Toxoplasmosi e inizio gravidanza
Buongiorno!
In data 23/10/2007 esami di routine eseguiti durante la gravidanza evidenziavano una sieroconversione recente alla toxoplasmosi. Esami precedentemente eseguiti in data 6/8/2007 (in epoca precedente alla gravidanza) risultavano invece negativi, confermando ulteriormente la recente sieroconversione. I risultati degli esami (eseguiti in un centro specializzato) conducono ad ipotizzare che la sieroconversione possa essere avvenuta tra la fine del mese di settembre e l'inizio del mese di ottobre, anche se questo -ovviamente- non può che essere considerato un dato statistico.
La gravidanza si è successivamente interrotta, con conseguente raschiamento in data 13.11.2007.
Quando potrò provare a concepire nuovamente senza pericolo di trasmissione al feto della toxoplasmosi?
Ringrazio anticipatamente.
In data 23/10/2007 esami di routine eseguiti durante la gravidanza evidenziavano una sieroconversione recente alla toxoplasmosi. Esami precedentemente eseguiti in data 6/8/2007 (in epoca precedente alla gravidanza) risultavano invece negativi, confermando ulteriormente la recente sieroconversione. I risultati degli esami (eseguiti in un centro specializzato) conducono ad ipotizzare che la sieroconversione possa essere avvenuta tra la fine del mese di settembre e l'inizio del mese di ottobre, anche se questo -ovviamente- non può che essere considerato un dato statistico.
La gravidanza si è successivamente interrotta, con conseguente raschiamento in data 13.11.2007.
Quando potrò provare a concepire nuovamente senza pericolo di trasmissione al feto della toxoplasmosi?
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Per rispondere al meglio, sarebbe opportuno che Lei postasse i risultati delle IgG ed IgM anti-Toxo nelle varie date.
Saluti.
Saluti.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Ecco i risultati delle analisi:
IgG CLIA NEG(6/8/2007) 31(23/10/2007) 43(26/10/2007)
IgG ELFA NEG(6/8/2007) 13(23/10/2007) 24(26/10/2007)
IgM CLIA NEG(6/8/2007) POS(23/10/2007) POS(26/10/2007)
IgM ISAGA NEG(6/8/2007) - (23/10/2007) 12+(26/10/2007)
IgA ELISA NEG(6/8/2007) - (23/10/2007) 100(26/10/2007)
IgG AVIDITY - (6/8/2007) - (23/10/2007) BM0,054(26/10/2007)
VALORI DI RIFERIMENTO:
IgG-CLIA (LIAISON): NEGATIVO 0-7,2 Ul/ml - DUBBIO 7,2-8,8 Ul/ml - POSITIVO > 8,8 Ul/ml
IgG-ELFA (BIOMERIEUX): DUBBIO 4-8 Ul/ml - POSITIVO > 8 Ul/ml
IgM-ISAGA (BIOMERIEUX): POSITIVO > 7
IgG-AVIDITY (BIOMERIEUX): ALTA AVIDITA' > 0,30 avidity index
Aggiungo inoltre di essere stata in terapia con spiramicina (una compressa ogni otto ore) dal 26/10/2007 al 9/11/2007.
Ad oggi, presento ancora linfonodi ingrossati all'inguine e alle ascelle. Non sto però prendendo alcun farmaco. E' corretto?
So di dover rifare gli esami per verificare il decorso dell'infezione e valutare quindi quando poter concepire senza rischio di trasmissione. Vorrei però sapere quando rifare gli esami: subito? tra un mese? tra tre? oppure quando?
Ho letto che gli anticorpi sono rilevabili anche a distanza di lungo tempo dall'infezione. Ma allora quando potrò escludere il rischio di trasmissione fetale in caso di nuova gravidanza?
Grazie.
IgG CLIA NEG(6/8/2007) 31(23/10/2007) 43(26/10/2007)
IgG ELFA NEG(6/8/2007) 13(23/10/2007) 24(26/10/2007)
IgM CLIA NEG(6/8/2007) POS(23/10/2007) POS(26/10/2007)
IgM ISAGA NEG(6/8/2007) - (23/10/2007) 12+(26/10/2007)
IgA ELISA NEG(6/8/2007) - (23/10/2007) 100(26/10/2007)
IgG AVIDITY - (6/8/2007) - (23/10/2007) BM0,054(26/10/2007)
VALORI DI RIFERIMENTO:
IgG-CLIA (LIAISON): NEGATIVO 0-7,2 Ul/ml - DUBBIO 7,2-8,8 Ul/ml - POSITIVO > 8,8 Ul/ml
IgG-ELFA (BIOMERIEUX): DUBBIO 4-8 Ul/ml - POSITIVO > 8 Ul/ml
IgM-ISAGA (BIOMERIEUX): POSITIVO > 7
IgG-AVIDITY (BIOMERIEUX): ALTA AVIDITA' > 0,30 avidity index
Aggiungo inoltre di essere stata in terapia con spiramicina (una compressa ogni otto ore) dal 26/10/2007 al 9/11/2007.
Ad oggi, presento ancora linfonodi ingrossati all'inguine e alle ascelle. Non sto però prendendo alcun farmaco. E' corretto?
So di dover rifare gli esami per verificare il decorso dell'infezione e valutare quindi quando poter concepire senza rischio di trasmissione. Vorrei però sapere quando rifare gli esami: subito? tra un mese? tra tre? oppure quando?
Ho letto che gli anticorpi sono rilevabili anche a distanza di lungo tempo dall'infezione. Ma allora quando potrò escludere il rischio di trasmissione fetale in caso di nuova gravidanza?
Grazie.
[#3]
Le consiglio di ripetere IgG ed IgM anti-toxo dopo 30 giorni dall'ultimo dosaggio per evidenziare:
a) l'assenza delle IgM
b) la presenza delle IgG specifiche (segno di acquisita protezione nei confronti del parassita).
Caratteristicamente è l'assenza delle IgM (IgM negative) che segnala l'avvenuta fine del periodo di infezione acuta e trasmissibile all'eventuale gravidanza.
Tuttavia, se ciò dovesse verificarsi fra 1 mese, non Le consiglierei subito una nuova gestazione se non dopo 3 mesi dalla precedente interrottasi spontaneamente e seguita da revisione strumentale della cavità uterina.
Cordialmente
a) l'assenza delle IgM
b) la presenza delle IgG specifiche (segno di acquisita protezione nei confronti del parassita).
Caratteristicamente è l'assenza delle IgM (IgM negative) che segnala l'avvenuta fine del periodo di infezione acuta e trasmissibile all'eventuale gravidanza.
Tuttavia, se ciò dovesse verificarsi fra 1 mese, non Le consiglierei subito una nuova gestazione se non dopo 3 mesi dalla precedente interrottasi spontaneamente e seguita da revisione strumentale della cavità uterina.
Cordialmente
[#4]
Utente
Egregio dottore, la ringrazio sentitamente per la risposta puntuale e precisa.
Da questa triste esperienza ho imparato che diversi laboratori, applicando metodologie tra loro -credo- differenti, pervengono a risultati spesso assai diversi anche in relazione al medesimo campione di sangue.
Le analisi che ho riportato nel mio precedente post sono quelle effettuate da un laboratorio ospedaliero appositamente specializzato proprio con riferimento al problema toxoplasmosi in gravidanza. Queste analisi risultano più approfondite e precise di quelle che avevo inizialmente eseguito presso altro ospedale. In buona sostanza entrambi i laboratori hanno confermato una iniziale negatività al 6/8/2007 ed una successiva sieroconversione al 23/10/2007. Ciò nondimeno i valori nello specifico evidenziati risultavano assai diversi tra di loro, soprattutto per quanto riguarda l'indice di avidità e la possibile datazione della sieroconversione.
Ora mi chiedo, a suo modo di vedere, è opportuno che i nuovi esami da effettuarsi dopo 30 giorni dall'ultimo dosaggio siano eseguiti nel laboratorio specializzato? oppure è sufficente l'analisi meno approfondita eseguibile in un qualsiasi centro prelievi?
A dire il vero, in questo momento non mi sento ancora psicologicamente pronta per iniziare una nuova gravidanza. Vorrei però tenere sotto controllo comunque l'evolversi dell'infezione per poter avere il maggior numero di elementi possibili al fine di scongiurare possibili rischi per un'eventuale gravidanza futura. Soprattutto mi spaventa la possibilità di incorrere in nuove infezioni, anche in considerazione del fatto che la sieroconversione alla toxoplasmosi si è verificata nonostante avessi adottato le precauzioni comunemente suggerite (no carni crude - frutta e verdura ben lavate - nessun contatto con gatti e terra).
La ringrazio davvero per l'attenzione che ha voluto prestarmi.
Da questa triste esperienza ho imparato che diversi laboratori, applicando metodologie tra loro -credo- differenti, pervengono a risultati spesso assai diversi anche in relazione al medesimo campione di sangue.
Le analisi che ho riportato nel mio precedente post sono quelle effettuate da un laboratorio ospedaliero appositamente specializzato proprio con riferimento al problema toxoplasmosi in gravidanza. Queste analisi risultano più approfondite e precise di quelle che avevo inizialmente eseguito presso altro ospedale. In buona sostanza entrambi i laboratori hanno confermato una iniziale negatività al 6/8/2007 ed una successiva sieroconversione al 23/10/2007. Ciò nondimeno i valori nello specifico evidenziati risultavano assai diversi tra di loro, soprattutto per quanto riguarda l'indice di avidità e la possibile datazione della sieroconversione.
Ora mi chiedo, a suo modo di vedere, è opportuno che i nuovi esami da effettuarsi dopo 30 giorni dall'ultimo dosaggio siano eseguiti nel laboratorio specializzato? oppure è sufficente l'analisi meno approfondita eseguibile in un qualsiasi centro prelievi?
A dire il vero, in questo momento non mi sento ancora psicologicamente pronta per iniziare una nuova gravidanza. Vorrei però tenere sotto controllo comunque l'evolversi dell'infezione per poter avere il maggior numero di elementi possibili al fine di scongiurare possibili rischi per un'eventuale gravidanza futura. Soprattutto mi spaventa la possibilità di incorrere in nuove infezioni, anche in considerazione del fatto che la sieroconversione alla toxoplasmosi si è verificata nonostante avessi adottato le precauzioni comunemente suggerite (no carni crude - frutta e verdura ben lavate - nessun contatto con gatti e terra).
La ringrazio davvero per l'attenzione che ha voluto prestarmi.
[#5]
Credo sia sufficiente anche un prelievo per così dire...generico per il dosaggio delle immunoglobuline anti-toxo.
Posso, infine, comprendere il Suo stato psicologico: è molto comune nelle donne che hanno avuto un'esperienza come la SUa, anche se l'elaborazione dell'evento luttuoso, com'è giusto che sia, passa per percorsi mentali di volta in volta diversi e differenti, anche se alla fine, si giunge sempre allo stesso (positivo) risultato.
Perciò, le vorrei comunicare ottimismo e voglia di vivere.
Dal Suo post, ne emerge(almeno ora), poca.
Si dia coraggio e si armi di fiducia e di disponibilità verso il futuro.
Vedrà che ne sarà ricompensata. Si affidi a Colui che tutto può consolare. Invero, non conosco Medico migliore...
Posso, infine, comprendere il Suo stato psicologico: è molto comune nelle donne che hanno avuto un'esperienza come la SUa, anche se l'elaborazione dell'evento luttuoso, com'è giusto che sia, passa per percorsi mentali di volta in volta diversi e differenti, anche se alla fine, si giunge sempre allo stesso (positivo) risultato.
Perciò, le vorrei comunicare ottimismo e voglia di vivere.
Dal Suo post, ne emerge(almeno ora), poca.
Si dia coraggio e si armi di fiducia e di disponibilità verso il futuro.
Vedrà che ne sarà ricompensata. Si affidi a Colui che tutto può consolare. Invero, non conosco Medico migliore...
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.2k visite dal 19/11/2007.
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