Mef e nuova gravidanza con sospetta trombofilia da carenza di proteina s

Gentile dottore,
ho 33 anni e il 21 agosto scorso ho perso il mio bambino alla 36° sett. con diagnosi di MEF.
premetto che questa era la mia seconda gravidanza e che dalla prima ho avuto una bimba , partorita alla 41° sett. con taglio cesareo, che adesso ha 7 anni e non ha mai avuto problemi.
dopo questa devastante esperienza ho fatto vari screening ematologici dai quali è risultato che la probabile causa della MEF sia stato un mio difetto di coagulazione da carenza di proteina S.
I valori sono risultati border line e mi è stato consigliato dall'ematologo di ripetere lo screening a gennaio per avere una diagnosi certa.
Nel frattempo ho scoperto di essere di nuovo in attesa e nel dubbio il ginecologo mi ha messo in terapia con Seleparina 3.000 U.I. /die ,Aspirinetta 1/2 cp /die e acido folico.
Adesso sono alla 12° settimana ma l'unica eco che ho fatto è stata alla 7° sett e a tutt'oggi non mi sono stati prescritti controlli ematici di nessun genere dopo i primi di routine!
La prego di capire la mia angoscia ma non mi sento ben seguita e non so se esiste un centro di riferimento nella mia città per questo tipo di gravidanze a rischio.
Inoltre non è stato chiesto nessuno screening su mio marito (N.B. la prima bambina non è sua figlia ) quindi non sappiamo se anche lui è responsabile in qualche modo di quello che è successo.
Ancora, è giusto dare una terapia del genere senza una diagnosi certa ;puo recare dei danni al bambino e a me in caso sia negativa ?
Come avrà capito la confusione e la paura sono tante ,la prego di illuminarci sul da farsi e la ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Cara amica
dovrebbe anzitutto chiarirci in che modo la MEF di cui si è trovata oggetto sia stata messa in relazione al deficit di Proteina S (esame istologico della placenta, forse?).
E' ovvio che fra le cause di questa condizione patologica, vi è la trombofilia congenita, ma per affermarmlo con certezza è bene avere dei punti fermi a partire dai quali fondare una diagnosi eziopatogenetica.
Molti Ospedali o i Policlinici Universitari napoletani, sono dotati di Ambulatori per la Diagnosi e la Terapia delle gravidanze ad alto rischio (so che il Cardarelli, per esempio, ne è provvisto).
La terapia che sta eseguendo non arreca danni nè a Lei nè al Suo bimbo; ovviamente, nel caso la MEF non sia stata legata con certezza a tale situazione patologica, questa terapia potrebbe non essere quella completamente adatta, anche se, quasi sempre, nella MEF, fenomeni trombotico/ischemici placentari, alla fine, si riscontrano quasi costantemente per cui una prevenzione in tal senso non può che giovarLe.
Mi chiedo, però, se sia l'unica terapia che sia bene farLe effettuare.
Come sempre in medicina, è importante giungere ad una DIAGNOSI; la terapia scaturirà di conseguenza.
Buon 2008.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
carissimo dott. Santoro,
la ringrazio per il tempo dedicatomi e per le indicazioni date.
Purtroppo la correlazione tra la MEF e la Trombofilia non è stata fatta in base a referti istologici di nessun tipo ( ne sulla placenta ne sul bambino )perchè in quei momenti così terribili io e mio marito non abbiamo dato autorizzazione per l'esame autoptico e quindi tutte le teorie e le ipotesi si basano semplicemente sull'esame clinico sia della placenta ,che non presentava segni di ipoperfusione ,sia del bambino che presentava due piccole ecchimosi sul viso e ,all'esame ecografico ,un'inizio di ascite.
Quindi le indagini sulla coagulazione sono state fatte soltanto a me.
Inoltre mi è stato detto che al momento sarebbe inutile fare qualsiasi altra indagine dato il mio stato di gravidanza, quindi cosa devo fare per avere una diagnosi certa e sapere se sto facendo tutto il possibile per assicurare a mio figlio tutte le cure necessarie?
Aspetto con ansia la sua risposta ,Grazie infinite.
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Oggi non può essere fatto nulla, anche se l'esame della placenta non richiede alcuna autorizzazione da parte dei genitori.
Continui la terapia consigliatale e, con grande serenità, affronti il prosieguo della Sua gestazione.
Vedrà che tutto si risolverà per il meglio.
Mi tenga ancora informato sugli sviluppi, se crede opportuno.
Auguri.
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