Dismicrobismo flora batterica vaginale
Gent. dottori,
dal mese di giugno ho iniziato ad accusare bruciore nelle parti intime (esternamente e anche in vagina)in maniera continuata (cioè non solo limitata al momento del rapporto sessuale). Dopo una prima visita ginecologica, in cui la mia dott.ssa imputava il bruciore a gardnerella vaginalis (di cui avevo già sofferto)mi è stata somministrata per 3 giorni Cleocin crema gin. preceduta da edenil lavande, ma non si è risolto niente. Così sono tornata dalla ginecologa che a questo punto mi ha semplicemente detto di prendere per 6 giorni Bactocin ovuli senza nemmeno farmi un tampone! Dopo le vacanze estive (e "numerosi tentativi" di alleviare il fastidio con tisane, prodotti naturali ed evitando i cibi più calorici) sono tornata dalla dott.ssa che, dopo il tampone che ha rilevato "abbondante sviluppo di Escherichia coli" e "Streptococco anemolitico", mi ha dato da prendere Ciproxin 250 compresse una la mattina una la sera per 5 giorni e Mecloderm ovuli 1 alla sera, dopo una lavanda di Ginenorm. Dopo questa cura, il fastidio non è passato e dal tampone di controllo dopo terapia è emerso "assenza di lattobacilli: dismicrobismo" e "abbondante sviluppo di enterococcus faecalis". A questo punto la ginecologa mi ha consigliato di non assumere ulteriori antibiotici (per evitare la Candida)e di provare a "rafforzare" la flora batterica vaginale assumendo ancora Bactocin x 6 giorni e 2 bustine al giorno di Yovis. Ho seguito il consiglio, ma ancora non ho risolto questo fastidiosissimo problema. So che devo avere pazienza, ma sono quasi 5 mesi che ci soffro e che non mi sento più "libera" come prima, anche la mia vita sessuale si è ridotta praticamente a zero.
Vorrei un consiglio o magari l'indirizzo di qualcuno o di qualche centro che riesca a trovare una soluzione.
Grazie mille in anticipo.
ps: non so se possa incidere, ma è meglio sapere che normalmente utilizzo la pillola Arianna. Adesso sono in pausa, ma dovrei ricominciare alla prossima mestruazione: secondo voi dovrei riniziare o saltare anche questa volta? potrebbe avere influenza sul problema che vi ho descritto?
dal mese di giugno ho iniziato ad accusare bruciore nelle parti intime (esternamente e anche in vagina)in maniera continuata (cioè non solo limitata al momento del rapporto sessuale). Dopo una prima visita ginecologica, in cui la mia dott.ssa imputava il bruciore a gardnerella vaginalis (di cui avevo già sofferto)mi è stata somministrata per 3 giorni Cleocin crema gin. preceduta da edenil lavande, ma non si è risolto niente. Così sono tornata dalla ginecologa che a questo punto mi ha semplicemente detto di prendere per 6 giorni Bactocin ovuli senza nemmeno farmi un tampone! Dopo le vacanze estive (e "numerosi tentativi" di alleviare il fastidio con tisane, prodotti naturali ed evitando i cibi più calorici) sono tornata dalla dott.ssa che, dopo il tampone che ha rilevato "abbondante sviluppo di Escherichia coli" e "Streptococco anemolitico", mi ha dato da prendere Ciproxin 250 compresse una la mattina una la sera per 5 giorni e Mecloderm ovuli 1 alla sera, dopo una lavanda di Ginenorm. Dopo questa cura, il fastidio non è passato e dal tampone di controllo dopo terapia è emerso "assenza di lattobacilli: dismicrobismo" e "abbondante sviluppo di enterococcus faecalis". A questo punto la ginecologa mi ha consigliato di non assumere ulteriori antibiotici (per evitare la Candida)e di provare a "rafforzare" la flora batterica vaginale assumendo ancora Bactocin x 6 giorni e 2 bustine al giorno di Yovis. Ho seguito il consiglio, ma ancora non ho risolto questo fastidiosissimo problema. So che devo avere pazienza, ma sono quasi 5 mesi che ci soffro e che non mi sento più "libera" come prima, anche la mia vita sessuale si è ridotta praticamente a zero.
Vorrei un consiglio o magari l'indirizzo di qualcuno o di qualche centro che riesca a trovare una soluzione.
Grazie mille in anticipo.
ps: non so se possa incidere, ma è meglio sapere che normalmente utilizzo la pillola Arianna. Adesso sono in pausa, ma dovrei ricominciare alla prossima mestruazione: secondo voi dovrei riniziare o saltare anche questa volta? potrebbe avere influenza sul problema che vi ho descritto?
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Indubbiamente la pillola anticoncezionale può determinare una maggiore facilità alle infezioni del basso tratto genitale.
Una desamina, però, dei germi che Le hanno procurato i maggiori fastidi, evidenzia una loro provenienza prevalentemente intestinale.
Pertanto, se soffre di sindrome dell'intestino irritabile, sarebbe opportuno iniziare da lì, per evitare ulteriori recidive.
Le consiglio, perciò, una capatina dal gastroenterologo se presenta questo problema.
Per il dismicrobismo vaginale, tutte le terapie che ha elencato mi sembrano efficaci; il punto è, come sempre, addivenire ad una diagnosi corretta che tenga conto di molteplici fattori, quali:
a) stato microbiologico del partner sessuale
b) equilibrio glicemico di base e da carico
c) stato delle difese immunitarie
d) tipologia dell'alimentazione
e) abuso di sostanze voluttuarie
f) contemporanea assunzione di farmaci
g) abitudini di vita (palestra, piscina, jogging, vestiario, ambiente di lavoro, ecc.ecc.)
h) presenza di eventuali malattie debilitanti o immunodeprimenti
i) igiene intima
ed altro ancora.
Solo "rispondendo" a queste domande, credo si troverà la strada più efficace per prevenire una volta per tutte la recidiva frequente dell'infezione vulvo-vaginale e cervicale, tenendo presente il limite delle "tre infezioni in un anno" che costituisce, secondo me, il numero al di sopra del quale non è "tollerabile" che un'infezione recidivi.
Cordialmente.
Una desamina, però, dei germi che Le hanno procurato i maggiori fastidi, evidenzia una loro provenienza prevalentemente intestinale.
Pertanto, se soffre di sindrome dell'intestino irritabile, sarebbe opportuno iniziare da lì, per evitare ulteriori recidive.
Le consiglio, perciò, una capatina dal gastroenterologo se presenta questo problema.
Per il dismicrobismo vaginale, tutte le terapie che ha elencato mi sembrano efficaci; il punto è, come sempre, addivenire ad una diagnosi corretta che tenga conto di molteplici fattori, quali:
a) stato microbiologico del partner sessuale
b) equilibrio glicemico di base e da carico
c) stato delle difese immunitarie
d) tipologia dell'alimentazione
e) abuso di sostanze voluttuarie
f) contemporanea assunzione di farmaci
g) abitudini di vita (palestra, piscina, jogging, vestiario, ambiente di lavoro, ecc.ecc.)
h) presenza di eventuali malattie debilitanti o immunodeprimenti
i) igiene intima
ed altro ancora.
Solo "rispondendo" a queste domande, credo si troverà la strada più efficace per prevenire una volta per tutte la recidiva frequente dell'infezione vulvo-vaginale e cervicale, tenendo presente il limite delle "tre infezioni in un anno" che costituisce, secondo me, il numero al di sopra del quale non è "tollerabile" che un'infezione recidivi.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Eppure non ho notato "stranezze" per quanto riguarda le evacuazioni, anzi sono molto regolari.
Consultandomi con una persona che presentava sintomi simili ai miei (e che ne aveva provate di tutte) sono venuta a conoscenza di una patologia che non conoscevo: vulvodinia o vulvodinite vestibolare. Siccome mi rispecchio nei sintomi che la accompagnano, potrebbe trattarsi di tale affezione? La mia dottoressa non me ne ha parlato, ma essendo una "mlattia" non conosciuta da tutti...
Adesso comunque sono circa 2 settimane che non sto assumendo più nulla (a parte i fermenti lattici)perché un altro dottore mi ha detto che magari bisognerebbe far "sedimentare" la cosa e vedere se si riesce a ristabilire un equilibrio in modo naturale...mah, per adesso è rimasto tutto uguale. Contatterò di nuovo la mia ginecologa per avere un ulteriore consulto da lei.
Allora, meglio evitare la pillola per ora?
Grazie. saluti
Consultandomi con una persona che presentava sintomi simili ai miei (e che ne aveva provate di tutte) sono venuta a conoscenza di una patologia che non conoscevo: vulvodinia o vulvodinite vestibolare. Siccome mi rispecchio nei sintomi che la accompagnano, potrebbe trattarsi di tale affezione? La mia dottoressa non me ne ha parlato, ma essendo una "mlattia" non conosciuta da tutti...
Adesso comunque sono circa 2 settimane che non sto assumendo più nulla (a parte i fermenti lattici)perché un altro dottore mi ha detto che magari bisognerebbe far "sedimentare" la cosa e vedere se si riesce a ristabilire un equilibrio in modo naturale...mah, per adesso è rimasto tutto uguale. Contatterò di nuovo la mia ginecologa per avere un ulteriore consulto da lei.
Allora, meglio evitare la pillola per ora?
Grazie. saluti
[#3]
La diagnosi di vulvodinia o vestibolite, è una diagnosi prevalentemente clinica e potrebbe essere ulteriormente facilitata da un esame Colposcopico ben condotto.
Credo, però, che non abbia tenuto in conto quanto descritto nella seconda parte della mia mail di risposta, allorquando Le ho elencato alcune delle più frequenti motivazioni della recidiva delle infezioni del basso tratto genitale. Non so se si riconosce in una di esse.
Io, per il momento, eviterei l'assunzione della pillola per 2 o 3 cicli, così da adottare un criterio "ex adjuvantibus", alfine di stabilire se la sospensione del contraccettivo orale possa o meno essere in qualche modo responsabile del reitarsi delle infezioni genitali che riferisce.
Cordialmente.
Credo, però, che non abbia tenuto in conto quanto descritto nella seconda parte della mia mail di risposta, allorquando Le ho elencato alcune delle più frequenti motivazioni della recidiva delle infezioni del basso tratto genitale. Non so se si riconosce in una di esse.
Io, per il momento, eviterei l'assunzione della pillola per 2 o 3 cicli, così da adottare un criterio "ex adjuvantibus", alfine di stabilire se la sospensione del contraccettivo orale possa o meno essere in qualche modo responsabile del reitarsi delle infezioni genitali che riferisce.
Cordialmente.
[#4]
Utente
Ho fatto ancora un altro tampone su consiglio della mia ginecologa. Stavolta, oltre all'enterococcus è presente anche klebsiella pneumoniae. La presenza di quest'ultimo microrganismo potrebbe essere "pericolosa" visto che circa 7 anni fa ho avuto una polmonite con pleurite (ho visto la parola "pneumoniae" e mi sono subito spaventata!)?
Nel caso la dottoressa mi prescrivesse antibiotici, che cosa potrei assumere per ricostituire la mia flora batterica oltre ai soliti fermenti lattici x via orale? esistono dei prodotti, magari da applicare localmente, x ristabilire l'equilibrio? sarebbero indicati nel mio caso?
Grazie.
Nel caso la dottoressa mi prescrivesse antibiotici, che cosa potrei assumere per ricostituire la mia flora batterica oltre ai soliti fermenti lattici x via orale? esistono dei prodotti, magari da applicare localmente, x ristabilire l'equilibrio? sarebbero indicati nel mio caso?
Grazie.
[#5]
La presenza della Klebsiella in vagina non è indice di rischio per patologie polmonari, stia tranquilla.
Per ristabilire la flora vaginale normale, utilizzi, per via locale, il preparato che la Sua Ginecologa Le consiglierà. Ce ne sono davvero tantissimi.
Cordialmente
Per ristabilire la flora vaginale normale, utilizzi, per via locale, il preparato che la Sua Ginecologa Le consiglierà. Ce ne sono davvero tantissimi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 58.9k visite dal 05/11/2007.
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