Quale tipo di parto con coagulopatia?
Gentili Dottori,
ho 39 anni e sono alla 24° settimana della mia prima gravidanza (ottenuta con PMA).
Ho problemi di trombofolia, dati dalla mia mutazione della protrombina (e anche dalla familiarità). Inoltre ho la doppia mutazione dell'MTHFR in eterozigosi.
Assumo Cardioaspirina 100 + Clexane 6000.
La mia ginecologa non fa che sottolinearmi il fatto che la mia gravidanza sia da considerarsi ad alto rischio e mi dice anche di non dare per scontato che si riesca ad arrivare al parto.
Nonostante sia conscia dei rischi, voglio però essere ottimista e cominciare a pensare a come partorire (sempre che non si debba procedere con un cesareo d'urgenza).
Ho chiesto alcuni pareri a ginecologi ed ematologi diversi e quello che ho ottenuto sono delle risposte contrastanti: secondo alcuni il parto più indicato per chi ha i miei problemi è quello naturale; secondo altri è meglio eseguire un cesareo in anestesia totale; secondo alcuni sarebbe bene sospendere l'eparina 24 ore prima, per scongiurare i rischi di emorragia; secondo altri è preferibile non sospenderla e limitare i rischi di eventi trombotici, accettando semmai quelli emorragici.
Mi piacerebbe sentire anche il vostro punto di vista, per avere qualche elemento in più e schiarirmi maggiormente le idee.
Vi ringrazio in anticipo.
ho 39 anni e sono alla 24° settimana della mia prima gravidanza (ottenuta con PMA).
Ho problemi di trombofolia, dati dalla mia mutazione della protrombina (e anche dalla familiarità). Inoltre ho la doppia mutazione dell'MTHFR in eterozigosi.
Assumo Cardioaspirina 100 + Clexane 6000.
La mia ginecologa non fa che sottolinearmi il fatto che la mia gravidanza sia da considerarsi ad alto rischio e mi dice anche di non dare per scontato che si riesca ad arrivare al parto.
Nonostante sia conscia dei rischi, voglio però essere ottimista e cominciare a pensare a come partorire (sempre che non si debba procedere con un cesareo d'urgenza).
Ho chiesto alcuni pareri a ginecologi ed ematologi diversi e quello che ho ottenuto sono delle risposte contrastanti: secondo alcuni il parto più indicato per chi ha i miei problemi è quello naturale; secondo altri è meglio eseguire un cesareo in anestesia totale; secondo alcuni sarebbe bene sospendere l'eparina 24 ore prima, per scongiurare i rischi di emorragia; secondo altri è preferibile non sospenderla e limitare i rischi di eventi trombotici, accettando semmai quelli emorragici.
Mi piacerebbe sentire anche il vostro punto di vista, per avere qualche elemento in più e schiarirmi maggiormente le idee.
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Concordo con i COLLEGHI che affermano che il parto vaginale fisiologico è il meno impegnativo per i disordini della coagulazione,
In ogni caso , in prossimità del parto , a partire dalla35^ settimana circa, una rivalutazione dei tempi di coagulazione con una consulenza anestesiologica potrà ritornare utile ai fini della decisione.
Tenga presente che un intervento laparotomico (taglio cesareo) è molto impegnativo dal punto di vista coagulatorio, e quindi va preso in considerazione qualora le condizioni ostetriche lo richiederanno.
SALUTI
In ogni caso , in prossimità del parto , a partire dalla35^ settimana circa, una rivalutazione dei tempi di coagulazione con una consulenza anestesiologica potrà ritornare utile ai fini della decisione.
Tenga presente che un intervento laparotomico (taglio cesareo) è molto impegnativo dal punto di vista coagulatorio, e quindi va preso in considerazione qualora le condizioni ostetriche lo richiederanno.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la sua gentilissima risposta, Dott. Blasi.
Approfitto per porle anche un'altra domanda: secondo la sua esperienza, qualora si optasse per un parto programmato (vaginale o cesareo che sarà), appoggerebbe di più l'idea di sospendere l'eparina 24 ore prima o quella di non sospenderla affatto? La mia ginecologa sostiene che per me i rischi più probabili (e più gravi) sarebbero quelli legati ad un eventuale evento trombotico, pertanto, dovendo scegliere tra quelli e un'eventuale emorragia, meglio scegliere il "male minore". Trova condivisibile questa visione?
So che è ancora prematuro parlarne ora, alla 24° settimana, ma vorrei arrivare al momento della scelta preparata e con tutte le informazioni necessarie.
Grazie ancora.
Approfitto per porle anche un'altra domanda: secondo la sua esperienza, qualora si optasse per un parto programmato (vaginale o cesareo che sarà), appoggerebbe di più l'idea di sospendere l'eparina 24 ore prima o quella di non sospenderla affatto? La mia ginecologa sostiene che per me i rischi più probabili (e più gravi) sarebbero quelli legati ad un eventuale evento trombotico, pertanto, dovendo scegliere tra quelli e un'eventuale emorragia, meglio scegliere il "male minore". Trova condivisibile questa visione?
So che è ancora prematuro parlarne ora, alla 24° settimana, ma vorrei arrivare al momento della scelta preparata e con tutte le informazioni necessarie.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 15/05/2012.
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