Imenectomia
Gentili dottori,
vorrei parlarvi di un mio problema inerente ad una diagnosi medica. Dopo vari tentativi di avere dei rapporti completi col mio ragazzo, tentativi durati anni senza mai successo, mi sono finalmente decisa a recarmi da un ginecologo per una visita. Mi è stato diagnosticato un imene di una conformità e rigidità tale da impedire i rapporti, cosi come anche il semplice utilizzo di tampax. Non volendomi soffermare alla prima diagnosi, ho vokuto sentire anche un secondo parere, e mi sono recata quindi anche da un altro ginecologo, che però ha più o meno confermato quanto detto precedentementer, specificando però che ho un imene "parzialmente perforato", che non è la consueta conformazione circolare, ma ha come un setto che lo ivide in due. Entrami i dottori mi hanno proposto un intervento di "deflorazione chirurgica", e quindi mi sono decisa a prenotarlo per questo venerdi.
Il dubbio mi è però venuto quando dopo essere stata dal medico di base, questa mi ha sconsigliato vivamente l'operazione, dicendo che si fa solo in caso di imene imperforato e di conseguente amenorrea, e che quinsi secondo lei avrei dovuto continuare a provarci per vie naturali.
Ora mi chiedo...è vero che quest'intervento si fa solo in questo caso? Perchè allora entrambi i ginecologi me l'hanno proposto?
Grazie per l'attenzione, spero possiate risolvere questo mio dubbio, in quanto non vorrei sottopormi ad un'operazione che non serve!
vorrei parlarvi di un mio problema inerente ad una diagnosi medica. Dopo vari tentativi di avere dei rapporti completi col mio ragazzo, tentativi durati anni senza mai successo, mi sono finalmente decisa a recarmi da un ginecologo per una visita. Mi è stato diagnosticato un imene di una conformità e rigidità tale da impedire i rapporti, cosi come anche il semplice utilizzo di tampax. Non volendomi soffermare alla prima diagnosi, ho vokuto sentire anche un secondo parere, e mi sono recata quindi anche da un altro ginecologo, che però ha più o meno confermato quanto detto precedentementer, specificando però che ho un imene "parzialmente perforato", che non è la consueta conformazione circolare, ma ha come un setto che lo ivide in due. Entrami i dottori mi hanno proposto un intervento di "deflorazione chirurgica", e quindi mi sono decisa a prenotarlo per questo venerdi.
Il dubbio mi è però venuto quando dopo essere stata dal medico di base, questa mi ha sconsigliato vivamente l'operazione, dicendo che si fa solo in caso di imene imperforato e di conseguente amenorrea, e che quinsi secondo lei avrei dovuto continuare a provarci per vie naturali.
Ora mi chiedo...è vero che quest'intervento si fa solo in questo caso? Perchè allora entrambi i ginecologi me l'hanno proposto?
Grazie per l'attenzione, spero possiate risolvere questo mio dubbio, in quanto non vorrei sottopormi ad un'operazione che non serve!
[#1]
In effetti un IMENE IMPERFORATO rende impossibile la normale fuoriuscita del sangue mestruale.
Una ipotesi da prendere in considerazione è la presenza di un SETTO VAGINALE LONGITUDINALE che si riscontra con una certa frequenza.
In questo caso è necessario definire la conformazione uterina (eco pelvica,ect) per escludere altre anomalie.
L' imenectomia potrebbe risultare inutile e dare esiti cicatriziali dolorosi !!
Saluti
Una ipotesi da prendere in considerazione è la presenza di un SETTO VAGINALE LONGITUDINALE che si riscontra con una certa frequenza.
In questo caso è necessario definire la conformazione uterina (eco pelvica,ect) per escludere altre anomalie.
L' imenectomia potrebbe risultare inutile e dare esiti cicatriziali dolorosi !!
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta. L'ipotesi del setto vaginale l'aveva avanzata inzialmente il primo ginecologo da cui sono stata, ma preseguendo con la visita, l'ha scartata, diagnosticandomi semplicemente un imene troppo rigido. Il secondo invece, mi ha detto direttamente questa cosa, disegnandomela su di un foglio come un cariconferenza tagliata in due, ai cui lati ci sono dei piccoli fori, che permettono la comparsa del ciclo.
C'è la possibilità che entrambi i medici si siano sbagliati? E comunque al momento dell'operazione, non si accorgerebbero in ogni caso che non è quello il problema? L'operazione in se per se può davvro portare delle cicatrici dolorose?
Mi scuso per tutte queste domande, mo voglio essere convinta al 100% di quello che sto per fare.
la ringrazio per la risposta. L'ipotesi del setto vaginale l'aveva avanzata inzialmente il primo ginecologo da cui sono stata, ma preseguendo con la visita, l'ha scartata, diagnosticandomi semplicemente un imene troppo rigido. Il secondo invece, mi ha detto direttamente questa cosa, disegnandomela su di un foglio come un cariconferenza tagliata in due, ai cui lati ci sono dei piccoli fori, che permettono la comparsa del ciclo.
C'è la possibilità che entrambi i medici si siano sbagliati? E comunque al momento dell'operazione, non si accorgerebbero in ogni caso che non è quello il problema? L'operazione in se per se può davvro portare delle cicatrici dolorose?
Mi scuso per tutte queste domande, mo voglio essere convinta al 100% di quello che sto per fare.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.5k visite dal 21/02/2012.
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