C.a. dott. santoro

Gentile Dottore ho 34 anni, ho da poco partorito il mio primo figlio , nel corso della gravidanza mi è stato diagnosticato diabete gestazionale curato solo con la dieta , ( premetto che sono sempre stata in sovrappeso di circa 15 kg fin dall' adolescenza , in gravidanza sono aumentata in totale di ulteriori 9 kg ), poi al bimbo gli era stata diagnosticata l' arteria ombelicale singola , già dalle prime ecografie era sempre risultato più piccolino , ( in particolare le misure delle ossa lunghe erano sempre al 5 percentile ) poi al 6 mese la cosa si è fatta più marcata per cui gli è stato diagnosticato un ritardo di crescita (IUGR), alla 37+1 settimana ho perso le acque , mi è stato indotto il parto il giorno stesso poi conclusosi con parto cesareo in quanto c'era sofferenza fetale , inoltre alla nascita hanno pure constatato che la mia placenta era infartuata. Mio figlio è nato di kg 2.160 per 43 cm di lunghezza, per completezza alla nascita gli è stato poi diagnosticata una craniostenosi saggitale e un ipospadia coronale ( entrambe verranno corrette con intervento chiururgico ).

-Ora le vorrei chiedere in caso volessi intraprendere una seconda gravidanza ho un rischio più alto di riscontrare nuovamente queste problematiche ( placenta infartuata , ar. ombelicale singola , IUGR , diabete gestazionale ) ?

-Per quanto riguarda il diabete gestazionale sono sicura che il rischio è sicuramente altissimo , potrei ridurre questo rischio dimagrendo un po' e aumentando l' attività fisica ?

-E' possibile che sia il diabete la causa delle varie problematiche che mio figlio ha riscontrato durante la gravidanza ( ar. ombelicale singola, IUGR , placenta infartuata ) ?

-E secondo lei è placenta infartuta una possibile causa della rottura delle acque 3 settimane prima ?

Effettivamente avrei desiderio di fare un secondo figlio tra qualche anno ma ho anche tantissima paura che mi ricapitino le stesse cose ( sono tra l' altro una persona abbastanza ansiosa e un po' ipocondriaca ... ) lei cosa ne pensa? cosa mi consiglia ?

La ringrazio infinitamente per l' attenzione che vorrà dedicarmi
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Posto le Sue domande:

In caso volessi intraprendere una seconda gravidanza ho un rischio più alto di riscontrare nuovamente queste problematiche ( placenta infartuata , ar. ombelicale singola , IUGR , diabete gestazionale ) ?

Sì, se vi sono fattori di rischio residenti. In primo luogo, normalizzerei al massimo il Suo rapporto peso/altezza PRIMA di un'altra graidanza, poi eseguirei delle analisi tendenti, eventualmente, a dimostrare la presenza di situazioni maggiormente a rischio per il diabete gestazionale (diabete latente, patologie tiroidee, sindrome da anticorpi antifosfolipidi, LES ecc.) o per le patologie congenite dell'emostasi e della coagulazione (mutazioni trombofiliche e per l'ipofibrinolisi congenita).

-Per quanto riguarda il diabete gestazionale sono sicura che il rischio è sicuramente altissimo , potrei ridurre questo rischio dimagrendo un po' e aumentando l' attività fisica ?


Sì, senz'altro.


-E' possibile che sia il diabete la causa delle varie problematiche che mio figlio ha riscontrato durante la gravidanza ( ar. ombelicale singola, IUGR , placenta infartuata )?

Alcune forme di diabete gestazionale, quelle cioè che interessano prevalentemente la costituzione delle pareti vascolari materne, si associano ad una maggiore incidenza di IUGR, attraverso una riduzione dell'apporto sanguigno utero-placentare (placenta con anomalie vascolari).

-E secondo lei è placenta infartuta una possibile causa della rottura delle acque 3 settimane prima ?

In genere la PROM è legata a meccanismi per lo più di tipo flogistico-infettivo.

Effettivamente avrei desiderio di fare un secondo figlio tra qualche anno ma ho anche tantissima paura che mi ricapitino le stesse cose ( sono tra l' altro una persona abbastanza ansiosa e un po' ipocondriaca ... ) lei cosa ne pensa? cosa mi consiglia ?

Penso che sia meglio per Lei eseguire in fase pre-concezionale tutti gli accertamenti preliminari possibili, seguiti da idonee terapie, alfine di partire col piede giusto.
La cosa non è assolutamente impossibile.
L'arteria ombelicale singola è una vera e propria anomalia di sviluppo del cordone per cui la sua probabilità di ripresentarsi ad una successiva gravidanza è davvero molto scarsa.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
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La ringrazio tantissimo per la cortese ed esauriente risposta, trovo che lei sia un medico davvero molto bravo competente e disponibile, grazie ancora
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