare ? Negli ultimi mesi prendevo 5 mg di pastiglia al giorno ! Il mio medico dice che per stare più tranquilla potrei riprendere il sereupin entrata nel quarto mese di gravidanza e che comunque non è pericolo e ne parlerà anche col ginecologo che invece lo ritiene pericoloso..COSA DEVO FARE ?
Cordiali saluti, Ele
O meglio .. siamo in attesa di due gemelli ! Sono da poco entarta nel terzo mese. Da fine 2003 faccio uso di sereupin perchè soffro di attacchi di panico. Da il medico me lo ha prescritto la mia vita è cambiata: in meglio !!! Prima quasi non uscivo di casa.. da quando lo prendo prendo persino l'aereo ogni 2/3 mesi !!! Comunque... il mio ginecologo mi ha detto di non prendere più il sereupim in gravidanza poichè potrebbe creare problemi al feto ! quindi è dall'inizio del secondo mese di gravidanza che non prendo più il sereupin. E' passato un mese tra alti e bassi. Ora mi sento molto giù.. Cosa devo fare ? Negli ultimi mesi prendevo 5 mg di pastiglia al giorno ! Il mio medico dice che per stare più tranquilla potrei riprendere il sereupin entrata nel quarto mese di gravidanza e che comunque non è pericolo e ne parlerà anche col ginecologo che invece lo ritiene pericoloso..COSA DEVO FARE ?
Cordiali saluti, Ele
[#1]
Gentile Signora,
non esiste ancora un accordo univoco sugli effetti della paroxetina in gravidanza: il rischio di malformazioni è limitato, ma esiste, quindi è preferibile la prudenza, a meno che il disturbo sia tanto grave da imporre una terapia.
Nel suo caso sembra che riesca a cavarsela, anche se con difficoltà, quindi le suggerirei di mantenere la sospensione per tutta la gravidanza e anche durante l'allattamento.
Cordiali saluti
ML
non esiste ancora un accordo univoco sugli effetti della paroxetina in gravidanza: il rischio di malformazioni è limitato, ma esiste, quindi è preferibile la prudenza, a meno che il disturbo sia tanto grave da imporre una terapia.
Nel suo caso sembra che riesca a cavarsela, anche se con difficoltà, quindi le suggerirei di mantenere la sospensione per tutta la gravidanza e anche durante l'allattamento.
Cordiali saluti
ML
Massimo Lai, MD
[#4]
Mi è capitato sovente che donne che fanno uso di paroxetina siano restate in gravidanza, per cui la domanda d'obbligo "Ma è sicura? La posso continuare a prendere?" l'ho sentita molte volte.
Personalmente mi sono sempre regolato così: nei primi tre mesi, pur non essendo la paroxetina gravata da incidenza riportata in letteratura di fenomeni teratogenetici particolari (ma anche perchè la sua introduzione sulla scena terapeutica è relativamente recente per poter affermare un suo interessamento certo ed inequivocabile nella genesi di fenomeni malformativi di qualunque tipo) ho sempre consigliato, agli psichiatri e neuropsichiatri curanti, una terapia...alternativa con Adenosilmetionina, Glutatione ridotto e supplemento vitaminico del gruppo B, che, nella mia personale esperienza, dà sempre risultati quanto meno minimi, anche se, talora (effetto placebo?) ha risolto completamente la sintomatologia riferita.
Dal 4° mese in poi, molte pazienti hanno richiesto di meno la supplementazione farmacologica per i propri disturbi neuropsichici ed in particolare dalla 20ma settimana in poi, epoca alla quale, in genere, sono avvertiti i primi movimenti fetali.
In alcune pazienti è stato necessario ricorrere nuovamente alla paroxetina, per altre è stato sufficiente continuare con Adenosilmetionina, Glutatione ridotto e complesso vitaminico B, per altre ancora non è stato necessario ricorrere ad alcun tipo di trattamento, essendo mutate le condizioni personali e soprattutto relazionali che, probabilmente, in una prima fase avevano inciso negativamente sulla comparsa e sul perdurare della sintomatologia di base.
Perciò, ritengo utile una sorta di...percorso terapeutico/osservazionale dal quale si potranno derivare, caso per caso, gli opportuni risvolti clinici.
Cordialmente
Personalmente mi sono sempre regolato così: nei primi tre mesi, pur non essendo la paroxetina gravata da incidenza riportata in letteratura di fenomeni teratogenetici particolari (ma anche perchè la sua introduzione sulla scena terapeutica è relativamente recente per poter affermare un suo interessamento certo ed inequivocabile nella genesi di fenomeni malformativi di qualunque tipo) ho sempre consigliato, agli psichiatri e neuropsichiatri curanti, una terapia...alternativa con Adenosilmetionina, Glutatione ridotto e supplemento vitaminico del gruppo B, che, nella mia personale esperienza, dà sempre risultati quanto meno minimi, anche se, talora (effetto placebo?) ha risolto completamente la sintomatologia riferita.
Dal 4° mese in poi, molte pazienti hanno richiesto di meno la supplementazione farmacologica per i propri disturbi neuropsichici ed in particolare dalla 20ma settimana in poi, epoca alla quale, in genere, sono avvertiti i primi movimenti fetali.
In alcune pazienti è stato necessario ricorrere nuovamente alla paroxetina, per altre è stato sufficiente continuare con Adenosilmetionina, Glutatione ridotto e complesso vitaminico B, per altre ancora non è stato necessario ricorrere ad alcun tipo di trattamento, essendo mutate le condizioni personali e soprattutto relazionali che, probabilmente, in una prima fase avevano inciso negativamente sulla comparsa e sul perdurare della sintomatologia di base.
Perciò, ritengo utile una sorta di...percorso terapeutico/osservazionale dal quale si potranno derivare, caso per caso, gli opportuni risvolti clinici.
Cordialmente
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.8k visite dal 10/03/2008.
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