Controlli ginecologici dopo isterectomia

Eg.Professori,
19 anni fà all'età di 43 anni, sono stata sottoposta a laparoisterctomia totale e ovariectomia sinistra a seguito di forti emorragie durante il ciclo mestruale. La diagnosi istologica dopo l'intervento è stata : LEIOMIOMA DEL CORPO UTERINO. ENDOMETRIO SECRETIVO. CERVICITE CRONICA. CORPO LUTEO MATURO E CORPI ALBICANTI NELL'OVAIA. Dopo l'intervento non ho avuto problemi di alcun genere, neppure a livello pisicologico, tuttavia fino a 3 anni fà, mi sono sottoposta a regolari visite ginecologiche con relativo PAP TEST presso lo studio del Professore che mi ha operata, pagando delle salatissime parcelle. Dopodichè ho sospeso questi controlli perchè,(e mi rincresce dirlo) ho avuto la netta sensazione che gli stessi mi venissero suggeriti con cadenza semestrale da questo Professore, solo per avidità di danaro, visto che sotto quel punto di vista stavo benissimo e i risultati dei Pap Test sono sempre stati negativi. Ma questa senzazione si accentuava soprattutto quando gli portavo in visione i risultati di ecografie e mammografie al seno, eseguite in strutture pubbliche di cui non teneva assolutamente conto e pretendeva che le ripetessi presso lo studio di un suo collega, naturalmente a pagamento. Recentemente a seguito del decesso di una conoscente per tumore all'ovaio, mi sono impaurita e ho voluto fare una ecografia pelvica per controllare lo stato dell'ovaio destro rimasto in sede, il cui risultato Vi trascrivo a seguire : L'ESAME E' STATO ESEGUITO PER VIA SOPRAPUBICA ED HA EVIDENZIATO UNA VESCICA NORMODISTESA ESENTE DA IMMAGINI ENDOLUMINALI DEGNE DI NOTA.ESITI DI ISTERECTOMIA TOTALE ED ANNESSECTOMIA SX. ANNESSO DX IN SEDE, DI MM. 14 CON ECOSTRUTTURA OMOGENEA.CAVO DEL DOUGLAS LIBERO. Per cui mi sembra che non ci siano problemi. Tuttavia, al fine di prevenire qualsivoglia patologia, considerando la mia età attuale (62 anni)e il pregresso intervento chirurgico, sono quì a chiederVi un autorevole consiglio circa la necessità e la frequenza dei controlli ginecologici e del PAP TEST. Grazie infinite.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Cara Signora
la frequenza delle visite ginecologiche dipende dalla presenza di patologie della sfera genitale femminile. In assenza di esse, il controllo a scopo preventivo può essere semestrale o annuale.
Personalmente consiglio un controllo semestrale per i primi 2 anni e poi, in caso di normalità degli stessi, un controllo annuale, comprensivo di Pap Test. La frequenza di quest'ultimo, poi, varia a seconda di fattori quali:
a) precedenti risultati
b) attività sessuale
c) patologie concomitanti (es. diabete, epatiti, malattie croniche di varia natura con possibili ripercussioni sullo stato immunitario ecc.ecc.)
d) abitudini voluttuarie
e) terapie croniche con farmaci
Come vede non si può dare una risposta univoca e sempre valida. Caso per caso si sceglie una frequenza che si adatti al meglio alla persona ce abbiamo di frone. Come sempre: in SCIENZA e COSCIENZA.
Saluti.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
Utente
Grazie Dott. Santoro per aver chiarito i miei dubbi, e grazie soprattutto per le due parole con cui Ha voluto chiudere la Sua cortese e sollecita risposta : SCIENZA e COSCIENZA.
Cordiali saluti.
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