Esiste una relazione tra i due aborti

Gentile Dottore,
non ho figli. Quando ho deciso di averne sono rimasta incinta al primo tentativo. Ho però avuto due aborti spontanei: il primo il 26/03/2007 alla ottava settimana senza raschiamento e il secondo interno il 25/10/2007 alla nona settimana con raschiamento. Qui mi hanno consigliato un esame isotologico. L'esito avuto è stato di "sospetto mola vescicolare parziale". Ho fatto l'esame delle beta hcg: il 17/11/07 erano 127 e sono arrivate a 4 il 12/01/08. Mi hanno detto di aspettare sei mesi prima di avere una nuova gravidanza. Sono preoccupata: esiste una relazione tra i due aborti? il rischio di averne un altro è alto? mi consigliate qualche esame specifico?
Il mio gine mi ha consigliato di non fare nessun esame.
grazie!
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
La presenza, nella storia ostetrica, di due aborti consecutivi, specifica il quadro clinico dell'"aborto ripetuto", condizione, questa, che, di norma, impone una serie di accertamenti specifici tesi ad individuare, se possibile, la causa della reiterazione dell'evento abortivo.

Gli accertamenti cui si fa menzione possono essere catalogabili in differenti settori. Per iniziare mi sembrerebbero oportuni:
a) esami sullo stato anatomico/strutturale, funzionale e microbiologico del "contenitore" della gravidanza (utero), degli organi deputati al passaggio ed al trasporto dello sperma prima e dell'embrione poi (vagina, collo uterino, tube), del liquido seminale maschile e degli organi deputati al mantenimento della gravidanza sul piano endocrino (ovaia in primis)
b) esami sullo stato immunologico della donna che potrebbero inficiare quei meccanismi tanto complessi quanto minuziosi di interazione materno-fetale generale e locale a livello dell'interfaccia "deciduo-coriale" (fra utero, cioè, e "placenta" in via di formazione, differenziazione e sviluppo) improntati a quel fenomeno omnicomprensivo che va sotto il nome di "tolleranza immunologica gravidica"
c) esami sul corredo genetico di entrambi i partners, dal momento che il nuovo essere dovrà ricevere da questi quell'imprinting molecolare peculiare che ne caratterizzerà non solo i tratti somatici e corporei, ma anche quelli biochimici, immunologici, psicoendocrinologici, comportamentali ecc.ecc.
d) esami sullo stato emostatico/coagulatorio/circolatorio della donna che influisce sulla normalità o meno degli scambi emoreologici materno-embriofetali, indispensabili fin dalla III settimana di sviluppo embrionale quando, esaurite la fase autotrofa ed istiotrofa della "nutrizione del prodotto del concepimento", quest'ultimo, in fase di blastula e gastrula, inizia la fase "emotrofa" che ne segnerà l'evoluzione in senso di differenziamento e di sviluppo più rapidi ed efficaci

Si rivolga ad uno Specialista dedicato nella Sua città o ad un Centro universitario specifico, dove potrà senz'altro trovare, anche su consiglio del Collega curante se lo riterrà opportuno, l'assistenza necessaria alle Sue problematiche.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la celere risposta. Volevo dirle pero' che dalle visite ginecologiche fatte non risulta che io abbia dei problemi all'utero. Il gine mi ha detto che ho tutto a posto. Anche il fatto di rimanere incinta al primo tentativo mi fa sperare. Perciò pensavamo di fare solo l'esame del cariotipo. Lei è d'accordo? La mia paura è che ci possa essere qualcosa a livello cromosomico, anche se il secondo aborto con mola vescicolare mi dicono che può essere casuale e non connesso al primo. Poi volevo chiederle: se i valori delle beta sono scesi a 4 dopo 2 mesi e mezzo, Sono scesi troppo lentamente? C'e il rischio che la mola si riformi?
ora devo assumere acido folico? E' corretto aspettare sei mesi prima di avere un'altra gravidanza?
Un saluto.
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
La discesa della Beta è normale. Il rischio di ripetizione della mola è strettamente connsesso al risultato dell'esame del cariotipo, specie di Suo marito.
I sei mesi sono un intervallo sul quale mi trovo d'accordo. L'assunzione di acido folico è consigliabile.
Rimango, tutavia della mia idea di eseguire anche gli altri accertamenti sopra suggeriti.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Gent. Dott.Santoro,
Sono arrivata a tre aborti di cui uno molare come le avevo scritto in precedenza. Tutti avvenuti entro la nona settimana.
Le riporto gli esiti degi esami fatti:

Ecografia transvaginale: utero e ovaie sono posto

cariotipo femminile normale: non si osservano anomalie di numero o struttura dei cromosomi e idem quello di mio marito.

E' stato però in me trovato: campione risultato ETEROZIGOTE per il fattore V di Leiden.

P - PROTEINA S Libera 89,0 [57,0 - 113,0] PerCENTO
S - Ab Anti Nucleo (ANA) NEGATIVO Negativo: <=1/160
S - Ab Anti ENA Screening NEGATIVO
Sg - EMOCROMO
LEUCOCITI 4,03 [4,00 - 11,00] 10^3/mcl
ERITROCITI 4,430 [4,000 - 5,000] 10^6/mcl
EMOGLOBINA 13,40 [12,00 - 16,00] g/dl
EMATOCRITO 38,30 [36,00 - 46,00] PerCento
M.C.V. 86,5 [80,0 - 99,0] fl
M.C.H. 30,20 [26,00 - 36,00] pg
M.C.H.C. 35,00 [31,00 - 37,00] g/dl
R.D.W. 12,90 [11.00 - 14.00] %
Sg - FORMULA LEUCOCITARIA
Valore Assoluto: NEUTROFILI 1,95 [1,80 - 8,00] 10^3/mcl
: LINFOCITI 1,55 [1,00 - 4,50] 10^3/mcl
: MONOCITI 0,32 [0,01 - 1,00] 10^3/mcl
: EOSINOFILI 0,18 [0,00 - 0,50] 10^3/mcl
: BASOFILI 0,03 [0,00 - 0,20] 10^3/mcl
Valore relativo: NEUTROFILI 48,40 %
: LINFOCITI 38,50 %
: MONOCITI 7,90 %
: EOSINOFILI 4,50 %
: BASOFILI 0,70 %
Sg - PIASTRINE
Conteggio Totale 214 [150 - 400] 10^3/mcl
M.P.V. 11,10 [7.20 - 12.00] fl
P - Tempo di PROTROMBINA (PT) Risultati Val. di Riferimento
PT ... I.N.R. 1,05 [0.80 - 1.25]
P - Tempo di TROMBOPLASTINA PARZIALE (PTT) Risultati Val. di Riferimento
APTT ... Ratio 0,99 [0,80 - 1,25]
P - FIBRINOGENO 218 [150 - 450] mg/dl
P - PROTEINA C ANTICOAGULANTE FUNZIONALE 73,0 [69,0 - 134,0] PerCENTO
P - RESISTENZA alla PROTEINA C ATTIVATA
APTT in presenza di PC Attivata 92,9 secondi
APTT in assenza di PC Attivata 54,1 secondi
RATIO APTT ( con PCa / senza PCa ) 1,72
RATIO APTT NORMALIZZATO 0,57 V.Rifer.: SUPERIORE a 0.8
P - Ricerca LUPUS ANTICOAGULANT (LAC) NEGATIVA
APTT (attivatore Silice) ..... RATIO del Plasma del Paziente 0,93 Fino a 1.25
Il Test aPTT ha dato risultato NEGATIVO NEGATIVO
KCT (Kaolin Clotting Test) ... RATIO del Plasma del Paziente 0,81 Fino a 1.25
Il Test KCT ha dato risultato NEGATIVO NEGATIVO
RVV (Russel Viper Venom Test). RATIO del test di screening 0,76 Fino a 1.25
Il Test di screening ha dato risultato NEGATIVO NEGATIVO
P - OMOCISTEINA TOTALE 4,4 [3,7 - 13,9] mcMol/L
Rilasciato

TOXOPLASMOSI, RICERCA ANTICORPI
Ricerca IgG (Chemiluminescenza) INFERIORE a 10 UI/ml
Ricerca IgM (Chemiluminescenza) NEGATIVO
ROSOLIA, RICERCA ANTICORPI
Ricerca IgG (Chemiluminescenza) 88 UI/ml
Ricerca IgM (Chemiluminescenza) NEGATIVO
CITOMEGALOVIROSI, RICERCA ANTICORPI
Ricerca IgG (Chemiluminescenza) POSITIVO
Ricerca IgM (Chemiluminescenza) NEGATIVO
INFEZIONE DA HERPES SIMPLEX 1/2, RICERCA ANTICORPI
Ricerca IgG anti HSV 1-2 (Chemiluminescenza) POSITIVO


mio marito ha fatto anche lo spermiogramma (2 volte) e la spermiocultura.
è emerso nella morfologia il 10% di forme normali.

La causa degli aborti quindi può dipendere dal fattore di Leiden?
Cosa mi consiglia di fare? Vorrei riprovare ancora.

Grazie e un saluto.



[#5]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Mi sembra manchino gli anticorpi anti-transglutaminasi, antiendomeisio e gliadina, nonchè gli anticorpi antifosfolipidi IgG ed IgM.
Utili anche quelli enatitoride.
A parte rimangono gli accertamenti da eseguire di tipo anatomico sull'utero ed il profilo infettivologico.
[#6]
Utente
Utente
gent.mo Dottore,

Le farò avere a breve gli esiti sull'utero. Mio marito ha fatto anche l'ecocolordoppler ed è tutto a posto. Le volevo chiedere se gli aborti possono dipendere dal fattore v di leiden. Sono preoccupata. Secondo lei è rischiosa una nuova gravidanza?

un saluto e grazie!
[#7]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
IL fattore V è mutato in eterozigosi.
Se la mutazione avesse avuto una importanza definitiva nel determinare gli aborti, il dosaggio dell'omocisteina sarebbe riuscito alterato e non nella norma, come invece è.
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