Una candida che non riesco
Egregi Dott.ri, anche io, come altre donne, combatto da tre anni
con una candida che non riesco a debellare nonostante 4 diversi consulti, vari pap-test, tamponi vaginali e cervicali.Dopo ogni
cura,al ripetersi del tampone vaginale saltava fuori una cosa diversa.
Agli ultimi 2, era sempre streptococco b emolitico.
Questo problema si ripercuote sia sulla vita sociale che sessuale.
Vorrei solo sapere se c'è a Roma o nei dintorni un centro valido
nel quale effettuare analisi capaci di trovare una soluzione definitiva a questo problema.Se si, vorrei sapere quali analisi dovrei fare.
Grazie anticipatamente
con una candida che non riesco a debellare nonostante 4 diversi consulti, vari pap-test, tamponi vaginali e cervicali.Dopo ogni
cura,al ripetersi del tampone vaginale saltava fuori una cosa diversa.
Agli ultimi 2, era sempre streptococco b emolitico.
Questo problema si ripercuote sia sulla vita sociale che sessuale.
Vorrei solo sapere se c'è a Roma o nei dintorni un centro valido
nel quale effettuare analisi capaci di trovare una soluzione definitiva a questo problema.Se si, vorrei sapere quali analisi dovrei fare.
Grazie anticipatamente
[#1]
La contemporanea presenza dello streptococco Beta-Emolitico (agalactiae), fa supporre che la motivazione delle recidive sia nella presenza di un "serbatoio" di miceti patogeni a livello intestinale, rinfocolato da problemi digestivi cronici (sindrome dell'intestino irritabile per esempio).
Utile, perciò, la bonifica di questo focolaio con terapia specifica, associato ad una serie di misure dietetiche e comportamentali, atte a mitigare l'incidenza e la gravità delle manifestazioni intestinali associate al quadro sindromico prima descritto.
Non disdegnerei, inoltre, un test da carico orale di glucosio (N° 5 prelievi), uno studio delle sottopopolazioni linfocitarie ed una serie di tests per eventuali malattie infettive virali croniche (es. epatite B e C in primis).
Da Roma, inoltre, scrive, su queste pagine, il Prof. Laino, che può contattare all'indirizzo che troverà nel sito che potrà darLe ulteriori delucidazioni.
Cordialmente.
Utile, perciò, la bonifica di questo focolaio con terapia specifica, associato ad una serie di misure dietetiche e comportamentali, atte a mitigare l'incidenza e la gravità delle manifestazioni intestinali associate al quadro sindromico prima descritto.
Non disdegnerei, inoltre, un test da carico orale di glucosio (N° 5 prelievi), uno studio delle sottopopolazioni linfocitarie ed una serie di tests per eventuali malattie infettive virali croniche (es. epatite B e C in primis).
Da Roma, inoltre, scrive, su queste pagine, il Prof. Laino, che può contattare all'indirizzo che troverà nel sito che potrà darLe ulteriori delucidazioni.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 07/11/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.