Mancata profilassi streptococco beta emolitico
Gentilissimi dottori, vi scrivo per un consulto molto urgente per una cosa molto grave, anche se per fortuna al momento priva di conseguenze, successa al momento della nascita del mio bambino, avvenuta il 3 ottobre di quest’anno.
Nonostante sulla cartella clinica del mio ricovero fosse stato ben evidenziato che ero risultata “debolmente positiva ai tamponi dello streptococco beta emolitico, e io stessa lo avessi detto ai sanitari, il bambino non è stato né sottoposto a profilassi antibiotica, né tantomeno sottoposto al prelievo della PCR; e questo nonostante il fatto che, essendo stato il mio un parto precipitoso (meno di due ore), la copertura antibiotica fattami durante il travaglio sia stata incompleta (appena 2 g di rocefin e.v.).
Ho fatto presente la cosa anche al momento della dimissione mia e del bimbo, avvenuta solo 2 giorni dopo, e mi è stato risposto che era tutto a posto e di non preoccuparmi.
A me però un piccolo dubbio è comunque rimasto, e ho fatto richiesta delle cartelle cliniche mie e di mio figlio, dalle quali ho appunto scoperto che non è stato fatto nulla di ciò che in questi casi è raccomandato.
Ora ovviamente sono molto preoccupata. Non è mia intenzione fare questioni di principio, quello che mi preme sapere è se ora il mio bambino è del tutto fuori pericolo, avendo 2 mesi e mezzo, o se sussiste ancora la possibilità di una infezione tardiva che, ho letto, spesso evolve in meningite.
Mi è stato risposto che, se così fosse, qualche segno sarebbe già stato evidente. È davvero così? Devo fare qualche esame per maggior sicurezza o posso lasciare alle spalle la vicenda? Non voglio lasciare nulla di intentato, anche se ci fosse una possibilità su mille non lo sopporterei.
Il bambino è nato di 3,990 (41 sett.) e attualmente (due mesi e mezzo quasi) pesa 6,200 kg, ha sempre goduto di buona salute, mangia e dorme e quando è sveglio sorride e gorgheggia, piange pochissimo ed è molto sereno.
Il parto è stato rapidissimo (meno di due ore), la rottura delle membrane è avvenuta in travaglio circa un’ora prima della nascita. So che sono fattori rilevanti e quindi vi do tutte le informazioni in mio possesso.
Il bimbo è allattato esclusivamente al seno.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi, sono davvero preoccupata anche se, attualmente, il bimbo sembra stare bene.
Nonostante sulla cartella clinica del mio ricovero fosse stato ben evidenziato che ero risultata “debolmente positiva ai tamponi dello streptococco beta emolitico, e io stessa lo avessi detto ai sanitari, il bambino non è stato né sottoposto a profilassi antibiotica, né tantomeno sottoposto al prelievo della PCR; e questo nonostante il fatto che, essendo stato il mio un parto precipitoso (meno di due ore), la copertura antibiotica fattami durante il travaglio sia stata incompleta (appena 2 g di rocefin e.v.).
Ho fatto presente la cosa anche al momento della dimissione mia e del bimbo, avvenuta solo 2 giorni dopo, e mi è stato risposto che era tutto a posto e di non preoccuparmi.
A me però un piccolo dubbio è comunque rimasto, e ho fatto richiesta delle cartelle cliniche mie e di mio figlio, dalle quali ho appunto scoperto che non è stato fatto nulla di ciò che in questi casi è raccomandato.
Ora ovviamente sono molto preoccupata. Non è mia intenzione fare questioni di principio, quello che mi preme sapere è se ora il mio bambino è del tutto fuori pericolo, avendo 2 mesi e mezzo, o se sussiste ancora la possibilità di una infezione tardiva che, ho letto, spesso evolve in meningite.
Mi è stato risposto che, se così fosse, qualche segno sarebbe già stato evidente. È davvero così? Devo fare qualche esame per maggior sicurezza o posso lasciare alle spalle la vicenda? Non voglio lasciare nulla di intentato, anche se ci fosse una possibilità su mille non lo sopporterei.
Il bambino è nato di 3,990 (41 sett.) e attualmente (due mesi e mezzo quasi) pesa 6,200 kg, ha sempre goduto di buona salute, mangia e dorme e quando è sveglio sorride e gorgheggia, piange pochissimo ed è molto sereno.
Il parto è stato rapidissimo (meno di due ore), la rottura delle membrane è avvenuta in travaglio circa un’ora prima della nascita. So che sono fattori rilevanti e quindi vi do tutte le informazioni in mio possesso.
Il bimbo è allattato esclusivamente al seno.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi, sono davvero preoccupata anche se, attualmente, il bimbo sembra stare bene.
[#1]
A questo punto chi deve gestire la situazione è il Pediatra di riferimento,nel valutare ed eventualmente prevenire una eventuale infezione neonatale "late"( tardiva).
SALUTONI
SALUTONI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
gentile dottore Blasi, anzitutto grazie per la sua risposta...
però il pediatra del mio bambino, con il quale ho già affrontato il discorso, è proprio quello che mi ha detto che se ci fosse stato qualche problema si sarebbe già visto, mentre leggo, anche dai pareri dati da voi, che purtroppo non è sempre così...
stesso discorso mi è stato fatto da uno dei pediatri dell'ospedale in cui ho partorito, che mi ha detto che i casi di infezione tardiva sono molto rari.
il fatto è che a me interessa poco quanto sia raro, se poi devo essere giusto quel caso sfortunato!
ecco perchè mi chiedevo se è giusto insistere e richiedere di fare qualche esame e se sì, quali, perchè credo che sia meglio un esame in più che un rimorso, soprattutto se le conseguenze possono essere così tragiche.
grazie ancora se vorrà darmi la sua opinione.
però il pediatra del mio bambino, con il quale ho già affrontato il discorso, è proprio quello che mi ha detto che se ci fosse stato qualche problema si sarebbe già visto, mentre leggo, anche dai pareri dati da voi, che purtroppo non è sempre così...
stesso discorso mi è stato fatto da uno dei pediatri dell'ospedale in cui ho partorito, che mi ha detto che i casi di infezione tardiva sono molto rari.
il fatto è che a me interessa poco quanto sia raro, se poi devo essere giusto quel caso sfortunato!
ecco perchè mi chiedevo se è giusto insistere e richiedere di fare qualche esame e se sì, quali, perchè credo che sia meglio un esame in più che un rimorso, soprattutto se le conseguenze possono essere così tragiche.
grazie ancora se vorrà darmi la sua opinione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 16/12/2011.
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