Terapia poliabortività
Gentili dottori,premetto di stare scrivendo dal profilo di mio marito per chiederVi un parere. A seguito di aborto interno ripetuto (alla 5 e 8 settimana) ho provveduto ad effettuare tutti gli esami di routine per la poliabortività dai quali emerge :
- presenza di ureaplasma dal tampone vaginale;
- doppia mutazione presente in in eterozigosi del fattore MTHFR A1298c e c677t, presenza di delezione polimorfismo gene ACE,PAI-1 genotipo 4g/4g e HPA1 genotipo 1a/1a.
1) Per ureaplasma ho gia eseguito (assieme a mio marito) un primo ciclo di antibiotico che ha notevolmente fatto scendere la carica batterica ma non debellato l'ureaplasma. Il medico mi ha prescritto un ulteriore ciclo di 14gg. e qui la mia domanda:
deve eseguire la stessa terapia anche mio marito? Il medico consiglia di fare prima una spermiocoltura ma io temo che possa dare falsi negativi per il tipo di problema che abbiamo noi e quindi, anche in caso di mia guarigione, un ulteriore contagio. E' il caso che mio marito faccia a prescindere come me un ulteriore ciclo di antibiotici o questo potrebbe essere inutile e interferire solo con la qualità dello sperma?
2)Per la trombofilia il medico mi ha consigliato una cura anticoncezionale con cardioaspirina, vitamina b12 e acido folico e dal test positivo in poi di aggiungere cortisone ma niente eparina salvo comprovata (da esami in itinere) esigenza.
E qui la mia seconda domanda:
visti i due precedenti aborti e per evitare rischi inutili non sarebbe invece il caso in via preventiva di assumere eparina e progesterone insieme al cortisone a prescindere?
Ho bisogno del vostro parere non perchè non mi fidi del io ginecologo ma perchè mi fa sempre piacere ricevre qualche opinione in più, sono abbastanza spaventata e vorrei fare almeno ciò che è umanamente possibile per evitare di ripetere la tristissima esperienza dell'aborto.
Grazie infinite.
- presenza di ureaplasma dal tampone vaginale;
- doppia mutazione presente in in eterozigosi del fattore MTHFR A1298c e c677t, presenza di delezione polimorfismo gene ACE,PAI-1 genotipo 4g/4g e HPA1 genotipo 1a/1a.
1) Per ureaplasma ho gia eseguito (assieme a mio marito) un primo ciclo di antibiotico che ha notevolmente fatto scendere la carica batterica ma non debellato l'ureaplasma. Il medico mi ha prescritto un ulteriore ciclo di 14gg. e qui la mia domanda:
deve eseguire la stessa terapia anche mio marito? Il medico consiglia di fare prima una spermiocoltura ma io temo che possa dare falsi negativi per il tipo di problema che abbiamo noi e quindi, anche in caso di mia guarigione, un ulteriore contagio. E' il caso che mio marito faccia a prescindere come me un ulteriore ciclo di antibiotici o questo potrebbe essere inutile e interferire solo con la qualità dello sperma?
2)Per la trombofilia il medico mi ha consigliato una cura anticoncezionale con cardioaspirina, vitamina b12 e acido folico e dal test positivo in poi di aggiungere cortisone ma niente eparina salvo comprovata (da esami in itinere) esigenza.
E qui la mia seconda domanda:
visti i due precedenti aborti e per evitare rischi inutili non sarebbe invece il caso in via preventiva di assumere eparina e progesterone insieme al cortisone a prescindere?
Ho bisogno del vostro parere non perchè non mi fidi del io ginecologo ma perchè mi fa sempre piacere ricevre qualche opinione in più, sono abbastanza spaventata e vorrei fare almeno ciò che è umanamente possibile per evitare di ripetere la tristissima esperienza dell'aborto.
Grazie infinite.
[#1]
Gentile utente
la terapia della poliabortività richiede la valutazione di numerosi elementi derivanti da esami di vario genere (ematochimici, strumentali, batteriologici) e va calibrata a seconda dell'anamnesi della paziente.
Su queste pagine NON troverà delle indicazioni di terapia farmacologica, dal momento che ogni terapia è "figlia" di una valutazione clinica "de visu" che, chiaramente non possiamo eseguire per via telematica.
In merito all'infezione da Ureaplasma, è bene far eseguire il tampone uretrale a suo marito, oltre alla spermiocoltura. La terapia (con i farmaci del caso) deve non essere inferiore ai 14 giorni, trattandosi di un germe il cui ciclo biologico, all'interno delle cellule infettate, prevede questo periodo di tempo quale utile alla sua definitiva scomparsa.
Cordiali auguri di buona Pasqua.
la terapia della poliabortività richiede la valutazione di numerosi elementi derivanti da esami di vario genere (ematochimici, strumentali, batteriologici) e va calibrata a seconda dell'anamnesi della paziente.
Su queste pagine NON troverà delle indicazioni di terapia farmacologica, dal momento che ogni terapia è "figlia" di una valutazione clinica "de visu" che, chiaramente non possiamo eseguire per via telematica.
In merito all'infezione da Ureaplasma, è bene far eseguire il tampone uretrale a suo marito, oltre alla spermiocoltura. La terapia (con i farmaci del caso) deve non essere inferiore ai 14 giorni, trattandosi di un germe il cui ciclo biologico, all'interno delle cellule infettate, prevede questo periodo di tempo quale utile alla sua definitiva scomparsa.
Cordiali auguri di buona Pasqua.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#3]
Utente
Gent.mo dott. Santoro,
le scrivo qui nella speranza che possa rispondermi vista la difficoltà ad aprire un nuovo consulto.
Intanto l'aggiorno sulla mia situazione...dalla data del precedente consulto ho purtroppo avuto un ulteriore aborto causa "uovo bianco", ho cambiato ginecologo rivolgendomi ad un esperto in poliabortività e sono incinta alla 24 settimana!
Per il momento procede tutto bene, vista la mia "patologia" che le ricordo essere
doppia mutazione eterozigote mthfr, PAI 4g/4g, polimorfismo ACE, anticardiolipina e lac debolmente positivi sono in cura dall'inizio con:
levofolene, elevit, cardioaspirina, deltacortene e clexane 4000...
non ci facciamo mancare niente!
Ringraziando Dio tutti gli esami fatti finora sono ottimi, morfologica e ecocardio perfetti, dall'ultimo controllo fatto ieri:
liquido amniotico normalmente rappresentato. Funicolo 3 vasi. Placenta: anteriore. Grado 0 Grannum. Struttura placentare: normale. lunghezza della cervice :35,1 mm
A.uterina sx :PI 0,75 RI 0,49 incisura assente
A.uterina dx: PI 0,71 RI 0,46 incisura assente
Il bimbo cresce bene, sembrerebbe essere avanti una settimana con una lunghezza di 30 cm ed un peso stimato di 784 gr.
Vengo al dunque:
il mio ginecologo mi ha detto che nonostante tutto proceda a meraviglia a causa della mia patologia rischio una MEF che purtroppo si può manifestare anche senza preavviso e nonostante la terapia e mi ha raccomandato di controllare la pressione 3 volte la settimana (per ora è sempre stata inferiore a 120/80 anzi spesso più bassina del normale) e di prestare attenzione ai movimenti fetali.
Forse me ne ha parlato più per scrupolo o per "mettere le mani avanti" ma io da allora vivo nel terrore ancora più di prima e sono sempre fissata a capire se il bimbo si muove o meno e non le dico l'ansia quando non lo fa...
Dottore la prego mi dica oggettivamente se è davvero tanto alto il rischio di una MEF, se effettivamente avviene improvvisamente o dai controlli che faccio ogni 15 gg è preventivabile (quindi se è tutto nella norma posso stare un po' più serena) e se può mi spieghi come devo contare i movimenti fetali per essere vigile come serve ma con tranquillità.
La ringrazio infinitamente e le porgo i miei saluti.
le scrivo qui nella speranza che possa rispondermi vista la difficoltà ad aprire un nuovo consulto.
Intanto l'aggiorno sulla mia situazione...dalla data del precedente consulto ho purtroppo avuto un ulteriore aborto causa "uovo bianco", ho cambiato ginecologo rivolgendomi ad un esperto in poliabortività e sono incinta alla 24 settimana!
Per il momento procede tutto bene, vista la mia "patologia" che le ricordo essere
doppia mutazione eterozigote mthfr, PAI 4g/4g, polimorfismo ACE, anticardiolipina e lac debolmente positivi sono in cura dall'inizio con:
levofolene, elevit, cardioaspirina, deltacortene e clexane 4000...
non ci facciamo mancare niente!
Ringraziando Dio tutti gli esami fatti finora sono ottimi, morfologica e ecocardio perfetti, dall'ultimo controllo fatto ieri:
liquido amniotico normalmente rappresentato. Funicolo 3 vasi. Placenta: anteriore. Grado 0 Grannum. Struttura placentare: normale. lunghezza della cervice :35,1 mm
A.uterina sx :PI 0,75 RI 0,49 incisura assente
A.uterina dx: PI 0,71 RI 0,46 incisura assente
Il bimbo cresce bene, sembrerebbe essere avanti una settimana con una lunghezza di 30 cm ed un peso stimato di 784 gr.
Vengo al dunque:
il mio ginecologo mi ha detto che nonostante tutto proceda a meraviglia a causa della mia patologia rischio una MEF che purtroppo si può manifestare anche senza preavviso e nonostante la terapia e mi ha raccomandato di controllare la pressione 3 volte la settimana (per ora è sempre stata inferiore a 120/80 anzi spesso più bassina del normale) e di prestare attenzione ai movimenti fetali.
Forse me ne ha parlato più per scrupolo o per "mettere le mani avanti" ma io da allora vivo nel terrore ancora più di prima e sono sempre fissata a capire se il bimbo si muove o meno e non le dico l'ansia quando non lo fa...
Dottore la prego mi dica oggettivamente se è davvero tanto alto il rischio di una MEF, se effettivamente avviene improvvisamente o dai controlli che faccio ogni 15 gg è preventivabile (quindi se è tutto nella norma posso stare un po' più serena) e se può mi spieghi come devo contare i movimenti fetali per essere vigile come serve ma con tranquillità.
La ringrazio infinitamente e le porgo i miei saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 07/04/2012.
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