Info su tecnica fecondazione assistita icsi nuvo transfer con preparazione tecnica pipelle
siamo una coppia lei 29 lui 34 riassumendo:
abbiamo affrontato una Prima tecnica PMA tramite icsi da poco, in quanto è stata diagnosticata a mio marito una Azoospermia completa, per questo ha affrontato una biopsia per il recupero degli spermatozoi. La tecnica NON ha avuto successo. Dalla PMA è rimasto un solo embrione ch è arrivato allo stadio di Blastocisti, crioconservato.
La domanda è la seguente:
Per questo ulteriore impianto i medici ci hanno consigliato di accompagnare al nuovo Transfer la Tecnica PIpelle per amuntare le possibilità di attecchimento. la Pipelle è veramente utile in questo caso (un solo Blastocisti)? cosa cambia in termini pratici? vale la pena effettuare la Pipelle? quali sono le eventuali controindicazioni? e inoltre c'è differenza tra un transfer fatto su ciclo spontaneo o non spontaneo? la Pipelle si può ripetere dopo quanto tempo in caso di insucesso?
la ringrazio in anticipo.
abbiamo affrontato una Prima tecnica PMA tramite icsi da poco, in quanto è stata diagnosticata a mio marito una Azoospermia completa, per questo ha affrontato una biopsia per il recupero degli spermatozoi. La tecnica NON ha avuto successo. Dalla PMA è rimasto un solo embrione ch è arrivato allo stadio di Blastocisti, crioconservato.
La domanda è la seguente:
Per questo ulteriore impianto i medici ci hanno consigliato di accompagnare al nuovo Transfer la Tecnica PIpelle per amuntare le possibilità di attecchimento. la Pipelle è veramente utile in questo caso (un solo Blastocisti)? cosa cambia in termini pratici? vale la pena effettuare la Pipelle? quali sono le eventuali controindicazioni? e inoltre c'è differenza tra un transfer fatto su ciclo spontaneo o non spontaneo? la Pipelle si può ripetere dopo quanto tempo in caso di insucesso?
la ringrazio in anticipo.
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Salve.
Esplicito alcuni passaggi che ho intuito. Recuperati gli spermatozoi dalla biopsia testicolare è stata eseguita la ICSI. Si sono ottenuti alcuni embrioni, il giorno del transfer sono stati trasferiti "alcuni" senza però avere la gravidanza - ossia "La tecnica NON ha avuto successo". Contestualmente al transfer un embrione sovrannumerario, raggiunto lo stadio di blastociste, è stato crioconservato per un eventuale successivo transfer : quello a cui si sta preparando. E' corretto?
In merito alla sua specifica domanda: Come spesso succede per le terapie di supporto o di preparazione alle fecondaz in vitro non c'è un accordo unanime delle varie società di medicina della riproduzione, italiane o internazionali. Anche per l'utilizzo della tecnica Pipelle - sec il protocollo originario - in letteratura ci sono numerosi lavori che riferiscono percentuali di gravidanza maggiori se effettuata in pz con precedenti cicli di FIV ( con buoni embrioni trasferiti) falliti. Per contro, in letteratura molti altri articoli non notano alcuna differenza in termini di gravidanza nei gruppi di pz in cui veniva eseguita la Pipelle.
Tutto ciò per spiegare come non ci sia un'unica "strategia" vincente per tutte le pz!!!
- Se eseguita con la necessaria delicatezza, praticamente controindicazioni non ce ne sono.
- La decisione su effettuare un transfer di embrioni crioconservati su ciclo indotto oppure spontaneo è arduo. Tradizionalmente, per semplicità e sicurezza della preparazione che si ottiene, nella stragrande maggioranza dei casi si decide per utilizzare un ciclo indotto farmacologicamente. Utilizzare un ciclo spontaneo presuppone che si sappia che la pz si prepara adeguatamente già da sè; oltre ad avere la massima disponibilità del Centro a seguire i tempi dettati dal ciclo spontaneo della pz.
Spero di esser stata esauriente... in bocca al lupo!
Esplicito alcuni passaggi che ho intuito. Recuperati gli spermatozoi dalla biopsia testicolare è stata eseguita la ICSI. Si sono ottenuti alcuni embrioni, il giorno del transfer sono stati trasferiti "alcuni" senza però avere la gravidanza - ossia "La tecnica NON ha avuto successo". Contestualmente al transfer un embrione sovrannumerario, raggiunto lo stadio di blastociste, è stato crioconservato per un eventuale successivo transfer : quello a cui si sta preparando. E' corretto?
In merito alla sua specifica domanda: Come spesso succede per le terapie di supporto o di preparazione alle fecondaz in vitro non c'è un accordo unanime delle varie società di medicina della riproduzione, italiane o internazionali. Anche per l'utilizzo della tecnica Pipelle - sec il protocollo originario - in letteratura ci sono numerosi lavori che riferiscono percentuali di gravidanza maggiori se effettuata in pz con precedenti cicli di FIV ( con buoni embrioni trasferiti) falliti. Per contro, in letteratura molti altri articoli non notano alcuna differenza in termini di gravidanza nei gruppi di pz in cui veniva eseguita la Pipelle.
Tutto ciò per spiegare come non ci sia un'unica "strategia" vincente per tutte le pz!!!
- Se eseguita con la necessaria delicatezza, praticamente controindicazioni non ce ne sono.
- La decisione su effettuare un transfer di embrioni crioconservati su ciclo indotto oppure spontaneo è arduo. Tradizionalmente, per semplicità e sicurezza della preparazione che si ottiene, nella stragrande maggioranza dei casi si decide per utilizzare un ciclo indotto farmacologicamente. Utilizzare un ciclo spontaneo presuppone che si sappia che la pz si prepara adeguatamente già da sè; oltre ad avere la massima disponibilità del Centro a seguire i tempi dettati dal ciclo spontaneo della pz.
Spero di esser stata esauriente... in bocca al lupo!
Dr.ssa Manuela Steffè
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.5k visite dal 22/04/2012.
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