Vulvodinia / vestibolite o altro?
Buongiorno, scrivo perchè ho un problema che mi perseguita ormai da anni.
Sono fidanzata da 10 anni e anticipo che non ho mai avuto rapporti al di fuori del mio ragazzo.
Da quasi sei anni ho cominciato ad avvertire forti bruciori (come se avessi tanti tagli) all'entrata della vagina al momento della penetrazione, rendendo impossibile il rapporto. Ho cambiato diversi medici che mi hanno detto che era solo una questione di testa. Alla fine, consultando su internet ho trovato caratteristiche identiche alla mia che mi hanno portata a pensare alla vestibolite. Tramite i siti ho trovato anche il nome del ginecologo che mi ha visitata e mi ha fatto un test con un cotton fioc toccandomi alcuni punti per rilevare la soglia di dolore. Diagnosi: vestibolite.
Sotto suo consiglio medico ho cominciato un ciclo di tens (ho comperato il amchcinario) e dopo 2 mesi la situazione è migliorata leggermente finchè non mi è comparsa una forta candida. Sono stata curata ma appena provo a rifare le tens mi torna.
Ho provato a consultare un altro medico che invece pensa che il mio problema sia solo all'entrata della vagina (la piccola escrescenza di carne che si taglia al momento del parto) che dice essere infiammata cronica (causa una forte candida curata male) e quindi non si puo' fare altro che asportarla. Prima però (dato che mi è tornata la candida) mi ha dato una cura di 7 gg di Diflucan 100 e poi x sei mesi da riprendere 2 pastiglie insieme in 2 gg.
Vorrei sapere cosa ne pensate. Se puo' essere davvero utile asportare quella parte e che conseguenze possa avere. Potrebbe essere davevro quello oppure vestibolite?
Non riesco ad avere rapporti perchè appena comicia la penetrazione l'entrata della vagina si infiamma si gonfia e brucia terribilemtne per diversi giorni.
Grazie
Sono fidanzata da 10 anni e anticipo che non ho mai avuto rapporti al di fuori del mio ragazzo.
Da quasi sei anni ho cominciato ad avvertire forti bruciori (come se avessi tanti tagli) all'entrata della vagina al momento della penetrazione, rendendo impossibile il rapporto. Ho cambiato diversi medici che mi hanno detto che era solo una questione di testa. Alla fine, consultando su internet ho trovato caratteristiche identiche alla mia che mi hanno portata a pensare alla vestibolite. Tramite i siti ho trovato anche il nome del ginecologo che mi ha visitata e mi ha fatto un test con un cotton fioc toccandomi alcuni punti per rilevare la soglia di dolore. Diagnosi: vestibolite.
Sotto suo consiglio medico ho cominciato un ciclo di tens (ho comperato il amchcinario) e dopo 2 mesi la situazione è migliorata leggermente finchè non mi è comparsa una forta candida. Sono stata curata ma appena provo a rifare le tens mi torna.
Ho provato a consultare un altro medico che invece pensa che il mio problema sia solo all'entrata della vagina (la piccola escrescenza di carne che si taglia al momento del parto) che dice essere infiammata cronica (causa una forte candida curata male) e quindi non si puo' fare altro che asportarla. Prima però (dato che mi è tornata la candida) mi ha dato una cura di 7 gg di Diflucan 100 e poi x sei mesi da riprendere 2 pastiglie insieme in 2 gg.
Vorrei sapere cosa ne pensate. Se puo' essere davvero utile asportare quella parte e che conseguenze possa avere. Potrebbe essere davevro quello oppure vestibolite?
Non riesco ad avere rapporti perchè appena comicia la penetrazione l'entrata della vagina si infiamma si gonfia e brucia terribilemtne per diversi giorni.
Grazie
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Gentile Signora,
lei fa riferimento ad una escrescenza evidenziatasi dopo il parto con episiotomia, immagino..). Se così fosse, potrebbe trattarsi di un anomalo processo cicatriziale che può comprendere sia il non regolare allineamento dei bordi ma anche un processo fibrociatriziale più profondo. Se così fosse ( e ci tengo a precisare che siamo a livello di congetture), sarebbe utile una regolarizzazione chirurgica.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.
lei fa riferimento ad una escrescenza evidenziatasi dopo il parto con episiotomia, immagino..). Se così fosse, potrebbe trattarsi di un anomalo processo cicatriziale che può comprendere sia il non regolare allineamento dei bordi ma anche un processo fibrociatriziale più profondo. Se così fosse ( e ci tengo a precisare che siamo a livello di congetture), sarebbe utile una regolarizzazione chirurgica.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
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Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
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Se le cose sono così può sicuramente trattarsi di flogosi magari cronicizzata. In questo caso però, non vedo la necessità della terapia chirurgica, a meno che non si ritenga utile eseguire una biopsia. Faccia anche un videat dermatologico.
Auguri
Dr. Bernardi
Auguri
Dr. Bernardi
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.4k visite dal 06/11/2007.
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Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.