Numerosi frammenti di condilomi acuminati

Buongiorno, Vi prego di aiutarmi, perché sono disperata; nessuno riesce a risolvere il mio problema.
Premetto che ho 35 anni, sono sposata da 10, non prendo la pillola e non ho altri rapporti a parte il mio marito.
Praticamente, a settembre dell’anno scorso, avvertivo dopo ogni rapporto, un forte bruciore vulvare che nel giro di un’ora passava. Inizialmente non ho dato tanta importanza, ma la cosa dopo un mese ha cominciato ad mi infastidirmi tantissimo. Sono corsa dal mio ginecologo di fiducia che mi ha detto che sicuramente era la Candida non trattata, e mi ha prescritto dei ovuli, delle lavande e astinenza 7gg. Ovviamente, dopo 7 gg sono ritornata da Lui, perché il problema non era risolto. Mi ha consigliato di fare il pap test. Fatto – ed era negativo. La risposta del ginecologo era che “questo bruciore che avverte è normale per una donna in piena attività sessuale – capita”. Non contenta della risposta, sono andata da un altro ginecologo che pure lui ha rifatto il paptest – ed il risultato questa volta era “infiammazione”. Mi ha prescritto altri ovuli, crema micotica e lavande. Sono arrivata a dicembre ed il mio problema era persistente più che mai. Disperata per il fastidio sempre più doloroso, mi sono controllata ( da sola con lo specchio ) ed ho scoperto, una lesione più precisamente un taglio di circa 1cm lungo il tratto del perineo. Sono corsa dal ginecologo a farlo vedere; la risposta è che devo usare del lubrificante, perché probabilmente avevo secchezza vaginale ed il tessuto a ceduto.
Non contenta di questa risposta, ho cambiato un’altro ginecologo ( ovviamente ho provato anche con il lubrificante – nessun effetto ) – quest’ultimo mi ha detto di rifare il paptest ed una vulvoscopia, e nel fratempo usare una crema fitostimoline per 15gg con totale astinenza. Il paptest era negativo ed la vulvoscopia “sospetto condiloma invertito” - cosi mi è stato consigliato di fare la biopsia. Il risultato della biopsia “numerosi frammenti di condilomi acuminati”. Il ginecologo mi ha detto che è meglio fare la bruciatura. Ho chiesto: “ma nel caso che si riapre la ferita che faccio?” Lui mi ha detto che farà un’altra bruciatura molto più profonda di questa – ma sicuramente non sarà necessario.
Cosi, i primi di settembre di quest’anno ha fatto la bruciatura e fino ad ieri non ho avuto dei rapporti, pensando di dare tempo alla ferita bruciata di rifarsi bene ( in 2 mesi ). Nel frattempo ho usato la crema fitostimoline, lavaggi esterni con cloramine, ed una crema antibiotica.
Il problema è tornato più invadente di prima, nel senso che la ferita ( la lesione ) si è riaperta di più e questa volta sanguinava pure, cosa che prima non succedeva. Non so se devo ritornare dal ginecologo e farmi fare un’altra bruciatura.
Ora Vi chiedo un sincero consiglio CHE DEVO FARE per non avere più questa ferita?
Ho messo a rischio anche il mio matrimonio perché la mia vita sessuale è diventato un disastro.
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Personalmente sarei per una biopsia più ampia che preveda l'incisione della lesione fino al sottocutaneo (in profondità) e fino a tessuto macroscopicamente sano (in estensione superficiale) o, se si vuole, sotto guida vulvoscopica per determinare con maggiore sicurezza i limti della lesione stessa.


Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Egregio Dottore,
Grazie innanzitutto per la Sua celere risposta.
Le dico che il dottore che ha eseguito la biopsia, mi ha riferito che ha tolto molto in profondità parti di tessuto malato e sano perché in questo modo credeva che non era più necessaria la bruciatura. Ma il problema non si è risolto. Al minimo rapporto la ferita si è riaperta ed era più dolorosa che mai. Comunque Le assicuro che la biopsia è stata fatta sotto guida vulvoscopica.
Adesso Le chiedo: devo andare a farmi un’altra bruciatura?
Grazie
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Ovviamente non posso decidere cosa fare senza averla visitata.
Mi era parso di capire che il primo prelievo fosse stato fatto solo a fini diagnostici, mentre io intendevo una escissione più ampia che, oltre a fini diagnostici, avesse anche finalità terpeutiche.


Cordialmente.
[#4]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gent.mo Dott. Santoro,

Nel ringraziarla della gentile risposta volevo puntualizzare i seguenti:
1) inizialmente ho fatto la vulvoscopia da cui il risultato è stato “sospetto condiloma invertito”
2) ho eseguito la biopsia e allo stesso tempo, il dottore ha letteralmente “scavato” in profondità la lesione ( il taglio) e mi ha riferito che ha tolto 7 pezzi di tessuto sia malato sia sanno per l’esame istologico, ed in più ha cercato di togliere “manualmente” del tessuto malato - pensando che non sarebbe più stato neccessario fare la bruciatura
3) visto che il taglio si è riaperto al primo rapporto (dopo 1 mese di astinenza - utilizzo di creme cicatrene e spray colpofix), mi ha consigliato di fare la bruciatura utilizzando il laser, dicendomi cosi che “brucerà” tutto il taglio ed circa 1,5mm intorno.
4) ho fatto la bruciatura e per 2 mesi non ho avuto rapporti; ho usato creme fitostimoline, lavaggi esterni con cloramine ed una crema antibiotica.
5) dopo tutto questo tempo, il tessuto mi sembrava a posto, nel senso che era tutto “saldato” non si vedevano più i segni della bruciatura – ma al minimo rapporto si è riaperto di più e questa volta sanguinava fortemente.

E’ possibile che questa bruciatura mi ha peggiorato ulteriormente la situazione?
Sarebbe meglio che consultassi un altro specialista?

[#5]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Credo sia meglio consultare un altro specialista. Da quanto riferisce credo probabilmente utile una nuova escissione, più ampia della prima.


Mi tenga informato se crede.
[#6]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie
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