Fertilità... quando preoccuparsi?

Salve,
ho 32 anni e mio marito 33, stiamo provando ad avere figli da 5 mesi, senza risultati.
Dopo quanto tempo è giusto iniziare a "preoccuparsi", o comunque sottoporsi ad esami per verificare l'esistenza o meno, di eventuali problematiche?
Mi rendo conto che ogni coppia formi un esempio a sè stante, ma vorrei sapere se ci sono statistiche in merito.Vi ringrazio per le risposte che vorrete darmi.
Grazie mille
[#1]
Dr.ssa Manuela Steffè Ginecologo 189 4
Salve.
Nella vostra fascia d'età si ha circa il 20- 25% di gravidanza al mese, avendo rapporti frequenti e completi in fase ovulatoria. In concreto però le possibilità non si sommano "esattamente" come i mesi.
Pertanto dopo circa 12 mesi ottiene la gravidanza circa il 60% delle coppie, mentre dopo 18 mesi circa l'80% delle coppie fertili raggiunge l'obiettivo.

E' saggio, però, laddove si ricerca volutamente una gravidanza consultare il proprio ginecologo curante per effettuare i controlli ginecologici di routine, valutare dalla storia precedente della coppia se esistono fattori di rischio per infertilità, e certamente le prescriverà l'acido folico.

Buon proseguimento e in bocca al lupo!

Dr.ssa Manuela Steffè

[#2]
Prof. Claudio Manna Ginecologo, Patologo della riproduzione 11
Credo che per la sua età si possa aspettare 6 mesi o 1 anno prima di pensare a proble mi di infertilità. In questo caso è opportuno fare delle semplici indagini per capire se davvero c'è qualcosa che non va.
Ecco cosa consiglio.

In generale per la donna converrà verificare se l’ovulazione avviene correttamente mediante un monitoraggio ecografico del follicolo ovarico ( cioè un certo numero di ecografie transvaginali per vedere la crescita del follicolo, se questo ovula e quando). Per completare l’iter iniziale nella donna si valuteranno le tube cioè la loro pervietà attraverso esami come l’isterosalpingografia o l’ecoisterosonosalpingografia che non richiede radiazioni, è poco fastidiosa e si può fare nello studio del ginecologo con l’apparecchio ecografico.
Per l’uomo l’esame fondamentale è lo spermiogramma cioè quell’esame di laboratorio in cui si studiano gli spermatozoi per vedere se il loro numero, movimento e forma sono idonei. E’ bene che questo esame che richiede un occhio esperto venga eseguito in laboratori specializzati in quanto errori o imprecisioni possono portare a diagnosi errate e terapie spesso inadeguate.
Volendo si può infine aggiungere un esame che indaga i problemi riguardanti il comportamento degli spermatozoi con il muco cervicale mettendo in evidenza vari problemi compresa la cosiddetta “incompatibilità di coppia”: si tratta del POST COITAL TEST.
In pratica tutti gli esami che abbiamo citato potrebbero essere eseguiti in uno o al massimo due cicli in modo che subito dopo è possibile approfondire la diagnosi con qualche altro esame ma, soprattutto, passare già alla terapia.
Sono comunque disponibile per ulteriori chiarimenti

Prof. Claudio Manna
Ginecologo specialista Infertilità

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