Vorrei avere delucidazioni riguardo l'esame istologico post raschiamento
Gentile dottore, le scrivo perchè vorrei avere delucidazioni riguardo l'esame istologico post raschiamento! Le scrivo ciò che c'è scritto sul refarto, in modo che possa spiegarmi in parole povere cosa vuol dire...data la mia incapacità nel decifrarlo.
buona quantità di materiale. materiale deciduo - coriale con marcato rigonfiamento idropico di una parte dei villi, talora con immagini di cavitazione, degenerazione cerea dell'asse stromale di alcuni villi, lieve iperplasia e distrofia bollosa del sinciziotrofoblasto, depositi di fibrina negli spazi intervillosi; presenti emazie nucleate; focale deciduite. abbondante materiale ematico. si consiglia monitoraggio delle beta - hcg. perchè devo ripetere anche le beta? grazie anticipatamente
buona quantità di materiale. materiale deciduo - coriale con marcato rigonfiamento idropico di una parte dei villi, talora con immagini di cavitazione, degenerazione cerea dell'asse stromale di alcuni villi, lieve iperplasia e distrofia bollosa del sinciziotrofoblasto, depositi di fibrina negli spazi intervillosi; presenti emazie nucleate; focale deciduite. abbondante materiale ematico. si consiglia monitoraggio delle beta - hcg. perchè devo ripetere anche le beta? grazie anticipatamente
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La sua gravidanza è esitata nel primo grado della patologia molare del trofoblasto, ovvero della cosiddetta mola vescicolare.
I villi placentari, sorta di "radici" della placenta, non sono maturati oltre un certo stadio e si sono riempiti di liquido sieroso (rigonfiamento idropico) che in alcuni casi ha trasformato queste radici in vere e proprie cavità (immagini di cavitazione). I villi primordiali (perchè non evoluti) con un asse interno di tessuto connettivo, hanno subìto una degenerazione di queste formazioni con deposito di sostanze grasse (degenrazione cerea). In determinate aree del rivestimento cellulare della camera gestazionale (la cameretta in cui si sarebbe dovuto formare il bambino) (rivestimento denominato trofoblasto), queste cellule organizzate in "radici" sono proliferate così da creare villi (radici) più grandi e più numerosi (iperplasia dei villi). Le altre notizie sono relative alla mucosa uterina (decidua) in qualche parte in preda a fenomeni di infezione-infiammazione.
L'idrope dei villi è quasi sempre secondaria ad anomalie genetiche delle cellule che hanno costituito l'embrione nelle sue primissime fasi di formazione.
L'aumentato nuero dei villi e delle cellule trofoblastiche ad essi associate, può determinare una persistenza del tessuto trofoblastico nella parete uterina, persistenza legata ad un eventuale residuo di questo materiale in utero, non asportatoi col raschiamento.
Per questo motivo si consiglia il monitoraggio della BetaHCG. Una BetaHCG che non dovesse diminuire così come dovrebbe, segnalerebbe la persistenza di isole di tessuto trofoblastico nella cavità uterina. In questi casi, sarebbe opportuno ripetere il raschiamento.
Un'altra gravidanza può iniziare fra non meno di 4 - 6 mesi (dipende dal comportamento della BetaHCG nei controlli). Utile la supplementazione immediata con acido folico ed una isteroscopia con prelievo bioptico dell'endometrio fra 2 - 3 flussi spontanei, per avere informazioni su di una eventuale persistenza del fenomeno infiammatorio della mucosa (endometrite).
Sperando di aver chiarito i suoi dubbi, La saluto e Le faccio i miei personali auguri.
Cordialmente.
I villi placentari, sorta di "radici" della placenta, non sono maturati oltre un certo stadio e si sono riempiti di liquido sieroso (rigonfiamento idropico) che in alcuni casi ha trasformato queste radici in vere e proprie cavità (immagini di cavitazione). I villi primordiali (perchè non evoluti) con un asse interno di tessuto connettivo, hanno subìto una degenerazione di queste formazioni con deposito di sostanze grasse (degenrazione cerea). In determinate aree del rivestimento cellulare della camera gestazionale (la cameretta in cui si sarebbe dovuto formare il bambino) (rivestimento denominato trofoblasto), queste cellule organizzate in "radici" sono proliferate così da creare villi (radici) più grandi e più numerosi (iperplasia dei villi). Le altre notizie sono relative alla mucosa uterina (decidua) in qualche parte in preda a fenomeni di infezione-infiammazione.
L'idrope dei villi è quasi sempre secondaria ad anomalie genetiche delle cellule che hanno costituito l'embrione nelle sue primissime fasi di formazione.
L'aumentato nuero dei villi e delle cellule trofoblastiche ad essi associate, può determinare una persistenza del tessuto trofoblastico nella parete uterina, persistenza legata ad un eventuale residuo di questo materiale in utero, non asportatoi col raschiamento.
Per questo motivo si consiglia il monitoraggio della BetaHCG. Una BetaHCG che non dovesse diminuire così come dovrebbe, segnalerebbe la persistenza di isole di tessuto trofoblastico nella cavità uterina. In questi casi, sarebbe opportuno ripetere il raschiamento.
Un'altra gravidanza può iniziare fra non meno di 4 - 6 mesi (dipende dal comportamento della BetaHCG nei controlli). Utile la supplementazione immediata con acido folico ed una isteroscopia con prelievo bioptico dell'endometrio fra 2 - 3 flussi spontanei, per avere informazioni su di una eventuale persistenza del fenomeno infiammatorio della mucosa (endometrite).
Sperando di aver chiarito i suoi dubbi, La saluto e Le faccio i miei personali auguri.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
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Utente
La ringrazio, è stato gentilissimo! L'importante è che non sia niente di grave e assolutamente risolvibile!
Le volevo chiedere anche quando dovrebbe tornarmi regolarmente il ciclo dato che il 16 febbraio è già un mese dal raschiamento!!! è normale che ancora non torna? Devo solo aspettare?? grazie ancora per la sua gentilezza
Le volevo chiedere anche quando dovrebbe tornarmi regolarmente il ciclo dato che il 16 febbraio è già un mese dal raschiamento!!! è normale che ancora non torna? Devo solo aspettare?? grazie ancora per la sua gentilezza
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Utente
La ringrazio ancora; quindi in teoria con le beta "alte" non potrei neanche rimanere di nuovo incinta?? le volevo chiedere un'ultima cosa...è più che altro una curiosità: si può sapere il sesso del bimbo dall'esame istologico, o in qualche altro modo, anche se ero all'ottava settimana???? Saluti
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L'idrope dei villi è quasi sempre associata, come Le divcevo, ad anomalie del corredo genetico/cromosomico dell'embrione/feto, per cui il sesso non sarebbe stato possibile evidenziarlo anche se si fosse eseguito un esame citogenetico del materiale abortivo.
Le beta alte, se vi fossero, devono obbligare ad un nuovo trattamento: no, non può assolutamente cercare, per il momento, un'altra gravidanza.
Saluti.
Le beta alte, se vi fossero, devono obbligare ad un nuovo trattamento: no, non può assolutamente cercare, per il momento, un'altra gravidanza.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.8k visite dal 18/02/2012.
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