Trisomia 13
Il 16 Dicembre alle 23e55 è nato Andrea...il mio piccolo Andrea venuto alla luce con un parto indotto per grave malformazioni alla 21sett +4gg...dagli esami della amniocentesi è risultato affetto dalla trisomia 13; ora il terrore che si possa verificare nuovamente ci spaventa...da un lato vorremmo riprovarci subito (qnt dobbiamo aspettare?) dall'altro non vogliamo rivivere il dolore lancinante che ancora oggi ci perseguita...in caso di futura gravidanza che esami diagnostici dovremo effettuare?
la ringrazio
Lucia
P.S....La mia ginecologa di queste polimalformazioni non poteva accorgersene prima?il mio pupo non pesava neanche 300gr...
la ringrazio
Lucia
P.S....La mia ginecologa di queste polimalformazioni non poteva accorgersene prima?il mio pupo non pesava neanche 300gr...
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Gentile Signora,
mi dispiace tanto per la perdita del piccolo Andrea, un dolore immenso, che spero nel tempo possa trovare un pò di sollievo.
Le anomalie cromosomiche sono rare, per identificare il rischio è opportuno effettuare un test di screening a 11-13 settimane, noto come duo test o ultrascreen, che, calcolando il rischio di anomalie cromosomiche, evidenzia l'opportunità di sottoporsi alla diagnosi prenatale invasiva (amniocentesi o villocentesi), che sono gli esami in grado di fare la diagnosi. Da una comune visita non è possibile identificare le malformazioni, che vengono viste a 20 settimane mediante un esame specifico, l'ecografia morfologica.
Nel suo caso è opportuna la consulenza genetica, e nel caso di una successiva gravidanza test di screening ed eventuale villocentesi a 11-12 settimane, da effettuare presso un centro specializzato.
Dia un'occhiata anche al sito www.ciaolapo.it , una onlus che si occupa di sostegno dopo perdita di un bambino.
mi dispiace tanto per la perdita del piccolo Andrea, un dolore immenso, che spero nel tempo possa trovare un pò di sollievo.
Le anomalie cromosomiche sono rare, per identificare il rischio è opportuno effettuare un test di screening a 11-13 settimane, noto come duo test o ultrascreen, che, calcolando il rischio di anomalie cromosomiche, evidenzia l'opportunità di sottoporsi alla diagnosi prenatale invasiva (amniocentesi o villocentesi), che sono gli esami in grado di fare la diagnosi. Da una comune visita non è possibile identificare le malformazioni, che vengono viste a 20 settimane mediante un esame specifico, l'ecografia morfologica.
Nel suo caso è opportuna la consulenza genetica, e nel caso di una successiva gravidanza test di screening ed eventuale villocentesi a 11-12 settimane, da effettuare presso un centro specializzato.
Dia un'occhiata anche al sito www.ciaolapo.it , una onlus che si occupa di sostegno dopo perdita di un bambino.
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 03/01/2012.
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