Fhs e iui

Ah, dimenticavo l'età di mia moglie: 41 anni.

Saluti.

La risposta più "logica" che mi sento di darLe è che, in quattro anni, la situazione endocrina della Sua partner è cambiata radicalmente.
I Colleghi che vi hanno seguiti hanno avuto a che fare con una coppia più giovane (all'epoca) e, quindi, credo abbiano fatto ciò che era nelle loro possibilità, senza, chiaramente, prenderVi in giro o senza essere disonesti: ci mancherebbe altro.

Un valore di FSH di 12 in 2a giornata del ciclo, non depone un granchè bene per la riuscita di una stimolazione ovarica finalizzata ad una IUI. Questo mi sembra l'unico motivo che può giustificare la risposta del Collega.

Altro non posso dirLe; ovviamente, non può riportare i risultati di 4 anni di indagini in una mail, ma è ur certo che, per chi Le deve dare una pur larvata risposta, tali dati sarebbero indispensabili.

Per esempio: ultimi dosaggi ormonali seriati, ultima ecografia transvaginale con valutazione endometriale in fase ovulatoria,
ultimo esame dello sperma, ultimo quadro infettivologico.

Probabilmente siete approdati alla scelta della fecondazione assistita troppo in ritardo.
E' una sensazione: si badi bene!

Però, come saprà, ci sono anche altre strade, al di fuori della legge 40 che in Italia crea ("assurdamente" per chi scrive, pur ritenendosi cattolico cristiano ed antiabortista convinto) difficoltà per le pratiche di fecondazione anche in caso di sterilità definitiva di uno dei partners, presso altri Paesi della Comunità Europea.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

Gentile dottore.

Le premetto e Le assicuro che anche per noi è controproducente giocare su parole fuori posto o su situazioni inventate. Questo per dirLe che deve considerare attendibile quanto le scriviamo. Ma ecco punto per punto la nostra replica.

SITUAZIONE ENDOCRINA.
Cambiata in meglio, radicalmente: dai devastanti effetti iniziali della prolattina, oggi, attraverso un costante e continuo controllo e monitoraggio, risulta efficientissima. Tanti medici che da 4 anni ci seguono per portarci alla situazione migliore ci dicono che è giunta l'ora della stimolazione e della IUI: all'unisono.

ULTIMI DOSAGGI ORMONALI SERIATI, ULTIMA ECOGRAFIA TRANSVAGINALE CON VALUTAZIONE ENDOMETRIALE IN FASE OVULATORIA, ULTIMO ESAME DELLO SPERMA, ULTIMO QUADRO INFETTIVOLOGICO.
Tutto analizzato e monitorato, come sopra, e tutto risultato nella migliore condizione. Proprio in base a questi dati - e non certo per nostro cruccio - siamo stati...promossi alla fecondazione assistita dall'equipe, cui ci siamo affidati apposta, completamente e giustamente.

SCELTA DELLA FECONDAZIONE ASSISTITA TROPPO IN RITARDO.
Tempi e modi stabiliti o delineati dall'equipe. Se dopo 4 anni ci viene detto che siamo al top, ci saranno delle ragioni oggettive, non crede Lei?

Tornando all' FSH, per completezza d'informazione, non Le abbiamo menzionato la terapia cui mia moglie è ancora sottoposta: CORTONE ACETATO, PARLODEL, EUTIROX e FOLINA. E in più una situazione pesantissima di stress ed ansia che sempre mia moglie subisce non solo per comprensibili motivi di salute, ma anche a causa di un lavoro impietoso. Non so se possono essere fquesti attori coincidenti.

Può l' FSH presentarsi improvvisamente come l'unico valore assoluto che vanifica tutto il resto? E un valore come 12 non merita davvero l'opportunità di almeno un tentativo, alla faccia della "letteratura" e della "casistica", principi questi ultimi che i medici del Day Hospital hanno molto puntualizzato?

In quanto al "CATTOLICO CRISTIANO ed ANTIABORTISTA CONVINTO", purtroppo o per fortuna ci troviamo tutti d'accordo.

Quando mi riferivo alla situazione endocrina mutata radicalmente, ovviamente mi riferivo alla presenza di un valore di FSH di 12 UI/ml in II giornata, valore che, 4 anni fa, altrettanto ovviamente, non doveva risultare simile (l'aumento dell'FSH è una realtà età/dipendente).
Dalla Sua missiva, mi era sembrato, in verità, che i primi 4 anni fossero trascorsi in studi e terapie eseguite da Specialisti "singoli" e non presso il Day Hospital per Sterilità di coppia, questo è stato il motivo per cui Le ho ravvisato un ritardo nel ricorrere ad una metodica di fecondazione assistita presso un Centro specializzato.
Lungi da me, infine, la volontà di non crederLe o di non considerare attendibile quanto da Lei riportato: se stiamo qui a rispondere ai vostri quesiti, è proprio perchè, di fondo ci disponiamo al meglio di fronte alle vostre richieste di suggerimenti o spiegazioni.
Venendo allo specifico, vorrei chiederLe come mai sono passati tanti mesi o addirittura anni per guarire da una iper-prolattinemia?
In genere, basta una banale terapia farmacologica per vedere ridotti i valori dell'ormone ai livelli di normalità in brevissimo tempo.
C'è qualcosa d'altro che, per caso, ha omesso?
Cordialmente.

È difficile darvi un consiglio senza una valutazione diretta. Penso che dopo una ricerca della gravidanza per 4 anni e età della partner femminile di 41 anni, le possibilità di gravidanza siano inferiori al 5%. A mio avviso, informati di questo, avete la possibilità e diritto di provare IUI o IVF a seconda della situazione clinica.

Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it

Scusate il ritardo.

Allora, diciamo che l'intervento sull'adenoma è del 2005. Esso era stato individuato in seguito alla confusione ciclica mestruale che si era venuta a creare e al sospetto livello di prolattina. L'asportazione (terapia compresa) ha portato alla normalizzazione dei valori in tempi prefissati, così come normalizzati appaiono oggi. La laparoscopia è del 2006, anch'essa con risultato ottimale: endometrio, tube ecc. tuttora in condizioni normali.
Ripeto, nulla da aggiungere. La situazione clinica è trasparente: il terreno è ... fertile, come dichiarato da tutti gli specialisti, titolare del D.H. inclusa: la stessa profesoressa ha autorizzato l'avvio all'iter "stimolazione-IUI", fino al blocco finale improvviso dell'FSH! Personalmente ho delle perplessità e dei sospetti. Qualcosa non mi quadra, ma è qualcosa inerente la figura ed il comportamento dell'ultimo anello, ovvero la professoressa X "esperta" di fecondazione assistita. Ho sondato nel frattempo il parere di altri medici e di un'altra ginecologa: la perplessità, è comune.

Ora il quadro anamnestico è più chiaro.
Credo che la chiave per l'interpretazione del comportamento così "rigettato" da parte Sua, stia nel valore dell'ormone. Nel ravvisare un iniziale esaurimento della riserva follicolare ovarica, la Collega, credo le abbia voluto significare la scarsa possibilità di risposta dell'ovaio di Sua moglie ad una stimolazione farmacologica dell'ovulazione, quale si esegue per effettuare una IUI.
A questo punto concordo col Collega Ferrero nel consigliarle una metodica di fecondazione di II livello (FIVET o ICSI) ma in fretta, però.

Il Suo discorso certamente non farebbe una piega se quel valore dell'ormone fosse stato "rigettato" anche 20 o 30 giorni, 1 o 6 mesi, un anno prima. Il fatto è, torno a ripeterlo, che non si stronca all'improvviso - trattandosi di un valore peraltro oscillante - così bruscamente, rinnegando in 10 minuti una generale (ormonale compresa) situazione anamnetica promossa fino a poco prima anche dalla stessa "Professoressa". L'abbiamo costruita, possiamo dirlo, apposta per questo, e poi? Veniamo informati solo ora che un valore ormonale - a prescindere dall'entità - pregiudica tutto un mare di condizioni favorevoli? Torno a dire, Dottor Santoro: qualcosa non mi quadra!

Non so che dirLe. Certo, voler trovare risposte ad un dubbio generico su queste pagine, in generale, serve, in quanto chi risponde lo fa sempre secondo scienza e coscienza.
Trovare risposte ad un dubbio specifico o, ancor più, personale, può essere più difficile se non impossibile, come bene immaginerà, sia perchè, ovviamente, non disponiamo della possibilità di visitare le nostre interlocutrici sia perchè può essere molto complicato o addirittura impossibile rimuovere dalla testa di una persona "sfiduciata" ogni residuo di cattivi pensieri, senza conoscere a fondo ogni sfaccettatura del caso che ci si propone.
Le dò un ultimo consiglio. Cerchi di contattare un/una Collega di Roma che scrive su queste pagine e che, nel suo curriculum, abbia titoli ed esperienze lavorative che si possono adattare al Suo caso.
Non credo sia difficile.
Quanto meno acquisirà un nuovo parere e poi deciderà sul da farsi.
La saluto e Le formulo i miei auguri per la buona riuscita della Sua ricerca.
Cordialmente.

Grazie.