Impianto embrione
Buongiorno,
sono una donna di 35 anni con pregressa endometriosi, operata per cisti endometriosiche a livello intestinale nel 2005, recidiva nel 2011.
Eseguito intervento laparoscopico per verificare la pervietà delle tube e la condizione pelvica generale in vista di una gravidanza: tube pervie, riscontrate aderenze sparse, un endometrioma all'ovaio sx, ovaio destro libero e funzionante. Premetto che ho sempre avuto, sin da adolescente, un ciclo corto, di 21/23 gg e che, anche seguito dell'interruzione della pillola, ha continuato ad essere tale (regolare nella mia anormalità). La situazione ad oggi è quella di tube pervie, utero retroverso, un endometrioma a sinistra, buona la destra, aderenze addominali. In vista della PMA ho eseguito i dosaggi ormonali di rito, tutti perfettamente normali ad eccezione dell'ormone antimulleriano che è 0,5 (mi è stato detto che nell'ottica degli altri esami ormonali, non deve preoccupare e che risulta essere basso anche in virtù del'endometrioma). Prima IUI fallita e ottenuta a seguito di stimolazione ormonale.
Questa volta, avendo visto all'esito di un controllo ecografico, due follicoli all'ovaio dx ottenuti in maniera del tutto spontanea, abbiamo deciso di provare un'altra IUI e siamo ancora in attesa dell'esito.
Il mio endometrio al controllo ecografico è risultato ben spesso, come normale nel periodo pre-ovulatorio, ma non trilaminare.
Il mio quesito è il seguente: è fondamentale per l'impianto che l'endometrio sia trilaminare oppure il fatto che fosse ben spesso è sufficiente?
E ancora (se non abuso del vostro tempo): l'endometriosi in sè ha un'influenza sull'impianto dell'embrione o è qualcosa di indipendente? Il fatto che da sola, senza stimolazione abbia prodotto due bei follicoli può farmi pensare che prima o poi una fivet abbia successo? Oppure il fatto che "funziono regolarmente" non ha alcuna influenza su un'eventuale impianto?
Vi ringrazio del tempo e dell'attenzione concessami.
Cordiali saluti.
sono una donna di 35 anni con pregressa endometriosi, operata per cisti endometriosiche a livello intestinale nel 2005, recidiva nel 2011.
Eseguito intervento laparoscopico per verificare la pervietà delle tube e la condizione pelvica generale in vista di una gravidanza: tube pervie, riscontrate aderenze sparse, un endometrioma all'ovaio sx, ovaio destro libero e funzionante. Premetto che ho sempre avuto, sin da adolescente, un ciclo corto, di 21/23 gg e che, anche seguito dell'interruzione della pillola, ha continuato ad essere tale (regolare nella mia anormalità). La situazione ad oggi è quella di tube pervie, utero retroverso, un endometrioma a sinistra, buona la destra, aderenze addominali. In vista della PMA ho eseguito i dosaggi ormonali di rito, tutti perfettamente normali ad eccezione dell'ormone antimulleriano che è 0,5 (mi è stato detto che nell'ottica degli altri esami ormonali, non deve preoccupare e che risulta essere basso anche in virtù del'endometrioma). Prima IUI fallita e ottenuta a seguito di stimolazione ormonale.
Questa volta, avendo visto all'esito di un controllo ecografico, due follicoli all'ovaio dx ottenuti in maniera del tutto spontanea, abbiamo deciso di provare un'altra IUI e siamo ancora in attesa dell'esito.
Il mio endometrio al controllo ecografico è risultato ben spesso, come normale nel periodo pre-ovulatorio, ma non trilaminare.
Il mio quesito è il seguente: è fondamentale per l'impianto che l'endometrio sia trilaminare oppure il fatto che fosse ben spesso è sufficiente?
E ancora (se non abuso del vostro tempo): l'endometriosi in sè ha un'influenza sull'impianto dell'embrione o è qualcosa di indipendente? Il fatto che da sola, senza stimolazione abbia prodotto due bei follicoli può farmi pensare che prima o poi una fivet abbia successo? Oppure il fatto che "funziono regolarmente" non ha alcuna influenza su un'eventuale impianto?
Vi ringrazio del tempo e dell'attenzione concessami.
Cordiali saluti.
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Gentile Signora,
nell'endometriosi la risposta alle metodiche di fecondazione assistita purtroppo è ridotta: ci sono minori tassi di ovociti recuperati, minore produzione di embrione, e minore tasso di impianto e quindi di gravidanza.
per questo non perderei tempo con la IUI e passerei a FIVET, eventualmente con ICSI, come so che fanno in questi casi molti centri.
nell'endometriosi la risposta alle metodiche di fecondazione assistita purtroppo è ridotta: ci sono minori tassi di ovociti recuperati, minore produzione di embrione, e minore tasso di impianto e quindi di gravidanza.
per questo non perderei tempo con la IUI e passerei a FIVET, eventualmente con ICSI, come so che fanno in questi casi molti centri.
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 09/02/2012.
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Approfondimento su Endometriosi
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