Aborto aspirazione embrione morto
Buongiorno,
mia moglie deve subire un intervento tra tre giorni.
Purtroppo dopo essere rimasta incinta, l'ultima ecografia
di qualche giorno fa, ha diagnosticato la morte dell'embrione.
La gravidanza sarebbe oggi all'inizio della nona settimana.
La ginecologa ci ha comunicato che l'intervento sara'
in day hospital e consiste in una "semplice" aspirazione.
Ci ha detto che non ci sara' nessun raschiamento per il fatto
delle dimensioni dell'embrione.
Vorrei avere da voi qualche parere riguardo a:
- eventuali rischi (emoraggie, ecc)
- tempi di recupero dopo l'intervento
- anche se non e' il pensiero principale di questi giorni
sapere eventualmente quando si puo' pensare ad un'altra gravidanza
Ringrazio anticipatamente per la Vostra gentilezza
mia moglie deve subire un intervento tra tre giorni.
Purtroppo dopo essere rimasta incinta, l'ultima ecografia
di qualche giorno fa, ha diagnosticato la morte dell'embrione.
La gravidanza sarebbe oggi all'inizio della nona settimana.
La ginecologa ci ha comunicato che l'intervento sara'
in day hospital e consiste in una "semplice" aspirazione.
Ci ha detto che non ci sara' nessun raschiamento per il fatto
delle dimensioni dell'embrione.
Vorrei avere da voi qualche parere riguardo a:
- eventuali rischi (emoraggie, ecc)
- tempi di recupero dopo l'intervento
- anche se non e' il pensiero principale di questi giorni
sapere eventualmente quando si puo' pensare ad un'altra gravidanza
Ringrazio anticipatamente per la Vostra gentilezza
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Un agravidanza di nove settimane, interrotta da poco, difficilmente può essere trattata con la sola isterosuzione, dato che le dimensioni dell'embrione sono maggiori di quelle della cannula utilizzata in questi casi, per cui si dovrebbe sempre ricorrere allo svuotamento con pinze, prima di eseguire l'isterosuzione col Karman.
Però se la gravidanza si è interrotta già da qualche tempo, i fenomeni degenrativi embrionali potrebbero rendere l'embrione "aggredibile" con questa metodica, se è questo quel che vuole sapere.
I rischi sono quelli insiti in qualunque intervento di questo tipo, indipendentemente dalla modalità e dalla strumentazione utilizzata: emorragia, perforazione ed infezione.
In mani esperte, però, ed in ambienti ospedalieri, le percentuali relative d'incidenza di queste complicanze sono molto bassi, per cui non deve assolutamente preoccuparsi.
I tempi di recupero sono rapidissimi; si tratta di alcune ore, meno di 1 giornata, in genere. La Signora avrà perdite di sangue similmestruali per circa 7 giorni ma il recupero sul piano fisico generale sarà pressoché istantaneo.
Potranno pensare ad una nuova gravidanza, secondo il mio modesto parere, fra non meno di tre cicli spontanei, meglio se "protetti" da un anticoncezionale che favorisce l'ulteriore "pulizia" dell'utero da residui di ematomi, frammenti di tessuto placentare, membrane ecc.ecc.
Si faccia oraggio. Consideri questo brutto momento come un incidente di percorso e guardi, invece, con fiducia e serenità al futuro.
La prossima volta avrà oltre il 90% di probabilità di portarsi a acasa il bimbo che tanto desidera.
Saluti cordiali.
Però se la gravidanza si è interrotta già da qualche tempo, i fenomeni degenrativi embrionali potrebbero rendere l'embrione "aggredibile" con questa metodica, se è questo quel che vuole sapere.
I rischi sono quelli insiti in qualunque intervento di questo tipo, indipendentemente dalla modalità e dalla strumentazione utilizzata: emorragia, perforazione ed infezione.
In mani esperte, però, ed in ambienti ospedalieri, le percentuali relative d'incidenza di queste complicanze sono molto bassi, per cui non deve assolutamente preoccuparsi.
I tempi di recupero sono rapidissimi; si tratta di alcune ore, meno di 1 giornata, in genere. La Signora avrà perdite di sangue similmestruali per circa 7 giorni ma il recupero sul piano fisico generale sarà pressoché istantaneo.
Potranno pensare ad una nuova gravidanza, secondo il mio modesto parere, fra non meno di tre cicli spontanei, meglio se "protetti" da un anticoncezionale che favorisce l'ulteriore "pulizia" dell'utero da residui di ematomi, frammenti di tessuto placentare, membrane ecc.ecc.
Si faccia oraggio. Consideri questo brutto momento come un incidente di percorso e guardi, invece, con fiducia e serenità al futuro.
La prossima volta avrà oltre il 90% di probabilità di portarsi a acasa il bimbo che tanto desidera.
Saluti cordiali.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.6k visite dal 26/09/2011.
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