Miomectomia
Gentile dottore buona sera, mi è stato diagnosticato un piccolo fibroma all'utero e mi è stato consigliato di asportarlo. In realtà mi sono recata dal ginecologo perchè ho avuto un ritardo del ciclo di 19 giorni, (mi era già capitato due mesi prima subito dopo un intervento, ma in quella occasione ho pensato a stress post-intervento) naturalmente non era gravidanza (non avrei aspettato tanto!) e dall'ecografia interna il ginecologo ha riscontrato questo piccolo fibroma, mi ha detto che molto probabilmente è un fibroma, era certo solo delle dimensioni (5mm). Secondo il protocollo dovrei fare un'isteroscopia diagnostica e solo successivamente dovrei asportarlo. Mi ha consigliato di eseguire direttamente una miomectomia resettocopica perchè in questo modo evito una anastesia generale (quella che dovrei fare per eseguire l'isteroscopia) visto che a gennaio scorso ho avuto un altro intervento, ho fatto una colecistectomia laparoscopica. Ho chiesto se non era il caso di controllare l'equilibrio ormonale perchè mi è parso di capire che la formazione di questi fibromi dipende da un aumento relativo degli estrogeni ma mi è stato detto di no. Sono un po' preoccupata non per l'intervento, che dovrebbe essere breve, ma per il fatto che non si cerca la causa ma soltanto l'eliminazione del problema.. Mi spiego meglio: a luglio 2009 ho asportato un papilloma al palato molle, a novembre 2010 ho tolto dei polipi al collo dell'utero, a gennaio 2011 ho tolto la colecisti, adesso questo fibroma formatosi a quanto pare in 10 mesi perchè a maggio 2011 ho fatto una ecografia interna e non c'era nulla. C'è qualcosa che accomuna tutti questi piccoli (mi rendo ben conto di questo) ma fastidiosi problemi? Questo fibroma è assolutamente asintomatico il ciclo non è abbondante anzi addirittura salta, le chiedo se comunque è sempre bene toglierlo o se non è meglio tenerlo sotto controllo. Io sto pensando di toglierlo perchè il solo pensiero mi mette ansia, ma come evitare che possano esserci recidive? Grazie per l'attenzione che vorrà accordarmi.
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Se la localizzazione del mioma è sottomucosa (quindi interessa la cavità uterina) è giusto asportarlo e la resettoscopia è la metodica adeguata. Non concordo però sull'opportunità di procedere direttamente, in quanto la diagnosi di certezza sulla patologia uterina endocavitaria (e quindi l'indicazione all'eventuale all'intervento) si pone con l'isteroscopia diagnostica che è un esame che può essere praticato tranquillamente da svegli, senza necessità di anestesia.
Dr. Agostino Menditto
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Responsabile U.O. Ginecologia e Ostetricia
Clinica Mediterranea - Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 22/04/2012.
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