Ritardo di crescita fetale

Salve! Volevo chiedere gentilmente un consulto. Mia moglie è attualmente alla 30+5 sett di gravidanza. Premetto che ha trascorso finora una gravidanza molto tranquilla, senza nessun problema. Abbiamo eseguito nei tempi opportuni il bi-test e la morfologica, che non hanno rilevato alcun dato degno di nota. Alla 27-esima settimana, però, la ginecologa ha riscontrato il liquido amniotico ridotto ed un ritardo di crescita della bimba di 3 settimane, con un peso stimato di 870 gr (in quella circostanza ci ha informati del fatto che 1 settimana circa di ritardo, l'aveva praticamente sin dall'inizio). Mia moglie è stata fatta ricoverare per escludere che non si trattasse di gestosi (cosa che è stata infatti esclusa). Le hanno somministrato del cortisone in due soluzioni per i polmoni della bimba, in caso di parto prematuro. L'unico valore alterato è stato, valutando la curva da carico, quello relativo alla glicemia a 2 ore (ma potrebbe anche essere stato il cortisone preso pochi giorni prima). Ormai è in ospedale da circa 20 gg, tenuta sotto stretto monitoraggio: le fanno più volte al giorno i tracciati e tutti i parametri sono sempre nella norma. Nessuno però ha saputo spiegare il perchè del ritardo di crescita. Ribadisco che mia moglie non ha alcun problema fisico, per cui se non avessimo effettuato l'ecografia di controllo saremmo andati avanti ignari di tutto. La settimana scorsa, ad un nuovo controllo ecografico, la bimba ha accumulato un'ulteriore settimana di ritardo, anche se è cresciuta di poco. In pratica, alla 29+3 pesava circa 920 gr (con 4 sett di ritardo). Inutile dire che siamo molto preoccupati... Secondo le vostre conoscenze ed esperienza, a cosa potrebbe essere dovuto questo ritardo di crescita e soprattutto c'è il rischio che ciò sia imputabile ad anomalie cromosomiche (o sindromi varie) e che possibilità ci sono che la bimba sia sano se il parto avvenisse ora? Vi ringrazio per la gentilezza e cordialità con cui elargite questo servizio. Distinti Saluti. Andrea