Perdite marroni prima ( e dopo ) il ciclo e ricerca gravidanza

Gentili dottori,

Ho 30 anni e con il mio compagno sto cercando una gravidanza. Da circa un anno, da quando ho smesso di usare il cerotto EVRA, il mio ciclo, (pur presentandosi a intervalli regolari di 27-28 giorni) che prima durava in media 4 giorni, ha perso di intensità e dura 2-3 giorni, a volte addirittura 1. Inoltre è preceduto da qualche giorno di perdite che variano dal marrone chiaro al marrone scuro, al rosso molto scuro. Questo mese addirittura ho avuto 6 giorni di perdite e 1 solo giorno di ciclo vero e proprio. Di seguito un giorno senza perdite, e poi un giorno di perdite marroni.
La mia ginecologa mi ha prescritto LUTENYL da assumere dal 14° giorno di ciclo a partire dall'inizio delle perdite (non del ciclo).
Io però vorrei aspettare e provare a concepire senza interferenze (sono solo 2 mesi che ci proviamo).
Ho bisogno di sapere: queste perdite indicano scompensi nell'ovulazione e quindi difficoltà e concepire?
Inoltre: da quando contare i giorni per conoscere il mio periodo fertile: dall'inizio delle perite o dal primo giorno di comparsa del ciclo vero e proprio? Io ho provato a fare due conti e questo mese le perdite mi sono comparse il 27 Gennaio, mentre il 2 Febbraio è comparso il ciclo. Facendo i conti a ritroso per capire quando ho ovulato mi risulta il 19 Gennaio oppure il 13 Gennaio, a seconda se considero il ciclo o le perdite come punto di partenza. Il mese scorso ho cominciato con le perdite il 1° Gennaio, e il ciclo è arrivato il 4.
Spero di non avere creato troppa confusione e ringrazio anticipatamente per l’attenzione.

Sentitamente grazie
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Per meglio indagare sulla "genesi" di queste perdite ematiche pre-mestruali, consiglio due cose:
a) un dosaggio del Progesterone plasmatico (ovviamente senza assumere farmaci) in 18ma - 21ma e 23ma giornata del ciclo, contando i giorni dal giorno di flusso più abbondante e rosso-vivo, associando ad uno dei tre prelievi suddetti anche il dosaggio di Prolattina, fT3, fT4, TSH ed anticorpi anti-tireoglobulina ed anti-perossidasi
b) una isteroscopia diagnostica, da effettuarsi subito dopo un flusso, avendo cura di non avere rapporti fino all'esecuzione dell'esame.

Per il calcolo del periodo fertile, deve rifarsi (con esami ormonali negativi, cioè normali) alla data in cui la mestruazione successiva, probabilmente, le ritornerà.
Dalla quella data calcolata, infatti, sottraendo 14 giorni otterrà un giorno (che chiamerà, per esempio, giorno X).
Sottraendo ed aggiungendo 3 giorni al giorno X, otterrà una settimana (che chiamerà, per esempio, settimana X) nella quale avere rapporti completi a giorni alterni, perchè è la settimana in cui, con maggiore probabilità, Lei sarà in ovulazione.

In alternativa (con maggiore affidabilità, tra l'altro), Lei potrebbe richiedere al Suo Ginecologo di praticarLe un monitoraggio ecografico della crescita follicolare spotanea, così da avere informazioni dettagliatissime sul Suo periodo fertile.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Gentile Dott.Santoro,

la ringrazio per la sua celere e puntuale risposta.

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