cisti ovariche post aborto e possibili aderenze uterine

salve,

ho 32 anni e vi riassumo brevemente la mia storia:

2007- prima gravidanza conclusa con aborto interno e isterosuzione all' 8 settimana

2008 - seconda gravidanza da cui nasce mio figlio a novembre con parto naturale, a dicembre ho perdite abbondati e devo essere sottoposta a raschiamento per eliminare residui placentari

2012 - a gennaio scopro di essere incita di nuovo ma anche questa volta ho un aborto interno all' 8 settimana e il 3 febbraio scorso subisco l'ennesimo rachiamento

il 3 marzo inizio ad avere perdite e penso che sia tornato il ciclo ma tutto i arresta nell'arco di una giornata e le perdite sono scure e grumose

settimana scorsa vado dal mio ginecologo per la visita di controllo e dall'eco riscontra una cisti ovarica (che un mese e mezzo fa non c'era) a sinistra di 4.4 cm e altre 2 più piccoline a destra

poi quando gli parlo di ciclo scarso lui mi prospetta l'ipotesi di aderenze uterine che possano dar origine a questo problema, quindi mi suggerisce di aspettare il prossimo ciclo e se anche esso sarà scarso di sottopormi ad un'isteroscopia (già effettuata anche a inizio 2008 ed era tutto ok) per verificare la presenza delle suddette aderenze

ovviamente devo tenere sotto controllo anche le cisti e caso mai prendere la pillola per qualche mese

non vi nascondo che sono molto avvilita perchè mi sembra davvero che ci siano troppi intoppi nella ricerca di questa seconda gravidanza e il fatto di dovermi sottoporre ad una nuova isteroscopia mi terrorizza

c'è speranza che questo squilibrio nel ciclo e le cisti siano causate solo da un dissesto ormonale generale dovuto all'aborto? oppure devo rassegnarmi all'idea di nuovi fastidiosi esami e forse interventi?

grazie per l'attenzione

Elisa
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Per prima cosa dovrebbe informarsi sull'esame istologico del raschiamento di questo anno.
In caso di idrope dei villi o di degenerazione molare vera e propria, dovrebbe eseguire subito un dosaggio delle betaHCG con metodo quantitativo per scongiurare l'ipotesi di una malattia trofoblastica gestazionale residua.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottor santoro,

la ringrazio per la sua risposta e le scrivo per precisare che l'esame istologico non ha dato esiti particolari c'era solo scritto "materiale abortivo" o qualcosa di simile ma nessuna specifica in più.
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Non è assolutamente possibile. Si faccia dare la copia del referto o si faccia fare la copia della cartella clinica.
[#4]
Utente
Utente
e invece dottore è così, ho il referto sotto mano firmato dal mio ginecologo e c'è scritto "residui abortivi"

nulla di più
[#5]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Il referto non può essere firmato dal Ginecologo, ma dall'anatomopatologo.
Richieda copia di cartella clinica.
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