Orgasmo doloroso e invalidita' femminile
Gentili dottori è passato poco piu' di un anno dal mio secondo cesareo e non è purtroppo cambiato il fatto che ai rapporti con mio marito, nei sogni o nell'autoerotismo, puntualmente due-tre secondi dopo il picco di piacere dell'orgasmo subentra immediato un lancinante dolore che dura sempre fra i 10 e i 15 minuti circa. Questo ovviamente ha portato ad una drastica riduzione di rapporti sessuali e autoerotici perche' (e qui mi venga concessa una battuta che gli uomini capiranno) chi vorrebbe un forte calcio nei genitali per due-tre secondi di piacere?
Il medico che mi ha operata, primario dell'ospedale di allora, mi ha visitata con tanto di eco e transvaginale a 4 mesi dal cesareo e non vedendo nulla con questi esami mi consiglio' di provare ad aspettare e vedere se la cosa passava col tempo, alle mie successive chiamate per ricordargli la mia patologia e chiedere consiglio mi ha detto che secondo lui non puo' essere cosi' doloroso per via di aderenze(che ho pensato invece essere possibili)e di provare l'agopuntura (che non mi posso permettere in quanto in grave situazione economica) o di prendere un antidolorifico mezzora prima di un rapporto (come fosse una cosa che si programma)per vedere se aiutava...
Il sessuologo del consultorio mi ha consigliato una crema anestetica (che non mi posso permettere in quanto in grave situazione economica) da applicare sulla zona (corrisponde alla destra sulla cicatrice e lungo tutta la stessa fino a circa meta' o poco oltre).
Mi hanno detto che per problemi come il mio esiste l'invalidita' femminile e vorrei sapere cosa comporta e come si ottiene.
Non posso piu' fare altre visite o esami sempre x cause economiche, non so piu' che fare. Ho provato dei massaggi con mio marito che abbiamo visto online e gli infrarossi con un aggeggio che avevo che fa i massaggi...nulla.
Sono disperata, non voglio dovermi rioperare e rischiare di non risolvere nulla comunque...
Il medico che mi ha operata, primario dell'ospedale di allora, mi ha visitata con tanto di eco e transvaginale a 4 mesi dal cesareo e non vedendo nulla con questi esami mi consiglio' di provare ad aspettare e vedere se la cosa passava col tempo, alle mie successive chiamate per ricordargli la mia patologia e chiedere consiglio mi ha detto che secondo lui non puo' essere cosi' doloroso per via di aderenze(che ho pensato invece essere possibili)e di provare l'agopuntura (che non mi posso permettere in quanto in grave situazione economica) o di prendere un antidolorifico mezzora prima di un rapporto (come fosse una cosa che si programma)per vedere se aiutava...
Il sessuologo del consultorio mi ha consigliato una crema anestetica (che non mi posso permettere in quanto in grave situazione economica) da applicare sulla zona (corrisponde alla destra sulla cicatrice e lungo tutta la stessa fino a circa meta' o poco oltre).
Mi hanno detto che per problemi come il mio esiste l'invalidita' femminile e vorrei sapere cosa comporta e come si ottiene.
Non posso piu' fare altre visite o esami sempre x cause economiche, non so piu' che fare. Ho provato dei massaggi con mio marito che abbiamo visto online e gli infrarossi con un aggeggio che avevo che fa i massaggi...nulla.
Sono disperata, non voglio dovermi rioperare e rischiare di non risolvere nulla comunque...
[#1]
Cara signora,
il dolore compare solo in occasione dei rapporti sessuali?
La localizzazione del dolore non è a livello vaginale, mi pare di aver capito che il dolore è superficiale, localizzato a livello della cicatrice del cesareo, giusto?
O è un dolore vaginale profondo, interno, che insorge durante la penetrazione?
il dolore compare solo in occasione dei rapporti sessuali?
La localizzazione del dolore non è a livello vaginale, mi pare di aver capito che il dolore è superficiale, localizzato a livello della cicatrice del cesareo, giusto?
O è un dolore vaginale profondo, interno, che insorge durante la penetrazione?
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
[#2]
Utente
Se avesse letto attentamente ho ben esposto che il dolore compare "ai rapporti con mio marito, nei sogni o nell'autoerotismo". E' profondo, dalla cicatrice verso l'interno, tutta la zona, come una pugnalata a squartarmi per essere ancora piu' chiari...
Non insorge durante la penetrazione, fino al momento dell'orgasmo non ho problemi di nessun tipo. E' proprio in corrispondenza dell'orgasmo il dolore. Come gia' spiegato.
Non insorge durante la penetrazione, fino al momento dell'orgasmo non ho problemi di nessun tipo. E' proprio in corrispondenza dell'orgasmo il dolore. Come gia' spiegato.
[#3]
Gentilissima,
la prego di non spazientirsi e di non offendersi se le pongo delle domande al solo scopo di capire bene la sua situazione e cercare di aiutarla seppur con i limiti della consulenza on line, gratuitamente.
Cosa le fa pensare poi che io non abbia letto attentamente la sua domanda o che non abbia capito?
Se le ho posto queste domande è per essere sicura che lei intendesse effettivamente quello che ha riferito, si ricordi che siamo in una situazione di consulto on line, e accertarsi che la descrizione di un sintomo sia effettivamente quella, al fine di capire fino in fondo ed essere sicuri di quello di cui stiamo parlando non mi sembra una cosa sbagliata, nell’interesse del paziente.
Comunque , da quello che riferisce, il dolore che avverte, post orgasmico, e quindi presumo che ci sia una normale desiderio, una buona intesa con il partner, eccitazione e lubrificazione,assenza di dolore nella penetrazione, sembrerebbe correlato alla contrazione dell’utero e della muscolatura pelvica che normalmente si verifica in conseguenza di un orgasmo determinato da un rapporto sessuale, da un autoerotismo o da sogni come lei riferisce.
Il suo caso mi fa pensare a una sindrome, che può insorgere in seguito ad interventi come il taglio cesareo, seppur raramente, la sindrome ACNES (Abdominal Cutaneous Nerve Entrapment Syndrome) legata ad un intrappolamento dei nervi cutanei addominali che può manifestarsi appunto con una sintomatologia dolorosa addominale e in alcuni casi con dolore intenso alla fine del rapporto, è una situazione ribadisco rara riportata in letteratura scientifica, che potrebbe eventualmente, essere presa in considerazione, ma comunque per la diagnosi e un corretto inquadramento clinico, dovrebbe essere interpellato un chirurgo esperto.
Riguardo poi la sua richiesta di “invalidità femminile”, vorrei farle un’altra domanda e spero che non la infastidisca:): Chi le ha prospettato questa eventuale possibilità?
la prego di non spazientirsi e di non offendersi se le pongo delle domande al solo scopo di capire bene la sua situazione e cercare di aiutarla seppur con i limiti della consulenza on line, gratuitamente.
Cosa le fa pensare poi che io non abbia letto attentamente la sua domanda o che non abbia capito?
Se le ho posto queste domande è per essere sicura che lei intendesse effettivamente quello che ha riferito, si ricordi che siamo in una situazione di consulto on line, e accertarsi che la descrizione di un sintomo sia effettivamente quella, al fine di capire fino in fondo ed essere sicuri di quello di cui stiamo parlando non mi sembra una cosa sbagliata, nell’interesse del paziente.
Comunque , da quello che riferisce, il dolore che avverte, post orgasmico, e quindi presumo che ci sia una normale desiderio, una buona intesa con il partner, eccitazione e lubrificazione,assenza di dolore nella penetrazione, sembrerebbe correlato alla contrazione dell’utero e della muscolatura pelvica che normalmente si verifica in conseguenza di un orgasmo determinato da un rapporto sessuale, da un autoerotismo o da sogni come lei riferisce.
Il suo caso mi fa pensare a una sindrome, che può insorgere in seguito ad interventi come il taglio cesareo, seppur raramente, la sindrome ACNES (Abdominal Cutaneous Nerve Entrapment Syndrome) legata ad un intrappolamento dei nervi cutanei addominali che può manifestarsi appunto con una sintomatologia dolorosa addominale e in alcuni casi con dolore intenso alla fine del rapporto, è una situazione ribadisco rara riportata in letteratura scientifica, che potrebbe eventualmente, essere presa in considerazione, ma comunque per la diagnosi e un corretto inquadramento clinico, dovrebbe essere interpellato un chirurgo esperto.
Riguardo poi la sua richiesta di “invalidità femminile”, vorrei farle un’altra domanda e spero che non la infastidisca:): Chi le ha prospettato questa eventuale possibilità?
[#4]
Utente
Grazie e scusi, ma non sarebbe stata la prima a prendere la cosa sottogamba, invece vedo che ha centrato in pieno il problema, grazie mille.
Il dolore a volte capita in maniera ridotta nel periodo dell'ovulazione e in certi passaggi intestinali quindi sono certa che la sua diagnosi sia giusta.
L'invalidita' femminile mi è stata suggerita da un'amica di mia madre. Ne ho diritto? Come si ottiene?
Grazie ancora!
Il dolore a volte capita in maniera ridotta nel periodo dell'ovulazione e in certi passaggi intestinali quindi sono certa che la sua diagnosi sia giusta.
L'invalidita' femminile mi è stata suggerita da un'amica di mia madre. Ne ho diritto? Come si ottiene?
Grazie ancora!
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Probabilmente l'amica di sua madre si riferiva alla possibilità di richiesta per un eventuale invalidità civile, e in questo caso per poterla ottenere è necessario che ci sia una menomazione anatomo-funzionale con riflessi negativi sulla capacità lavorativa.
Per informazioni più dettagliate però le consiglio di porre una domanda specifica in relazione a questo tema dell'invalidità nella sessione consulti di Medicina Legale.
In quella sede potrà trovare qualificati specialisti della materia che la potranno indirizzare nel modo più corretto.
In ogni caso è necessario prima di tutto chiarire la sua diagnosi con un chirurgo esperto, per poter trovare una possibile soluzione al suo problema.
Comprendo perfettamente come si sente e ha tutta la mia solidarietà
Mi tenga aggiornata, se vuole, sull'evoluzione della sua situazione.
Un cordiale saluto.
Per informazioni più dettagliate però le consiglio di porre una domanda specifica in relazione a questo tema dell'invalidità nella sessione consulti di Medicina Legale.
In quella sede potrà trovare qualificati specialisti della materia che la potranno indirizzare nel modo più corretto.
In ogni caso è necessario prima di tutto chiarire la sua diagnosi con un chirurgo esperto, per poter trovare una possibile soluzione al suo problema.
Comprendo perfettamente come si sente e ha tutta la mia solidarietà
Mi tenga aggiornata, se vuole, sull'evoluzione della sua situazione.
Un cordiale saluto.
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Una volta escluse cause organiche legate ad esiti cicatriziali che raramente possono verificarsi in seguito a un cesareo, in genere, come le ho già detto in repilca #3, resposabili di una sintomatologia dolorosa addominale a volte accompagnate (caso ancora più raro) da dolore alla fine del rapporto, le consiglierei in base a quello che ha riferito di affrontare questo problema anche con un bravo sessuologo, in quanto nel dolore sessuale sono implicate componenti anche di tipo emotivo e relazionale che vanno attentamente indagate.
Attendo sue notizie allora e buon fine settimana.
Attendo sue notizie allora e buon fine settimana.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 9.8k visite dal 07/07/2012.
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