Esito pap - test
Gent.mi Dottori,
Vi scrivo per avere un chiarimento in merito all'esito del pap-test che ho effettuato la settimana scorsa (quello dell'anno scorso era negativo).
E' risultato esserci una lesione intraepiteliale squamosa di alto grado, displasia moderata CIN2 + HPV
La Dott.ssa che mi ha in cura mi ha invitata ad eseguire una colposcopia.
Cortesemente, mi sapete dire di che tipo d'infezione si tratta e se è grave o meno ?
Grazie mille per la cortesia e disponibilità
Coridali Saluti
Vi scrivo per avere un chiarimento in merito all'esito del pap-test che ho effettuato la settimana scorsa (quello dell'anno scorso era negativo).
E' risultato esserci una lesione intraepiteliale squamosa di alto grado, displasia moderata CIN2 + HPV
La Dott.ssa che mi ha in cura mi ha invitata ad eseguire una colposcopia.
Cortesemente, mi sapete dire di che tipo d'infezione si tratta e se è grave o meno ?
Grazie mille per la cortesia e disponibilità
Coridali Saluti
[#1]
Sono due situazioni differenti, ma spesso associate:
la prima, piuttosto frequente, è relativa ad una alterazione delle cellule della cervice uterina (non si tratta comunuque di situazioni maligne allo stato attuale) e la seconda è una probabile infezione delle cellule (coilocitosi) a carico del HPV: Huma papilloma virus:
E' utilissima la colposcopia e sarà altrettanto utile, se si rende necesario un piccolo nuovo prelievo per effettuare la tipizzazione dell'HPV 8esistono molti ceppi non tutti patogeni).
ne parli con il suo Venereologo di fiducia, dopo aver eseguito la colposcopia.
Cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
la prima, piuttosto frequente, è relativa ad una alterazione delle cellule della cervice uterina (non si tratta comunuque di situazioni maligne allo stato attuale) e la seconda è una probabile infezione delle cellule (coilocitosi) a carico del HPV: Huma papilloma virus:
E' utilissima la colposcopia e sarà altrettanto utile, se si rende necesario un piccolo nuovo prelievo per effettuare la tipizzazione dell'HPV 8esistono molti ceppi non tutti patogeni).
ne parli con il suo Venereologo di fiducia, dopo aver eseguito la colposcopia.
Cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Gentile utente,
la CIN è una neoplasia intraepiteliale cervicale, esistono 3 stadi ( CIN 1-2-3) e sono correlate all'infezione da HPV.
Esegua la colposcopia ed eventualmente una biopsia mirata, in base ai risultati poi sarà indirizzata verso la terapia più adeguata.
Vista la giovane età, una volta risolto il quadro, continui a sottoporsi a visite ginecologiche corredate da pap-test con regolarità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Serena Mazzieri
la CIN è una neoplasia intraepiteliale cervicale, esistono 3 stadi ( CIN 1-2-3) e sono correlate all'infezione da HPV.
Esegua la colposcopia ed eventualmente una biopsia mirata, in base ai risultati poi sarà indirizzata verso la terapia più adeguata.
Vista la giovane età, una volta risolto il quadro, continui a sottoporsi a visite ginecologiche corredate da pap-test con regolarità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Serena Mazzieri
Dott.ssa Serena Mazzieri
[#3]
Utente
Gent.mi Dottori,
grazie per le risposte fornitemi. Diciamo che sono piuttosto tranquilla adesso che ho capito di cosa si tratta.
Generalmente, che genere di terapie prevede qst patologia ?
Certo, fortunatamente ho la buona abitudine di fare un controllo ogni 10 mesi circa. Grazie del consiglio.
:-)
Cordiali Saluti
grazie per le risposte fornitemi. Diciamo che sono piuttosto tranquilla adesso che ho capito di cosa si tratta.
Generalmente, che genere di terapie prevede qst patologia ?
Certo, fortunatamente ho la buona abitudine di fare un controllo ogni 10 mesi circa. Grazie del consiglio.
:-)
Cordiali Saluti
[#5]
Gentile utente,
se l’esame colposcopico risulterà positivo, normalmente si procede a biopsia mirata sotto guida colposcopica. Seguirà l'esame istologico per consentire una diagnosi.
Il trattamento della CIN può essere distruttivo o escissionale.
Ciononostante sempre più dati evidenziano i vantaggi del trattamento escissionale anche nei casi dove non è considerato obbligatorio, cioè con la giunzione squamocolonnare ben visibile e lesioni circoscritte; i vantaggi consistono essenzialmente nella possibilità di una diagnosi istologica sul pezzo asportato e assenza di rischio di recidiva di lesioni localizzate profondamente a livello ghiandolare.
La terapia escissionale consiste nell’asportazione di uno o più frammenti della cervice uterina, e comprende anche il termine storico di “conizzazione”. Viene eseguito con anestesia locale ambulatoriamente.
Il trattamento distruttivo, invece, prevede l’impiego della crioterapia, della termocoagulazione, della diatermoagulazione e del laser CO2.
In ogni caso il trattamento della CIN deve essere conservativo, deve preservare la fertilità e la sessualità della paziente e deve consentire un adeguato follow-up.
Normalmente comunque nei casi CIN II/III, con giunzione squamocellulare non visibile, o visibile, il trattamento consigliato è sempre quello escissionale per i motivi sopra citati.
Solo in alcuni casi è consigliato l’impiego del trattamento distruttivo, ma solo per lesioni completamente visibili.
Normalmente, salvo altra indicazione della ginecologa che l'ha visitata, non ci sono controindicazione ai rapporti sessuali, ovviamente protetti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Serena Mazzieri
se l’esame colposcopico risulterà positivo, normalmente si procede a biopsia mirata sotto guida colposcopica. Seguirà l'esame istologico per consentire una diagnosi.
Il trattamento della CIN può essere distruttivo o escissionale.
Ciononostante sempre più dati evidenziano i vantaggi del trattamento escissionale anche nei casi dove non è considerato obbligatorio, cioè con la giunzione squamocolonnare ben visibile e lesioni circoscritte; i vantaggi consistono essenzialmente nella possibilità di una diagnosi istologica sul pezzo asportato e assenza di rischio di recidiva di lesioni localizzate profondamente a livello ghiandolare.
La terapia escissionale consiste nell’asportazione di uno o più frammenti della cervice uterina, e comprende anche il termine storico di “conizzazione”. Viene eseguito con anestesia locale ambulatoriamente.
Il trattamento distruttivo, invece, prevede l’impiego della crioterapia, della termocoagulazione, della diatermoagulazione e del laser CO2.
In ogni caso il trattamento della CIN deve essere conservativo, deve preservare la fertilità e la sessualità della paziente e deve consentire un adeguato follow-up.
Normalmente comunque nei casi CIN II/III, con giunzione squamocellulare non visibile, o visibile, il trattamento consigliato è sempre quello escissionale per i motivi sopra citati.
Solo in alcuni casi è consigliato l’impiego del trattamento distruttivo, ma solo per lesioni completamente visibili.
Normalmente, salvo altra indicazione della ginecologa che l'ha visitata, non ci sono controindicazione ai rapporti sessuali, ovviamente protetti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Serena Mazzieri
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 16/11/2007.
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