Scollamento della placenta
Salve, sono alla settimana 16+5 di gestazione. Ho avuto delle perdite alla 12 settimana e dopo visita al pronto soccorso ecco la diagnosi:
Placenta inserita sulla parete uterina posteriore il lembo prossimale ricopre l'ostio uterino interno, in tale sede è presente un piccolo distacco amniocoriaole. Sono stata a riposo come prescritto e ho preso progffik per tre settimane. ho continuato ad avere delle perdite marrone scuro che in alcuni giorni erano più abbondanti di altri. Alla 15 settimana dopo visita ginecologica, in cui la ginecologa mi diceva che potevo interrompere la terapia con progesterone e tornare alla mia vita normale, ho avuto nella stessa notte un'emoraggia. Tornata al pronto soccorso, diagnosticano discreta quantità di sangue in vagina, collo normoepitelializzato all'esame con speculum, utero aumentato come per EA, non contratto, collo posteriore, conservato, chiuso etc in via collaterale si segnala piccola area di disaccolamento amnio-coriale in via di riorganizzazione. Siccome ho continuato ad avere perdite sempre marrone scuro,nonostante il riposo assoulto (mi alzo solo per il bagno e per mangiare) e le punture di prontogest, che ho smesso dopo dieci giorni dall'emoraggia, ho deciso di fare un ulteriore ecografia, dopo aver escluso infezioni con tampone e urinocultura negative. Dall'ecografia fatta alla 16+2 emerge che il bambino sta bene e cresce bene, la placenta appare inserita sulla parete posteriore dell'utero e si presenta morfologicamente normale, il suo polo inferirore non interessa l'OUI (grado di maturità 0) - che non so cosa significa.
Però contestualmente segnalano ampia zona di scollamento che interessa tutto il margine anteriore dell'aminios con area di distacco fundica, di mm34, in via di organizazzione. Cervice uterina conservata chiusa (diametro longitudinale di 40mm). Non si osserva beanza del OUI. - anche questo non so cosa significa.
Ora non sto prendendo nessun medicinale ma continuo con il riposo assoluto. Ma mi chiedo è possibile che l'area di distacco non si sia ancora riassorbita ma sembra aumentata visto che da piccola area ora si parla di ampia zona nonostante il riposo assoulto e il progesterone? E' una cosa che può rientrare o devo passare tutta la gravidanza a letto? Cosa mi consigliate di fare? é possibile che la visita ginecologica abbia contribuito ad aumentare la zona di distacco visto che l'emoraggia l'ho avuta la notte stessa? Normalmente in quanto tempo lo scollamento si riorganizza? può risuccedere con più facilità successivamente? Grazie mille per il consulto, ma è più di un mese che vedo queste macchie marroni e non so più cosa fare. Inoltre giovedì inizio il corso di preparazione al parto, lo sconsigliare?
Placenta inserita sulla parete uterina posteriore il lembo prossimale ricopre l'ostio uterino interno, in tale sede è presente un piccolo distacco amniocoriaole. Sono stata a riposo come prescritto e ho preso progffik per tre settimane. ho continuato ad avere delle perdite marrone scuro che in alcuni giorni erano più abbondanti di altri. Alla 15 settimana dopo visita ginecologica, in cui la ginecologa mi diceva che potevo interrompere la terapia con progesterone e tornare alla mia vita normale, ho avuto nella stessa notte un'emoraggia. Tornata al pronto soccorso, diagnosticano discreta quantità di sangue in vagina, collo normoepitelializzato all'esame con speculum, utero aumentato come per EA, non contratto, collo posteriore, conservato, chiuso etc in via collaterale si segnala piccola area di disaccolamento amnio-coriale in via di riorganizzazione. Siccome ho continuato ad avere perdite sempre marrone scuro,nonostante il riposo assoulto (mi alzo solo per il bagno e per mangiare) e le punture di prontogest, che ho smesso dopo dieci giorni dall'emoraggia, ho deciso di fare un ulteriore ecografia, dopo aver escluso infezioni con tampone e urinocultura negative. Dall'ecografia fatta alla 16+2 emerge che il bambino sta bene e cresce bene, la placenta appare inserita sulla parete posteriore dell'utero e si presenta morfologicamente normale, il suo polo inferirore non interessa l'OUI (grado di maturità 0) - che non so cosa significa.
Però contestualmente segnalano ampia zona di scollamento che interessa tutto il margine anteriore dell'aminios con area di distacco fundica, di mm34, in via di organizazzione. Cervice uterina conservata chiusa (diametro longitudinale di 40mm). Non si osserva beanza del OUI. - anche questo non so cosa significa.
Ora non sto prendendo nessun medicinale ma continuo con il riposo assoluto. Ma mi chiedo è possibile che l'area di distacco non si sia ancora riassorbita ma sembra aumentata visto che da piccola area ora si parla di ampia zona nonostante il riposo assoulto e il progesterone? E' una cosa che può rientrare o devo passare tutta la gravidanza a letto? Cosa mi consigliate di fare? é possibile che la visita ginecologica abbia contribuito ad aumentare la zona di distacco visto che l'emoraggia l'ho avuta la notte stessa? Normalmente in quanto tempo lo scollamento si riorganizza? può risuccedere con più facilità successivamente? Grazie mille per il consulto, ma è più di un mese che vedo queste macchie marroni e non so più cosa fare. Inoltre giovedì inizio il corso di preparazione al parto, lo sconsigliare?
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Lei ha una placenta a bassa inserzione. La placenta, nel suo caso, si è inserita sul segmento uterino inferiore, piuttosto che sulla parete anteriore, posteriore, laterale del corpo uterino o piuttosto che sul fondo dell'utero.
Col tempo, l'espansione del segmento uterino inferiore (che appare con maggiore evidenza fra le 16 e le 20 settimane), porta la placenta sempre più lontano dalla sua inserzione iniziale (fenomeno della "migrazione" placentare), ma essendo il parenchima placentare meno estensibile e meno elastico del segmento uterino inferiore, la "risalita" della placenta, si associa, spesso, a continui e ripetuti distacchi fra il disco placentare e l'inserzione parietale uterina.
La genesi del distacco si deve alla fromazione, in loco, di numerosi microtrombi che occludono vasi di collegamento fra placenta e parete uterina, cui fanno seguito aree multiple di ischemia/necrosi in un primo tempo ed aree di stravasi emorragici in un secondo tempo, che sono le aree in cui si verifica lo scollamento fra i due organi.
Queste aree, occupate quindi da ematomi (ematomi retrocoriali), vedono una loro progressiva "organizzazione", consistente nella formazione di un reticolo di fribrina nell'ambito dell'ematoma retrocoriale stesso, cui fa seguito la progressiva scomparsa per "digestione" del reticolo di fibrina e dell'ematoma (fibrinolisi), con formazione in loco di un residuo fibroconnettivale che "riattacca" la placenta alla parete uterina, riducendo, però, la funzionalità placentare nell'area interessata.
Ecco il motivo per cui, molti, prescrivono eparine a basso peso molecolare come prevenzione del distacco deciduo-coriale, agendo sulla fase della formazione dei trombi nell'interfaccia fra placenta e parete uterina.
I distacchi si possono formare per tutto il tempo della "risalita" placentare che dura, grosso modo, fino alla 32ma - 34ma settimana di gestazione, pur se in modo molto meno evidnete che fra la 16ma e la 22ma settimana, periodo in cui l'espansione del segmento uterino inferiore raggiunge la massima velocità.
Dopo la 32ma - 34ma settimana si porrà definitivamente la diagnosi di placenta ormalmente inserita o di placenta praevia nella sua varie forme (marginale, laterale o centrale).
Nella maggioranza dei casi, la placenta si allontana definitivamente dall'orifizio uterino interno già nella prima metà della gestazione, scongiurando il pericolo della placenta praevia.
Quanto tempo passa per la scomparsa degli ematomi retrocoriali? dipende dalla loro estensione e dalla velocità con cui si verificano i fenomeni di fibrinolisi; in acluni casi ho riscontrato ematomi retrocoriali addirittura al parto.
Saluti.
Col tempo, l'espansione del segmento uterino inferiore (che appare con maggiore evidenza fra le 16 e le 20 settimane), porta la placenta sempre più lontano dalla sua inserzione iniziale (fenomeno della "migrazione" placentare), ma essendo il parenchima placentare meno estensibile e meno elastico del segmento uterino inferiore, la "risalita" della placenta, si associa, spesso, a continui e ripetuti distacchi fra il disco placentare e l'inserzione parietale uterina.
La genesi del distacco si deve alla fromazione, in loco, di numerosi microtrombi che occludono vasi di collegamento fra placenta e parete uterina, cui fanno seguito aree multiple di ischemia/necrosi in un primo tempo ed aree di stravasi emorragici in un secondo tempo, che sono le aree in cui si verifica lo scollamento fra i due organi.
Queste aree, occupate quindi da ematomi (ematomi retrocoriali), vedono una loro progressiva "organizzazione", consistente nella formazione di un reticolo di fribrina nell'ambito dell'ematoma retrocoriale stesso, cui fa seguito la progressiva scomparsa per "digestione" del reticolo di fibrina e dell'ematoma (fibrinolisi), con formazione in loco di un residuo fibroconnettivale che "riattacca" la placenta alla parete uterina, riducendo, però, la funzionalità placentare nell'area interessata.
Ecco il motivo per cui, molti, prescrivono eparine a basso peso molecolare come prevenzione del distacco deciduo-coriale, agendo sulla fase della formazione dei trombi nell'interfaccia fra placenta e parete uterina.
I distacchi si possono formare per tutto il tempo della "risalita" placentare che dura, grosso modo, fino alla 32ma - 34ma settimana di gestazione, pur se in modo molto meno evidnete che fra la 16ma e la 22ma settimana, periodo in cui l'espansione del segmento uterino inferiore raggiunge la massima velocità.
Dopo la 32ma - 34ma settimana si porrà definitivamente la diagnosi di placenta ormalmente inserita o di placenta praevia nella sua varie forme (marginale, laterale o centrale).
Nella maggioranza dei casi, la placenta si allontana definitivamente dall'orifizio uterino interno già nella prima metà della gestazione, scongiurando il pericolo della placenta praevia.
Quanto tempo passa per la scomparsa degli ematomi retrocoriali? dipende dalla loro estensione e dalla velocità con cui si verificano i fenomeni di fibrinolisi; in acluni casi ho riscontrato ematomi retrocoriali addirittura al parto.
Saluti.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo per la sua chiarezza e rapidità nella risposta.
Mi resta un dubbio. Da quello che mi dice mi sembra che ci sia poco che posso fare. Lei mi consiglia di continuare con il riposo assoluto o secondo lei posso seppur con tutte le cautele, alzarmi dal letto e riprendere una vita più normale? ed infine, ci sono buone probabilità di proseguire la gravidanza fino al termine e con un parto naturale? La ringrazio infinitamente.
Mi resta un dubbio. Da quello che mi dice mi sembra che ci sia poco che posso fare. Lei mi consiglia di continuare con il riposo assoluto o secondo lei posso seppur con tutte le cautele, alzarmi dal letto e riprendere una vita più normale? ed infine, ci sono buone probabilità di proseguire la gravidanza fino al termine e con un parto naturale? La ringrazio infinitamente.
[#3]
Cara Signora
non sono mai stato un fautore del riposo stile mummia egizia...ma questo è un punto di vista personale.
Le probabilità di proseguire la gravidanza dipenderanno da quello che farà la sua placenta nel tempo.
Non si possono fare previsioni.
Saluti ed auguri vivissimi.
non sono mai stato un fautore del riposo stile mummia egizia...ma questo è un punto di vista personale.
Le probabilità di proseguire la gravidanza dipenderanno da quello che farà la sua placenta nel tempo.
Non si possono fare previsioni.
Saluti ed auguri vivissimi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 28k visite dal 19/03/2012.
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