Vulvite cronica
Salve, ho 21 anni, sono sviluppata da 11 e attiva sessualmente da 3
anni. Uso la pillola Mercilon perchè altrimenti ho menometrorragia.
Scrivo per un fastiosissimo disturbo che sta perturbando la mia vita e la mia intimità. In passato quando avevo circa 17 anni in un campo scout ho contratto un'infezione prima da Klebsiella pneumoniae e poi da Citrobacter koseri, tutto riscontrato sia con i tamponi vaginali che con l'urincoltura. Ho fatto una cura antibiotica e l'uso topico di creme a base di cortisone e l'infezione si è risolta ma da quel momento in poi ho iniziato ad avere la mucosa vulvare costantemente arrossata, infiammata ed irritata con dei piccoli foruncoli molto molto fastidiosi; il disturbo è cronico, talvolta si presenta in forma più lieve, talvolta invece si riacutizza ma non sparisce mai del tutto. La situazione in genere peggiora nel periodo dell'ovulazione e durante il ciclo mestruale tantochè tollero poco anche gli assorbenti in cotone. Per cercare di ridurre il fastidio uso solo slip bianchi in cotone, assorbenti in cotone, curo l'giene intima ed uso un detergente specifico senza additivi chimici e lavo i genitali 2 volte al giorno (la mattina
con il detergente e la sera solo con acqua). La mia vecchia ginecologa diceva che
il mio problema dipende dalle secrezioni vaginali troppo acide che irritano la mucosa e mi ha consigliato una crema lenitiva naturale da usare tutte le volte che voglio e nelle situazioni peggiori, una crema a base di cortisone da usare per un mese e poi sospendere (max 3 cicli all'anno) ma non ho notato miglioramenti. La mia nuova ginecologa invece mi ha fatto fare una terapia con ovuli (che non ha placato i disturbi) e ora mi ha consigliato di rifare il tampone vaginale. Prima di farlo vorrei comunque riparlare con la dottoressa, dato che sono scettica sul fatto che si riscontri qualche infezione, vista la cronicità del mio problema. Inoltre, mi chiedo se magari sarebbe più adatto qualche esame per valutare i genitali esterni. In ogni caso, c'è un modo per
risolvere questo disturbo? Se non fosse un'infezione, da cosa potrebbe dipendere?
Ringrazio anticipatamente
anni. Uso la pillola Mercilon perchè altrimenti ho menometrorragia.
Scrivo per un fastiosissimo disturbo che sta perturbando la mia vita e la mia intimità. In passato quando avevo circa 17 anni in un campo scout ho contratto un'infezione prima da Klebsiella pneumoniae e poi da Citrobacter koseri, tutto riscontrato sia con i tamponi vaginali che con l'urincoltura. Ho fatto una cura antibiotica e l'uso topico di creme a base di cortisone e l'infezione si è risolta ma da quel momento in poi ho iniziato ad avere la mucosa vulvare costantemente arrossata, infiammata ed irritata con dei piccoli foruncoli molto molto fastidiosi; il disturbo è cronico, talvolta si presenta in forma più lieve, talvolta invece si riacutizza ma non sparisce mai del tutto. La situazione in genere peggiora nel periodo dell'ovulazione e durante il ciclo mestruale tantochè tollero poco anche gli assorbenti in cotone. Per cercare di ridurre il fastidio uso solo slip bianchi in cotone, assorbenti in cotone, curo l'giene intima ed uso un detergente specifico senza additivi chimici e lavo i genitali 2 volte al giorno (la mattina
con il detergente e la sera solo con acqua). La mia vecchia ginecologa diceva che
il mio problema dipende dalle secrezioni vaginali troppo acide che irritano la mucosa e mi ha consigliato una crema lenitiva naturale da usare tutte le volte che voglio e nelle situazioni peggiori, una crema a base di cortisone da usare per un mese e poi sospendere (max 3 cicli all'anno) ma non ho notato miglioramenti. La mia nuova ginecologa invece mi ha fatto fare una terapia con ovuli (che non ha placato i disturbi) e ora mi ha consigliato di rifare il tampone vaginale. Prima di farlo vorrei comunque riparlare con la dottoressa, dato che sono scettica sul fatto che si riscontri qualche infezione, vista la cronicità del mio problema. Inoltre, mi chiedo se magari sarebbe più adatto qualche esame per valutare i genitali esterni. In ogni caso, c'è un modo per
risolvere questo disturbo? Se non fosse un'infezione, da cosa potrebbe dipendere?
Ringrazio anticipatamente
[#1]
Ogniqualvolta ci si trova dinanzi a problematiche a carico della vulva, per chi deve farLe un consulto telematico, ovviamente, vi è molta difficoltà, dato che niente può sostituire l'osservazione dal vivo del problema, specie quando questo è nel suo pieno sviluppo clinico.
Da quello che riferisce ("mucosa vulvare costantemente arrossata, infiammata ed irritata con dei piccoli foruncoli molto molto fastidiosi"), si può azzardare l'ipotesi di una follicolite vulvare, situazione in cui i follicoli piliferi delle grandi labbra si presentano irritati e sedi di micro-flemmoni/micro-ascessi, intensamente fastidiosi, alcune volte dolorosi e pruriginosi.
L'ipotesi, ovviamente, è da avvalorare da parte di un Collega che può visitarla "de visu".
Spesso gli episodi di follicolite vulvare risentono di abusi alimentari, di stress, di biancheria intima verso cui si è intolleranti, dell'uso di detergenti intimi in maniera smodata ecc.ecc.
Se fosse confermata l'ipotesi diagnostica, la terapia conseguente potrebbe ben giovare sia riguardo gli episodi acuti sia in senso preventivo per evitare il ripetersi della forma morbosa nel tempo.
Saluti.
Da quello che riferisce ("mucosa vulvare costantemente arrossata, infiammata ed irritata con dei piccoli foruncoli molto molto fastidiosi"), si può azzardare l'ipotesi di una follicolite vulvare, situazione in cui i follicoli piliferi delle grandi labbra si presentano irritati e sedi di micro-flemmoni/micro-ascessi, intensamente fastidiosi, alcune volte dolorosi e pruriginosi.
L'ipotesi, ovviamente, è da avvalorare da parte di un Collega che può visitarla "de visu".
Spesso gli episodi di follicolite vulvare risentono di abusi alimentari, di stress, di biancheria intima verso cui si è intolleranti, dell'uso di detergenti intimi in maniera smodata ecc.ecc.
Se fosse confermata l'ipotesi diagnostica, la terapia conseguente potrebbe ben giovare sia riguardo gli episodi acuti sia in senso preventivo per evitare il ripetersi della forma morbosa nel tempo.
Saluti.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Ex utente
La ringrazio per le delucidazioni che mi ha dato, dottor Santoro.
Volevo inoltre chiederle qual è la terapia da seguire, nel caso si trattasse di una follicolite vulvare.
Al momento la mia ginecologa (con quale ho parlato solo per telefono, però) mi ha prescritto Sertagyn (il mono-ovulo, da ripetere dopo una settimana) e l'applicazione locale di Sertaderm 2 volte al sì per 6-7 giorni. Ho visto che si tratta di una terapia antimicotica e mi chiedo: potrebbe essere utile e risolutiva oppure non mi darà alcun beneficio, vista la cronicità del mio disturbo?
Mi scusi per il mio scetticismo, ma sono anni che combatto tutti i giorni con questo problema e non so più che cosa fare.
Volevo inoltre chiederle qual è la terapia da seguire, nel caso si trattasse di una follicolite vulvare.
Al momento la mia ginecologa (con quale ho parlato solo per telefono, però) mi ha prescritto Sertagyn (il mono-ovulo, da ripetere dopo una settimana) e l'applicazione locale di Sertaderm 2 volte al sì per 6-7 giorni. Ho visto che si tratta di una terapia antimicotica e mi chiedo: potrebbe essere utile e risolutiva oppure non mi darà alcun beneficio, vista la cronicità del mio disturbo?
Mi scusi per il mio scetticismo, ma sono anni che combatto tutti i giorni con questo problema e non so più che cosa fare.
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dott. Santoro, in questi mesi ho effettuato altre terapie dietro prescrizione di specialisti ma mi ritrovo ancora al punto di partenza. Dopo la terapia Sertagyn+Sertaderm fatta ad ottobre senza alcun risultato, ho deciso di cambiare di nuovo specialista e mi sono rivolta ad un altro ginecologo, che dopo avermi visitata mi ha prescitto Acticand 30 + Fillergyn gel vaginale + VEA olio + saugella polygin come detergente. Fallita anche questa terapia, il ginecologo mi ha detto di rifare il tampone vaginale, il quale non ha evidenziato nulla (tutto negativo), anche se l'ostetrica che l'ha eseguito non ha potuto fare a meno di notare che ero notevolmente infiammata, sia internamente ma soprattutto esternamente. In seguito all'esito negativo del tampone, il ginecologo mi ha detto di applicare Gentalyn-Beta per 10 gg alternandola con Aflovag, ma niente da fare: quei brufoletti/nodulini che avevo sono "rientrati", ma la pelle è rimasta rossa, calda, secca ed infiammata.
A metà aprile sono tornata dal ginecologo (visita) ed egli mi ha detto che quei brufoletti con puntino rosso che vedo sono soltanto degli accumuli di sebo e non sono patologici, anzi potrei anche bucarli con un ago sterilizzato quando si presentano; inoltre mi ha detto di continuare con il Gentalyn Beta alternato a Monogyn gel per 10 giorni, di usare le lavande Floragyn a sere alterne e di usare Saugella (linea verde) come detergente. Anche in questo caso la terapia si è rivelata fallimentare: la pelle nella regione vulvare è comunque molto rossa, ho sensazione di calore, fastidio e prurito. Allora ho deciso di rivolgermi ad un dermatologo: egli ha constatato che la zona è rossa ed infiammata, inoltre mi ha detto che ho una ragade nella zona vicina alla forchetta e mi ha prescritto Miraclin 100 per 12 gg + Meclon ovuli + eosina sol. acquosa al 2% per 7 gg + Intimoil detergente.
Sono a metà terapia, ma ancora nessun risultato: sento la zona vulvare calda, ho prurito, la pelle è molto rossa e secca e ogni tanto sento dei fastidi anche all'interno, come qualcosa che punge.
Sono disperata, non so più che cosa fare; questo problema ce l'ho da ormai 5 anni e mi sta rovinando la vita
A metà aprile sono tornata dal ginecologo (visita) ed egli mi ha detto che quei brufoletti con puntino rosso che vedo sono soltanto degli accumuli di sebo e non sono patologici, anzi potrei anche bucarli con un ago sterilizzato quando si presentano; inoltre mi ha detto di continuare con il Gentalyn Beta alternato a Monogyn gel per 10 giorni, di usare le lavande Floragyn a sere alterne e di usare Saugella (linea verde) come detergente. Anche in questo caso la terapia si è rivelata fallimentare: la pelle nella regione vulvare è comunque molto rossa, ho sensazione di calore, fastidio e prurito. Allora ho deciso di rivolgermi ad un dermatologo: egli ha constatato che la zona è rossa ed infiammata, inoltre mi ha detto che ho una ragade nella zona vicina alla forchetta e mi ha prescritto Miraclin 100 per 12 gg + Meclon ovuli + eosina sol. acquosa al 2% per 7 gg + Intimoil detergente.
Sono a metà terapia, ma ancora nessun risultato: sento la zona vulvare calda, ho prurito, la pelle è molto rossa e secca e ogni tanto sento dei fastidi anche all'interno, come qualcosa che punge.
Sono disperata, non so più che cosa fare; questo problema ce l'ho da ormai 5 anni e mi sta rovinando la vita
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 26.4k visite dal 16/10/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ciclo mestruale
Cos'è il ciclo mestruale? A quale età arriva il menarca? Cosa fare se le mestruazioni sono irregolari? Tutto quello che devi sapere sulle fasi del ciclo.