Ematoma sottofasciale dopo isterectomia
Buongiorno.Operata 5 settimane fa per rimozione totale di utero e annessi causa enormi fibromi,dopo 12 giorni dall'intervento sono iniziate piccole perdite di sangue scuro che tuttora persistono, ma in minore quantità.L'ecografia,eseguita in giornata, evidenziava "raccolta liquida corpuscolata al di sopra della cupola vaginale(che alla visita appare regolare)con dimensioni 81x49x47 mm e sospetto ematoma sottofasciale della parete addominale".La settimana successiva l'ematoma nello scavo pelvico misurava 60x44mm.Ecco i miei quesiti :è normale questo spotting di sangue?Conosco altre isterectomizzate,ma nessuna tra queste è incorsa in tale problema.Il chirurgo che mi ha operata ha detto che non è affatto preoccupante, si tratta semplicemente di un'ematoma che ha trovato un suo drenaggio naturale e pertanto può essere positiva tale fuoriuscita.Devo solo monitorare se sale la temperatura.In quel caso il quadro si complicherebbe per infezione.Finora niente febbre.Anche Voi siete dello stesso parere del mio chirurgo?Secondo quesito:l'ematoma sottofasciale quanto tempo impiega a riassorbirsi?So che anch'esso può causare infezione. Ho letto su alcuni forum che altre pazienti sono state nuovamente operate per drenarlo.Può succedere anche a me a distanza di 5 settimane,oppure non sussiste più tale pericolo?Inoltre, questo ematoma potrebbe indurirsi, procurando inestetismi o problematiche ancora più importanti?La presenza di questi ematomi rientra nella normale casistica relativa a questo tipo di intervento, oppure è da considerarsi una complicanza?Mi consigliate ulteriori controlli? Infine,ritenete opportuno l'utilizzo quotidiano di lavande vaginali?E per quanto tempo (alcuni ginecologi consigliano a vita)devo indossare la guaina contenitiva?Grazie mille per la cortese attenzione. Mi scuso per i troppi quesiti, ma forse la Vostra risposta può esere utile a molte altre donne che, come me, hanno subito un intervento così delicato.
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Gentile utente, da quanto scrive non è ben chiaro se la "raccolta liquida corpuscolata al di sopra della cupola vaginale(che alla visita appare regolare)con dimensioni 81x49x47" che si evidenzia con l'ecografia, che lei dice di avere eseguito "in giornata" (oggi?) è in aumento o in regressione. Infatti più avanti parla di "La settimana successiva l'ematoma nello scavo pelvico misurava 60x44mm". Forse voleva dire la settimana scorsa? Poi parla di "sospetto ematoma sottofasciale della parete addominale" anche questo è un pò strano, all'ecografia o c'è qualcosa che può essere verosimilmente riferito ad un ematoma o non c'è nulla. In ogni caso sono eventi che possono capitare, sono certamente delle complicanze, ma che rientrano nella normale casistica quando si praticano certi tipi di interventi. Il consiglio del collega mi pare saggio per cui monitorare la situazione (temperatura, dimensioni dei due ematomi, emocromo e assetto coagulativo)è la cosa più importante. Ci vorrà un bel pò di tempo, probabilmente qualche mese, ma se non aumentano non ci dovrebbero essere preoccupazioni. Gli inestetismi sono da escludere poichè la patologia(se c'è) è sotto la fascia per cui da questo punto di vista può stare più che tranquilla. Circa l'uso di lavande vaginali "a vita" le rispondo che dipende dalla lavanda, ma in linea di massima sono procedure assolutamente da proscrivere specialmente se alterano l'ecosistema vaginale. Circa l'uso di una panciera, se può servire a renderla più sicura e tranquilla, non ci sono problemi, la usi pure, purchè non sia troppo stretta, potrebbe traumatizzare dei tessuti non ancora completamente guariti. Auguri e mi faccia sapere.
Dr. Carmelo Infantino
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Ex utente
Buonasera, Dott. Infantino. La ringrazio per la chiarezza e la puntualità della Sua risposta. Poichè sono stata poco esaustiva,vorrei precisare la sequenza delle ecografie eseguite. La prima,"in giornata",è stata effettuata 12 giorni dopo l'intervento, allorchè è iniziato lo spotting. La seconda invece la settimana successiva alla prima ecografia, allo scopo di monitorare l'eventuale diminuzione del versamento.Quanto all'ematoma sottofasciale, pare purtroppo presente.Farò sicuramente i controlli ematici che Lei mi ha consigliato, ma mi si pone un nuovo interrogativo.Sussiste la possibilità che i suddetti ematomi possano aumentare?Per quale motivazione?Non sono stati causati durante l'intervento chirurgico e dunque dovrebbero, sia pure lentamente, riassorbirsi o, come è accaduto per quello sopra la cupola vaginale, trovare una naturale via di drenaggio?C'è ancora, quindi, il rischio di infezione?Mi scuso ancora per gli ulteriori interrogativi e la ringrazio ancora per la Sua gentile, nonchè incoraggiante, risposta.
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Gentile signora, mi pare assodato che l'ematoma sopra la cupola vaginale, viste le due ecografie a distanza di una settimana l'una dall'altra, sia in netta regressione, per cui è indubbio un miglioramento della sua sua situazione di convalescente, dimostrato peraltro dal fatto che non ci sono complicanze e dal fatto che lei, tutto sommato, mi pare che stia proprio bene. Mi permette allora, di farle io una domanda? Ma perchè lei vuole fasciarsi la testa prima ancora di averla rotta? Sursum corda, in alto i cuori, dicevano i latini, un pò di ottimismo, peraltro motivato, considerato il suo miglioramento, aiuta a guarire e soprattutto a vivere meglio !!! Resto comunque disponibile a rispondere a ulteriori sue domande. Buona notte.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 30.8k visite dal 28/04/2011.
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