All'attenzione dottor Santoro

Buonasera, le scrivo dopo aver letto una sua risposta ad una situazione simile alla mia. Dunque, 33 anni e due gravidanze (2006 e 2008) andate bene; durante la prima viene diagnosticato utero bicorne con "corno" sx molto grande e dx molto piccolo: in entrambi i casi i feti si sono sviluppati all'interno della parte sx. Unico intoppo entrambe erano podaliche per cui sono nate con tc alla 38, con risultati positivi.
All'inizio 2011 tramite isteroscopia mi viene diagnosticato istmocele (causa di perdite ematiche a fine mestruazione per ca 10/15gg).
So che la presenza di istmocele può rendere difficile l'insaturarsi di nuova gravidanza; so che nel di per sè il terzo cesareo porta dei rischi in più, ma vorrei capire alcune cose che nessuno ha risolto:
- poichè la cosa che più mi spaventa è la possibile rottura dell'utero, questa può avvenire in qualsiasi momento della gravidanza? Se programmano il cesareo questo rischio permane? Esiste il modo di monitorare la tenuta della vecchia cicatrice (la seconda mi è stata fatta sulla prima).
Grazie
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Gentile utente
l'istmocele può avere una terapia chirurgica per via isteroscopica. Nelle sue vicinanze opera il carissimo Collega Dr. Gubbini. Credo sia opportuno che si rivolga a lui che ha notevole esperienza in merito, sia sul piano diagnostico sia su quello terapeutico.
Una volta risolto il problema dell'istmocele (se dovesse avere una rilevanza chirurgica), si potrà programmare una ulteriore gravidanza in piena tranquillità.

Saluti ed auguri vivissimi.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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