Cistoma sieroso

A febbraio 2011 sono andata dal ginecologo per un controllo di routine e mi ha diagnosticato quella che sembrava una cisti funzionale. Mi ha detto di ritornare per un controllo a giugno per vedere se c’era ancora.
Ieri ho fatto il controllo e la cisti era ancora presente, di diametro 2,8 cm, grossomodo lo stesso di febbraio. Il ginecologo a questo punto ha detto che non è più una cisti funzionale, ma presumibilmente un cistoma sieroso e mi ha prescritto degli esami del sangue per marcatori tumorali (Ca 125 e altri due). Gli esiti li avrò la prossima settimana.
Io sono molto preoccupata, anche se il ginecologo mi ha detto di stare tranquilla e ha minimizzato.
Cosa mi devo aspettare, sia in caso di marcatori negativi che positivi?

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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Potrebbe trattarsi di una cisti idatidea del Morgagni(residuo embrionario) nulla di patologico ( markers negativi) .
Non penso ad una positività dei markers se non per una cisti endometriosica.( CA125 aumentato ).
Saluti
Attendo notizie!

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Attivo dal 2008 al 2016
Ex utente
Grazie per la risposta. I marcatori sono negativi. Evidenzio come la formazione per la prima volta sia stata rilevata a gennaio, in passato rilevate altre formazioni che andavano e venivano marcatori fatti perché apparentemente no funzionali sempre negative. Formazioni sempre apparentemente sparite a controllo successivo. Le faccio tre domande cosa ritiene che sia, se può degenerare e se rimane così se va asportata o si può lasciare così. Grazie mille.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Se le ipotesi fatte sono reali ,nessuna delle patologie potrebbe degenerare.
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Attivo dal 2008 al 2016
Ex utente
La ringrazio per la risposta, che ho potuto leggere solo in questi giorni
Quando lei parla di ipotesi fatte, intende quella da lei avanzata che si tratti di una cisti del Morgagni? Ho letto che questo tipo di cisti, essendo un residuo embrionario, avrei dovuto averlo da sempre, ma nei numerosi controlli ecografici fatti nella mia vita (più di venti) nella maggior parte dei casi non è mai stato rilevato niente. Mi spiego meglio rispetto alla mia precedente domanda: è capitato in passato che rilevassero delle cisti, ma a controlli successivi (fatti anche con macchine ecografiche molto più potenti) erano scomparse. Alla luce di questo elemento è possibile che si tratti di una cisti del Morgagni?
La cosa che mi preoccupa di più è capire se tale cisti va asportata chirurgicamente o meno. Il ginecologo, a cui ho fatto avere gli esami con i marcatori negativi ma con cui non ho potuto parlare direttamente, mi ha fissato un controllo a settembre. Nel caso la cisti fosse di dimensioni invariate e i marcatori (se me li farà fare ancora) sempre negativi andrebbe asportata oppure si potrebbe evitare di intervenire chirurgicamente?
Grazie mille ancora per l’attenzione.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
La cisti del Morgagni va asportata se raggiunge dimensioni notevoli(rischio di torsione sul peduncolo) oppure se incomincia a dare problemi di compressione e quindi dolore.