Operazione di asporto papilloma virus
Salve,ho 21 anni e da circa 2 anni ho scoperto di aver contratto il papilloma virus (ceppo 58)che pare sia stato riscontrato per la presenza di "cellule discheratoniche a mosaico" nella zona del cervice e portio.
Dopo svariate colposcopie e biopsia, giacchè continua ad espandersi, il ginecologo mi ha consigliato di bloccarlo tramite un intervento laser.A questo proposito avrei qualche domanda circa alcune preoccupazioni che ormai da troppo tempo mi tormentano...Innanzi tutto,poichè mi è sempre stato detto da ogni medico con il quale ho parlato, che una volta contratto l'hpv purtroppo non vi è una terapia definitiva, ma dovrebbero essere le mie difese immunitarie a sconffiggerlo del tutto (un po come avviene per la varicella e simili). Allora io mi chiedo: dopo he bruciano l'area ma il mio organismo non ne ha comunque acquisito l'immunità,il virus si ripresenterà inevitabilmente al primo rapporto con il mio ragazzo (il quale per altro fin ora non lo ha mai manifestato)?
Non si può fare nulla per evitare che ritorni? Un altra preoccupazione maggiore è però dovuta alle tante fonti che mi hanno riferito che a tale operazione laser potrebbe conseguire una probabile perdita della sensibilità nella zona trattata...
Premettendo che per mia sfortuna ho una soglia del piacere quasi nulla nelle zona genitale esterna, mentre tutto è concentrato nella parte più profonda della vagina, sono davvero preoccupata di non poter provare più nulla e di non poter più vivere la mia vita sessuale serenamente. Voi che ne pensate?Sapete dirmi qualcosa in proposito data la vostra esperienza con le diverse pazienti?Si potrebbe prevenire ciò in qualche modo?
Ringrazio in anticipo la vostra cordialità ed aspetto un vostro parere.
Distinti Saluti.
Dopo svariate colposcopie e biopsia, giacchè continua ad espandersi, il ginecologo mi ha consigliato di bloccarlo tramite un intervento laser.A questo proposito avrei qualche domanda circa alcune preoccupazioni che ormai da troppo tempo mi tormentano...Innanzi tutto,poichè mi è sempre stato detto da ogni medico con il quale ho parlato, che una volta contratto l'hpv purtroppo non vi è una terapia definitiva, ma dovrebbero essere le mie difese immunitarie a sconffiggerlo del tutto (un po come avviene per la varicella e simili). Allora io mi chiedo: dopo he bruciano l'area ma il mio organismo non ne ha comunque acquisito l'immunità,il virus si ripresenterà inevitabilmente al primo rapporto con il mio ragazzo (il quale per altro fin ora non lo ha mai manifestato)?
Non si può fare nulla per evitare che ritorni? Un altra preoccupazione maggiore è però dovuta alle tante fonti che mi hanno riferito che a tale operazione laser potrebbe conseguire una probabile perdita della sensibilità nella zona trattata...
Premettendo che per mia sfortuna ho una soglia del piacere quasi nulla nelle zona genitale esterna, mentre tutto è concentrato nella parte più profonda della vagina, sono davvero preoccupata di non poter provare più nulla e di non poter più vivere la mia vita sessuale serenamente. Voi che ne pensate?Sapete dirmi qualcosa in proposito data la vostra esperienza con le diverse pazienti?Si potrebbe prevenire ciò in qualche modo?
Ringrazio in anticipo la vostra cordialità ed aspetto un vostro parere.
Distinti Saluti.
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Potrà trovare un aiuto per rinforzare le sue difese nelle medicine complementari, il virus non si ripresenterà al primo rapporto post intervento perchè la sua azione non è così veloce e la laserterapia non cambia la percezione del piacere sessuale. Auguri.
Dott.ssa Cristina Passadore
Via Luciano Manara 15, 20122 Milano Cell. 3386263853
www.cristinapassadore.it
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa Passadore,
intanto la ringrazio per i suoi consigli e, a tal proposito avrei qualche altro dubbio da chiarire.Non ho mai sentito parlare di "medicine complementari", di che si tratta?
Per quanto riguarda i rapporti post-operazione lei mi scrive:
"il virus non si ripresenterà al primo rapporto post intervento" dunque però se ho ben capito, si ripresenterà inevitabilmente prima o poi...non ne uscirò mai del tutto?
Se faccio fare delle analisi più approfondite al mio partner, qualora non dovesse riscontrare nulla potrò stare tranquilla o dovremo avere rapporti protetti per tutta la vita al fine di evitare un nuovo contagio?
Infine approfitto della sua disponibilità e competenza per chiederle un ultima cosa:
Dalle numerose discussioni lette su questo sito,ho capito che il papilloma può infettare diverse zone del corpo(genitali esterni,zona perianale-anale,ecc)ma non ho ben capito se
i diversi ceppi di hpv infettano ognuno una zona diversa o lo stesso ceppo può colpire più zone? Lo chiedo perchè purtroppo agli inizi ho preso questa malattia un pò alla leggera, forse anche per ignoranza, ed ho avuto rapporti anche anali non protetti( se pur con il mio primo ed unico partner).Sono stata davvero stupida ed ora mi sento ansiosa...
secondo lei dovrei fare dei controlli o le mie sono ansie infondate?
Ancora mille grazie per il suo aiuto.
intanto la ringrazio per i suoi consigli e, a tal proposito avrei qualche altro dubbio da chiarire.Non ho mai sentito parlare di "medicine complementari", di che si tratta?
Per quanto riguarda i rapporti post-operazione lei mi scrive:
"il virus non si ripresenterà al primo rapporto post intervento" dunque però se ho ben capito, si ripresenterà inevitabilmente prima o poi...non ne uscirò mai del tutto?
Se faccio fare delle analisi più approfondite al mio partner, qualora non dovesse riscontrare nulla potrò stare tranquilla o dovremo avere rapporti protetti per tutta la vita al fine di evitare un nuovo contagio?
Infine approfitto della sua disponibilità e competenza per chiederle un ultima cosa:
Dalle numerose discussioni lette su questo sito,ho capito che il papilloma può infettare diverse zone del corpo(genitali esterni,zona perianale-anale,ecc)ma non ho ben capito se
i diversi ceppi di hpv infettano ognuno una zona diversa o lo stesso ceppo può colpire più zone? Lo chiedo perchè purtroppo agli inizi ho preso questa malattia un pò alla leggera, forse anche per ignoranza, ed ho avuto rapporti anche anali non protetti( se pur con il mio primo ed unico partner).Sono stata davvero stupida ed ora mi sento ansiosa...
secondo lei dovrei fare dei controlli o le mie sono ansie infondate?
Ancora mille grazie per il suo aiuto.
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Utente
Gentilissima dottoressa Passadore,
intanto la ringrazio per i suoi consigli e, a tal proposito avrei qualche altro dubbio da chiarire.Non ho mai sentito parlare di "medicine complementari", di che si tratta?
Per quanto riguarda i rapporti post-operazione lei mi scrive:
"il virus non si ripresenterà al primo rapporto post intervento" dunque però se ho ben capito, si ripresenterà inevitabilmente prima o poi...non ne uscirò mai del tutto?
Se faccio fare delle analisi più approfondite al mio partner, qualora non dovesse riscontrare nulla potrò stare tranquilla o dovremo avere rapporti protetti per tutta la vita al fine di evitare un nuovo contagio?
Infine approfitto della sua disponibilità e competenza per chiederle un ultima cosa:
Dalle numerose discussioni lette su questo sito,ho capito che il papilloma può infettare diverse zone del corpo(genitali esterni,zona perianale-anale,ecc)ma non ho ben capito se
i diversi ceppi di hpv infettano ognuno una zona diversa o lo stesso ceppo può colpire più zone? Lo chiedo perchè purtroppo agli inizi ho preso questa malattia un pò alla leggera, forse anche per ignoranza, ed ho avuto rapporti anche anali non protetti( se pur con il mio primo ed unico partner).Sono stata davvero stupida ed ora mi sento ansiosa...
secondo lei dovrei fare dei controlli o le mie sono ansie infondate?
Ancora mille grazie per il suo aiuto.
intanto la ringrazio per i suoi consigli e, a tal proposito avrei qualche altro dubbio da chiarire.Non ho mai sentito parlare di "medicine complementari", di che si tratta?
Per quanto riguarda i rapporti post-operazione lei mi scrive:
"il virus non si ripresenterà al primo rapporto post intervento" dunque però se ho ben capito, si ripresenterà inevitabilmente prima o poi...non ne uscirò mai del tutto?
Se faccio fare delle analisi più approfondite al mio partner, qualora non dovesse riscontrare nulla potrò stare tranquilla o dovremo avere rapporti protetti per tutta la vita al fine di evitare un nuovo contagio?
Infine approfitto della sua disponibilità e competenza per chiederle un ultima cosa:
Dalle numerose discussioni lette su questo sito,ho capito che il papilloma può infettare diverse zone del corpo(genitali esterni,zona perianale-anale,ecc)ma non ho ben capito se
i diversi ceppi di hpv infettano ognuno una zona diversa o lo stesso ceppo può colpire più zone? Lo chiedo perchè purtroppo agli inizi ho preso questa malattia un pò alla leggera, forse anche per ignoranza, ed ho avuto rapporti anche anali non protetti( se pur con il mio primo ed unico partner).Sono stata davvero stupida ed ora mi sento ansiosa...
secondo lei dovrei fare dei controlli o le mie sono ansie infondate?
Ancora mille grazie per il suo aiuto.
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Le medicine complementari o medicine alternative comprendono l'omeopatia, l'omotossicologia, la fitoterapia, ecc. Per qto riguarda l'HPV può ripresentarsi, a lei la scelta se usare per tutta la vita il preservativo o meno. Non c'è un ceppo di HPV specifico per ogni singola sede corporea. I ceppi sono ubiquitari.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#5]
Utente
Grazie mille per la tempestività nel rispondere.
Se possibile potrebbe specificare meglio il tipo di terapia per le difese immunitarie? Si tratta dell'assunzione di multivitaminici naturali,estratti di erbe?
Per quanto riguarda la diffusione dell'hpv a quanto ho capito la probabilità di averlo contratto anche nelle altre suddette zone è altissima.
Dunque che tipo di controlli dovrei richiedere per avere una conferma
del mio status?
Mi devo rivolgere sempre al ginecologo?
Grazie ancora.
Se possibile potrebbe specificare meglio il tipo di terapia per le difese immunitarie? Si tratta dell'assunzione di multivitaminici naturali,estratti di erbe?
Per quanto riguarda la diffusione dell'hpv a quanto ho capito la probabilità di averlo contratto anche nelle altre suddette zone è altissima.
Dunque che tipo di controlli dovrei richiedere per avere una conferma
del mio status?
Mi devo rivolgere sempre al ginecologo?
Grazie ancora.
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Non posso specificare nessun tipo di farmaco in questa sede, qualsiasi medico che si occupa di questo tipo di medicina li conosce perfettamente. Per quanto riguarda i futuri controlli prevedono un regolare pap test.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
La medicina omeopatica, omotossicologica, fitoterapia, hanno molte possilità terapeutiche nei confronti del papilloma virus come degli altri agenti patogeni, non solo nel trattamento, ma anche nella sua individuazione con esami strumentali, non invasivi, per cui è possibile individuare la sua presenza seguire il ragionamento clinico diagnostico, la prosecuzione della terapia e controllare la sua eliminazione.
La terapia definitiva esiste, occorre applicare le medicine non convenzionali, in cui è essenziale l’analisi dell’organismo nel suo complesso, infatti ogni agente patogeno che è presente nelle cellule della persona produce sintomi particolari, caratteristici e peculiari, che conducono alla prescrizione del farmaco omeopatico, omotossicologico, fitoterapeutico, il quale riporta l’organismo al suo funzionamento regolare e fisiologico. Questi sintomi si verificano nel momento stesso in cui l’agente patogeno entra, prima che si verifichino le problematiche patologiche, per questo è importantissimo intercettarli quando sono vaghi e aspecifici, per poter eseguire la prevenzione.
Successivamente sarà possibile verificare quanto riscontrato, con esami di medicina convenzionale, ma indirizzati verso la effettiva problematica.
La integrazione fra queste cosiddette medicine non convenzionale, la medicina convenzionale, conduce sicuramente a risultati maggiori, poiché gli esami, le terapie a disposizione, sono superiori.
La terapia definitiva esiste, occorre applicare le medicine non convenzionali, in cui è essenziale l’analisi dell’organismo nel suo complesso, infatti ogni agente patogeno che è presente nelle cellule della persona produce sintomi particolari, caratteristici e peculiari, che conducono alla prescrizione del farmaco omeopatico, omotossicologico, fitoterapeutico, il quale riporta l’organismo al suo funzionamento regolare e fisiologico. Questi sintomi si verificano nel momento stesso in cui l’agente patogeno entra, prima che si verifichino le problematiche patologiche, per questo è importantissimo intercettarli quando sono vaghi e aspecifici, per poter eseguire la prevenzione.
Successivamente sarà possibile verificare quanto riscontrato, con esami di medicina convenzionale, ma indirizzati verso la effettiva problematica.
La integrazione fra queste cosiddette medicine non convenzionale, la medicina convenzionale, conduce sicuramente a risultati maggiori, poiché gli esami, le terapie a disposizione, sono superiori.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 25k visite dal 17/01/2008.
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