Clamidia, cistite e bruciori vaginali
Buongiorno a tutti.
negli ultimo mesi ho sofferto di alcuni disturbi nell'area vaginale. O almeno così credo. premetto che da almeno 10 anni soffro di cistiti, in certi periodi molto frequenti (anche una volta al mese), in altri periodi con rarissimi episodi annuali (2 o 3), certamente da ricondursi ai rapporti sessuali (si manifestano a distanza di 18-24 ore dal raporto). Non ho mai sofferto di disturbi intestinali, e la cura è stata varia, da antibiotici monodose (monuril) a ciproxin, a veri e propri cicli di bactrim. L'urinocoltura evidenziava di norma escherichiacoli, ma a dire la verità in mio medico curante non sembrava molto preoccupato. In alcuni casi l'urinocultura però dava esito negativo salvo evidenziare comunque delle urine compromesse e numerosissimi leucociti. Gli antibiotici sembravano non essere più veramente efficiaci ed i disturbi passsavano solo dopo qualche giorno.Il mio medico curante mi diagnosticò una specie di sindrome uretale comunque, secondo lui non curabile (suggerendomi di fare yoga e di assumere regolarmente uticran). In effetti gli episodi nle tempo si sono ridotti semplicemente perchè il disagio e l'imbarazzo per me era tale da rifiutare anche l'idea di un rapporto sessuale al quale immancabilmente seguiva il malessere (e alla fine il mio fidanzato mi ha lasciato). Circa 10 mesi fa a seguito di un rapporto con un nuovo compagno ho avuto un episodio di candida; ma poichè i sintomi non erano chiari, ho fatto il tampone vaginale dal quale è emerso una infezione da candida (di cui non avevo mai sofferto) da ureaplasma, e micoplasma ... negativi altri batteri (compresa la clamidia). Ho eseguito una cura con bassado per 10 gg... e dopo qualche mese ho rifatto il tampone per micoplasmi che fortunatamente ha dato esito negativo, fatta eccezione per lo streptococco gruppo B, che il mio medico ritiene innocuo, e per la segnalazione di una scarsissima flora di dolderain (scusate qualche imprecisione ma vado a memoria). la cura è consistita in applicazioni sporadiche di normogin per riforzare la flora. Curo l'alimentazione e l'igiene con la massima attenzione. Però i problemi non sono stati risolti ed ora con un nuovo compagno (conil quale ho rapporti non protetti da circa tre mesi e che vuole risolvere insieme a me il problema) si sono ripresentati i disturbi che io, forse abitudine, ricollego alla cistite. precisamente avverto innanzitutto una sensazione di bruciore non ben localizzata, non esterna, accompagnata da un fastidioso senso di pesantezza al basso ventre ed un leggero accentuarsi dei disturbi durante e subito dopo la minzione. Ho ripetuto l'esame delle urine e urinocoltura che ha dato esito negativo. La visita ginecologica non ha rivelato alcun problema 8segnalo per completezza che circ aun anno fa ho subito un intervento per un aborto ritenuto alla decima settimana). Circa due mesi fa durante un rapporto ho avuto delle perdite di sangue abbastanza significative che si sono ripetute in tutti i rapporti successivi. Al mio compagno (con il quale ho rapporti non protetti da tre mesi ) sono comparsi dei puntini rossi che sono però spariti dopo qualche ora. Ho deciso di rifare il tampone vaginale ed alla cervice completo (ho dovuto insistere il mio medico non era della stessa idea) dal quale è emersa un'infezione da clamidia ed il solito ! E' questa la causa di tutti i miei problemi? ma come è possibile che il tampone eseguito a marzo 2007 non avesse rilevato nulla? Devo immaginare che in effetti l'infezione risalga agli ultimi tre mesi (la prima nuova manifestazione di fastidio si è verificata dopo circa una settimana dal primo rapporto non protetto). Non escludiamo che lui possa avere la clamidia in forma asintomatica. Io no nha mai avuto dolori pelvici o altro. In ogni caso ci siamo entrambi sottoposti al trattamento a base di azitromicina 1grammo in unica soluzione e degli ovuli per lo streptococco per la sottoscritta. Il tutto circa 13 giorni fa. Abbiamo solo rapporti protetti ma il bruciore ieri si è ripresentato. Non ho alcuna perdita di sangue e da circa 40 giorni sto assumento la pillola anticoncezionale Yasminelle (la quale il primo mese mi ha provocato delleperdite inframestruali, ben diverse tuttavia da quelle generatesi durante il rapporto - con la nuova confezione che ho cominciato 1 settimana fa non ho più avuto questo tipo di perdite).
bevo molta acqua, cerco di stare serena, come mi raccomanda il mio medico il quale mi ha prospettato che per questo genere di disturbi a volte non ci sono cure! Ma io ed il mio compagno (che non ha invece nessun disturbo) vogliamo stare bene ed avere al più presto un bambino! Io non oglio rassegnarmi. Tra 10-15 giorni rifarò il tampone ... ma secondo voi qual è il problema e cosa devo fare ( a parte forse cambiare medico?)
Vi ringrazio infinitamente per l'aiuto.
Grazie.
negli ultimo mesi ho sofferto di alcuni disturbi nell'area vaginale. O almeno così credo. premetto che da almeno 10 anni soffro di cistiti, in certi periodi molto frequenti (anche una volta al mese), in altri periodi con rarissimi episodi annuali (2 o 3), certamente da ricondursi ai rapporti sessuali (si manifestano a distanza di 18-24 ore dal raporto). Non ho mai sofferto di disturbi intestinali, e la cura è stata varia, da antibiotici monodose (monuril) a ciproxin, a veri e propri cicli di bactrim. L'urinocoltura evidenziava di norma escherichiacoli, ma a dire la verità in mio medico curante non sembrava molto preoccupato. In alcuni casi l'urinocultura però dava esito negativo salvo evidenziare comunque delle urine compromesse e numerosissimi leucociti. Gli antibiotici sembravano non essere più veramente efficiaci ed i disturbi passsavano solo dopo qualche giorno.Il mio medico curante mi diagnosticò una specie di sindrome uretale comunque, secondo lui non curabile (suggerendomi di fare yoga e di assumere regolarmente uticran). In effetti gli episodi nle tempo si sono ridotti semplicemente perchè il disagio e l'imbarazzo per me era tale da rifiutare anche l'idea di un rapporto sessuale al quale immancabilmente seguiva il malessere (e alla fine il mio fidanzato mi ha lasciato). Circa 10 mesi fa a seguito di un rapporto con un nuovo compagno ho avuto un episodio di candida; ma poichè i sintomi non erano chiari, ho fatto il tampone vaginale dal quale è emerso una infezione da candida (di cui non avevo mai sofferto) da ureaplasma, e micoplasma ... negativi altri batteri (compresa la clamidia). Ho eseguito una cura con bassado per 10 gg... e dopo qualche mese ho rifatto il tampone per micoplasmi che fortunatamente ha dato esito negativo, fatta eccezione per lo streptococco gruppo B, che il mio medico ritiene innocuo, e per la segnalazione di una scarsissima flora di dolderain (scusate qualche imprecisione ma vado a memoria). la cura è consistita in applicazioni sporadiche di normogin per riforzare la flora. Curo l'alimentazione e l'igiene con la massima attenzione. Però i problemi non sono stati risolti ed ora con un nuovo compagno (conil quale ho rapporti non protetti da circa tre mesi e che vuole risolvere insieme a me il problema) si sono ripresentati i disturbi che io, forse abitudine, ricollego alla cistite. precisamente avverto innanzitutto una sensazione di bruciore non ben localizzata, non esterna, accompagnata da un fastidioso senso di pesantezza al basso ventre ed un leggero accentuarsi dei disturbi durante e subito dopo la minzione. Ho ripetuto l'esame delle urine e urinocoltura che ha dato esito negativo. La visita ginecologica non ha rivelato alcun problema 8segnalo per completezza che circ aun anno fa ho subito un intervento per un aborto ritenuto alla decima settimana). Circa due mesi fa durante un rapporto ho avuto delle perdite di sangue abbastanza significative che si sono ripetute in tutti i rapporti successivi. Al mio compagno (con il quale ho rapporti non protetti da tre mesi ) sono comparsi dei puntini rossi che sono però spariti dopo qualche ora. Ho deciso di rifare il tampone vaginale ed alla cervice completo (ho dovuto insistere il mio medico non era della stessa idea) dal quale è emersa un'infezione da clamidia ed il solito ! E' questa la causa di tutti i miei problemi? ma come è possibile che il tampone eseguito a marzo 2007 non avesse rilevato nulla? Devo immaginare che in effetti l'infezione risalga agli ultimi tre mesi (la prima nuova manifestazione di fastidio si è verificata dopo circa una settimana dal primo rapporto non protetto). Non escludiamo che lui possa avere la clamidia in forma asintomatica. Io no nha mai avuto dolori pelvici o altro. In ogni caso ci siamo entrambi sottoposti al trattamento a base di azitromicina 1grammo in unica soluzione e degli ovuli per lo streptococco per la sottoscritta. Il tutto circa 13 giorni fa. Abbiamo solo rapporti protetti ma il bruciore ieri si è ripresentato. Non ho alcuna perdita di sangue e da circa 40 giorni sto assumento la pillola anticoncezionale Yasminelle (la quale il primo mese mi ha provocato delleperdite inframestruali, ben diverse tuttavia da quelle generatesi durante il rapporto - con la nuova confezione che ho cominciato 1 settimana fa non ho più avuto questo tipo di perdite).
bevo molta acqua, cerco di stare serena, come mi raccomanda il mio medico il quale mi ha prospettato che per questo genere di disturbi a volte non ci sono cure! Ma io ed il mio compagno (che non ha invece nessun disturbo) vogliamo stare bene ed avere al più presto un bambino! Io non oglio rassegnarmi. Tra 10-15 giorni rifarò il tampone ... ma secondo voi qual è il problema e cosa devo fare ( a parte forse cambiare medico?)
Vi ringrazio infinitamente per l'aiuto.
Grazie.
[#1]
gentile signora le infezioni urnarie dopo rapporti sessuali non sono infrequenti; in questi casi la causa è legata alla brevità dell'uretra femminile e al trauma provocato dal rapporto che facilita la risalita di germi in vescica.
in questi casi può essere utile completare le indagini diagnostiche con una ecografia dell'uretra o una RMN pelvica finalizzate allo studio dell'uretra per escludere la presenza di un divericolo uretrale.
dal punto di vista terapeutico può essere utile andare a urinare sbito dopo i rapporti, mantenere una abbondante idratazione e se nonè suffciente a controllare il disturbo assumere un disinfettante delle vie urinarie a basso dosaggio dopo i rapporti (es. Tavanic 250, Neofuradantin ect).
cordialmente
Dott. I. Morra
in questi casi può essere utile completare le indagini diagnostiche con una ecografia dell'uretra o una RMN pelvica finalizzate allo studio dell'uretra per escludere la presenza di un divericolo uretrale.
dal punto di vista terapeutico può essere utile andare a urinare sbito dopo i rapporti, mantenere una abbondante idratazione e se nonè suffciente a controllare il disturbo assumere un disinfettante delle vie urinarie a basso dosaggio dopo i rapporti (es. Tavanic 250, Neofuradantin ect).
cordialmente
Dott. I. Morra
Dr Ivano Morra
[#2]
Ex utente
la ringrazio delle indicazioni; il disinfettante a basso dosaggio potrebbe infatti aiutarmi a tenere sotto controllo i disturbi, senza incidere sulla risposta immunitaria (come temo sia accaduto in passato per via del frequente utilizzo di antibiotici forse non adatti). Quanto alle eventuali implicazioni derivanti dalla clamidia che cosa mi potete dire?
Grazie.
Grazie.
[#3]
Ex utente
ancora un chiarimento sulle conseguenze dell'infezione da clamidia o se vogliamo sui possibili sintomi. Il sanguimamento durante dopo il rapporto da cosa è dovuto, può essere imputabile ad altre patologie?
Oppure è dovuto all'infezione da clamidia che ha danneggiato le pareti vaginali? E quali sono le eventuali cure o rimedi?
Grazie
Oppure è dovuto all'infezione da clamidia che ha danneggiato le pareti vaginali? E quali sono le eventuali cure o rimedi?
Grazie
[#4]
Ex utente
Scusate se insisto con la mia richiesta di chiarimenti.
Poichè i sintomi di bruciore si sono ripresentati, accompagnati dalla sensazione di urgenza nella minzione, pesantezza al ventre, ma anche da perdite vaginali con sangue, ho eseguito una urinocoltura dalla quale è emersa la presenza di e. coli, ma in quantitià basse (10.000) dati da dare esito dubbio. Visto il fastidio insistente, prima dell'esito dell'esame il mio medico di base mi ha prescritto un antibiotico blando (mi pare acido pipernico o qualcosa del genere) che ho preso per 5 giorni e che sembra aver risolto il problema del bruciore e del bisogno di urinare. Tuttavia continuano le perdite vaginali con sangue, soprattutto durante i rapporti.
Mi rendo conto che si tratta di disturbi distinti e non necessariamente collegati ma il problema è proprio che non riesco ad indentificare la causa ed alla lunga non riesco a comprendere se il bruciore abbia origine vaginale o sia localizzato nell'uretra.
Il mio medico non sembra molto preoccupato, io invece molto, perchè praticamente da mesi non sto bene, mi potete dire per cortesia che cosa devo fare? Da quale specialista mi devo rivolgere? Forse da un urologo? Conescete qualche specialista dalle parti di padova o treviso dove ora lavoro?
Il mio timore è che la clamydia che non sia stata efficacemente debellata. Quali sono gli esami più sicuri per accertare l'eventuale presenza o assenza di questo batterio? Potrebbe trovarsi nell'uretra anzichè nella vagina/cervice? Ho provato a richiedere un esame urine per ricerca clamidia ma in più laboratori mi dicono che non viene eseguito.
Il medico del mio compagno inoltre sostiene che non è necessario che lui faccia alcun accertamento di controllo dopo la terapia antibiotica con lo zitromax.
Io ho rifatto ieri il tampone vaginale (anche per ricerca clamidia) e sono in attesa dei risultati, anche durante il prelievo ho avuto delle perdite di sangue (e sono solo al 2° giorno del nuovo blixster di pillole anticoncezionali). le perdite di sangue potrebbero dipendere dall'assunzione della pillola (infatti compaiono dopo qualche ora dall'assunzione quotidiana della pillola) ma allora perchè si manifestano anche durante e dopo i rapporti?
Vi ringrazio infinitamente dell'attenzione. Vi prego di darmi una risposta.
Poichè i sintomi di bruciore si sono ripresentati, accompagnati dalla sensazione di urgenza nella minzione, pesantezza al ventre, ma anche da perdite vaginali con sangue, ho eseguito una urinocoltura dalla quale è emersa la presenza di e. coli, ma in quantitià basse (10.000) dati da dare esito dubbio. Visto il fastidio insistente, prima dell'esito dell'esame il mio medico di base mi ha prescritto un antibiotico blando (mi pare acido pipernico o qualcosa del genere) che ho preso per 5 giorni e che sembra aver risolto il problema del bruciore e del bisogno di urinare. Tuttavia continuano le perdite vaginali con sangue, soprattutto durante i rapporti.
Mi rendo conto che si tratta di disturbi distinti e non necessariamente collegati ma il problema è proprio che non riesco ad indentificare la causa ed alla lunga non riesco a comprendere se il bruciore abbia origine vaginale o sia localizzato nell'uretra.
Il mio medico non sembra molto preoccupato, io invece molto, perchè praticamente da mesi non sto bene, mi potete dire per cortesia che cosa devo fare? Da quale specialista mi devo rivolgere? Forse da un urologo? Conescete qualche specialista dalle parti di padova o treviso dove ora lavoro?
Il mio timore è che la clamydia che non sia stata efficacemente debellata. Quali sono gli esami più sicuri per accertare l'eventuale presenza o assenza di questo batterio? Potrebbe trovarsi nell'uretra anzichè nella vagina/cervice? Ho provato a richiedere un esame urine per ricerca clamidia ma in più laboratori mi dicono che non viene eseguito.
Il medico del mio compagno inoltre sostiene che non è necessario che lui faccia alcun accertamento di controllo dopo la terapia antibiotica con lo zitromax.
Io ho rifatto ieri il tampone vaginale (anche per ricerca clamidia) e sono in attesa dei risultati, anche durante il prelievo ho avuto delle perdite di sangue (e sono solo al 2° giorno del nuovo blixster di pillole anticoncezionali). le perdite di sangue potrebbero dipendere dall'assunzione della pillola (infatti compaiono dopo qualche ora dall'assunzione quotidiana della pillola) ma allora perchè si manifestano anche durante e dopo i rapporti?
Vi ringrazio infinitamente dell'attenzione. Vi prego di darmi una risposta.
[#5]
Ex utente
Buongiorno a tutti.
Gradirei un vs confronto sull'esito delle ultime verifiche, tenuto conto di quanto sopra indicato.
A seguito di quella che è stata definita una cistite recidiva (negli ultimi 4 mesi si è presentata ogni 15/20 gg a volte senza carica batteria o con e. coli con carica 10.000) l'urologo mi ha prescritto una profilassi antibiotica di monuril 1 bustina al mese per 6 mesi,previa verifica esame BK.
Che cosa ne pensate?
In merito ai mie sospetti circa l'eventuale infezione da clamidia ho ritirato l'esito del tampone vaginale che risulta per fortuna negativo alla clamidiama ancora positivo allo streptococcus beta emolitivo gruppo b.
Lo devo curare? Il mio medico dice che non serve.
Il medico del mio compagno ritiene invece che lui non debba fare alcun test di verifica (io invece preferirei facesse il tampone uretrale per accertare che anche con lui la cura abbia avuto pieno effetto).
Grazie.
Vi sarei grata se mi forniste un riscontro.
Gradirei un vs confronto sull'esito delle ultime verifiche, tenuto conto di quanto sopra indicato.
A seguito di quella che è stata definita una cistite recidiva (negli ultimi 4 mesi si è presentata ogni 15/20 gg a volte senza carica batteria o con e. coli con carica 10.000) l'urologo mi ha prescritto una profilassi antibiotica di monuril 1 bustina al mese per 6 mesi,previa verifica esame BK.
Che cosa ne pensate?
In merito ai mie sospetti circa l'eventuale infezione da clamidia ho ritirato l'esito del tampone vaginale che risulta per fortuna negativo alla clamidiama ancora positivo allo streptococcus beta emolitivo gruppo b.
Lo devo curare? Il mio medico dice che non serve.
Il medico del mio compagno ritiene invece che lui non debba fare alcun test di verifica (io invece preferirei facesse il tampone uretrale per accertare che anche con lui la cura abbia avuto pieno effetto).
Grazie.
Vi sarei grata se mi forniste un riscontro.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 48.8k visite dal 20/11/2007.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.