Revisione strumentale cavità uterina
Salve!
Premetto che mi sono da poco trasferita in un’altra città e ho scoperto di essere in dolce attesa, ma non potendo consultare la mia ginecologa di fiducia, ho chiesto consiglio alle mie nuove colleghe riguardo un bravo ginecologo.
Purtroppo però la mia prima gravidanza si è interrotta in quanto vi era solo una camera gstazionale irregolare e troppo piccola, con solo il sacco vitellino e senza battito, senza nessuna perdita; pertanto lunedì 12/03 ho avuto una revisione strumentale della cavità uterina (ero a 7 settimane e 5 giorni, data ultima mestruazione 17/01 ed ultimo prelievo beta 6.000).
Alle ore 9:00 circa mi è stata messa una candeletta per stimolare la dilatazione del collo dell’utero ,mi hanno detto che essendo la prima gravidanza era la scelta migliore ( a me ha provocato diarrea) ed intorno alle 11:00 sono iniziati dei dolori addominali di intensità media , sempre crescenti, finchè alle 12:00 circa sono scesa in sala operatoria per l’intervento. Appena tornata in camera, sveglia dopo l’anestesia totale anche se ancora stordita, ho avvertito dei dolori atroci nella zona del ventre: mio marito ha detto che urlavo e mi dimenavo nel letto , tant’è che si è davvero spaventato molto.
Nel tardo pomeriggio, il dott.re mi rassicura dicendomi che l’intervento è andato tutto bene e mi dimette prescrivendomi un antibiotico da prendere per 5 giorni.
Per qualche giorno ho avvertito ancora qualche dolore, una sorta si piccolo crampo/contrazione all’utero ; i primi due giorni non ho avuto nessuna perdita per poi iniziare ad averle dal terzo giorno e per i altri 6 giorni (e 9 dall’intervento), di colore rosso , marrone e poi rosa con intensità media, più leggere di una mestruazione. Attualmente le perdite sono ma si presentano delle secrezioni giallastre, una specie di gelatina o muco, di lieve intensità, non maleodorante ma cmq non del tutto inodore.
Leggendo il foglio di dimissioni, nella parte in cui si descrive l’intervento , c’è scritto che il mio intervento è stato fatto con pinza ad anelli ( dopo aver usato un dilalatore numero 9); sinceramente pensavo che la pinza ad anelli si usasse dalla 10 settimana in poi , io invece non ero nemmero all’ottava.
Devo interpretare ciò come prassi comune o come un intervento invasivo, che poteva evitarsi? Avrò una guarigione meno rapida rispetto alla semplice aspirazione ed eventuale successivo raschiamento?
Inoltre mi chiedo sono stati normali quei dolori atroci post intervento?
In genere come si comporta il ciclo dopo un raschiamento?
Quanto tempo dovrò aspettare per una nuova gravidanza ?
Infine, mi hanno somministrato una fiala sul gluteo post raschiamento per immunizzarmi, avendo fattore rh negativo; questo mi impedisce di avere problemi con le future gravidanze?
Purtoppo ho affrontato questa esperienza con tanta delusione e tanta paure verso future gravidanze; inoltre essendo in una nuova citttà io e mio marito non abbiamo nemmeno il supporto di persone care.
Premetto che mi sono da poco trasferita in un’altra città e ho scoperto di essere in dolce attesa, ma non potendo consultare la mia ginecologa di fiducia, ho chiesto consiglio alle mie nuove colleghe riguardo un bravo ginecologo.
Purtroppo però la mia prima gravidanza si è interrotta in quanto vi era solo una camera gstazionale irregolare e troppo piccola, con solo il sacco vitellino e senza battito, senza nessuna perdita; pertanto lunedì 12/03 ho avuto una revisione strumentale della cavità uterina (ero a 7 settimane e 5 giorni, data ultima mestruazione 17/01 ed ultimo prelievo beta 6.000).
Alle ore 9:00 circa mi è stata messa una candeletta per stimolare la dilatazione del collo dell’utero ,mi hanno detto che essendo la prima gravidanza era la scelta migliore ( a me ha provocato diarrea) ed intorno alle 11:00 sono iniziati dei dolori addominali di intensità media , sempre crescenti, finchè alle 12:00 circa sono scesa in sala operatoria per l’intervento. Appena tornata in camera, sveglia dopo l’anestesia totale anche se ancora stordita, ho avvertito dei dolori atroci nella zona del ventre: mio marito ha detto che urlavo e mi dimenavo nel letto , tant’è che si è davvero spaventato molto.
Nel tardo pomeriggio, il dott.re mi rassicura dicendomi che l’intervento è andato tutto bene e mi dimette prescrivendomi un antibiotico da prendere per 5 giorni.
Per qualche giorno ho avvertito ancora qualche dolore, una sorta si piccolo crampo/contrazione all’utero ; i primi due giorni non ho avuto nessuna perdita per poi iniziare ad averle dal terzo giorno e per i altri 6 giorni (e 9 dall’intervento), di colore rosso , marrone e poi rosa con intensità media, più leggere di una mestruazione. Attualmente le perdite sono ma si presentano delle secrezioni giallastre, una specie di gelatina o muco, di lieve intensità, non maleodorante ma cmq non del tutto inodore.
Leggendo il foglio di dimissioni, nella parte in cui si descrive l’intervento , c’è scritto che il mio intervento è stato fatto con pinza ad anelli ( dopo aver usato un dilalatore numero 9); sinceramente pensavo che la pinza ad anelli si usasse dalla 10 settimana in poi , io invece non ero nemmero all’ottava.
Devo interpretare ciò come prassi comune o come un intervento invasivo, che poteva evitarsi? Avrò una guarigione meno rapida rispetto alla semplice aspirazione ed eventuale successivo raschiamento?
Inoltre mi chiedo sono stati normali quei dolori atroci post intervento?
In genere come si comporta il ciclo dopo un raschiamento?
Quanto tempo dovrò aspettare per una nuova gravidanza ?
Infine, mi hanno somministrato una fiala sul gluteo post raschiamento per immunizzarmi, avendo fattore rh negativo; questo mi impedisce di avere problemi con le future gravidanze?
Purtoppo ho affrontato questa esperienza con tanta delusione e tanta paure verso future gravidanze; inoltre essendo in una nuova citttà io e mio marito non abbiamo nemmeno il supporto di persone care.
[#1]
Nessuna paura. Tutto si è svolto regolarmente.
La pinza ad anelli non è di unica grandezza: ve ne sono alcune piccolissime ed altre molto più voluminose.
E' lo strumento migliore per prendere il tessuto deciduo-coriale ed allontanarlo dalla cavità uterina.
I dolori sono stati dovuti all'effeto della candeletta di Gemeprost, una prostaglandina con effetto dilatante sul collo ma innescante contrazioni miometriali.
Per un'altra gravidanza? Consiglio sempre un periodo non inferiore ai 3 cicli spontanei.
La fiala per l'immunoprofilassi anti-D le impedisce di avere problemi di isoimmunizzazione Rh con altre gravidanze future.
In ua sola parola: tranquilla!!
Tutto è stato fatto secondo i canoni. Nessun problema.
Si rassereni e si prepari per una nuova gravidanza che, come vedrà, avrà ben altro epilogo.
Un augurio di cuore.
La pinza ad anelli non è di unica grandezza: ve ne sono alcune piccolissime ed altre molto più voluminose.
E' lo strumento migliore per prendere il tessuto deciduo-coriale ed allontanarlo dalla cavità uterina.
I dolori sono stati dovuti all'effeto della candeletta di Gemeprost, una prostaglandina con effetto dilatante sul collo ma innescante contrazioni miometriali.
Per un'altra gravidanza? Consiglio sempre un periodo non inferiore ai 3 cicli spontanei.
La fiala per l'immunoprofilassi anti-D le impedisce di avere problemi di isoimmunizzazione Rh con altre gravidanze future.
In ua sola parola: tranquilla!!
Tutto è stato fatto secondo i canoni. Nessun problema.
Si rassereni e si prepari per una nuova gravidanza che, come vedrà, avrà ben altro epilogo.
Un augurio di cuore.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.7k visite dal 26/03/2012.
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