Conto di mia cognata ha 29 è alla seconda gravidanza è alla nona settimana ha scoperto di avere
Buonasera a tutti scrivo per conto di mia cognata ha 29 è alla seconda gravidanza è alla nona settimana ha scoperto di avere in corso la toxoplasmosi. vorrebbe un consiglio su come comportarsi su le analisi da fare per sapere se il bambino nascera malato premetto che lei ora ha l'intenzione di abortire non vuole mettere al mondo un bambino che possa essere malato visto anche che l'altro figlio ha solo un anno vi elenco i dati delle analisi ritirate questa sera e puntualezzo chea inizio novembre entra nei tre mesi e prima di cio vuole prendere una decisione se abortire o se tenerlo sapendo che è sano
TOXOPLASMA IgG >240 ul/ml
TOXOPLASMA iGm 3,10 UL/ML
AVIDITA' IgC < 0,200 (bassa avidità)
per favore rispondetemi al piu presto non sa che fare aspetta un Vostro consulto grazie
TOXOPLASMA IgG >240 ul/ml
TOXOPLASMA iGm 3,10 UL/ML
AVIDITA' IgC < 0,200 (bassa avidità)
per favore rispondetemi al piu presto non sa che fare aspetta un Vostro consulto grazie
[#1]
gentile signorina,
mi permetta fornirLe qualche dato , nel frattempo che il collega ginecologo risponda...
L’agente patogeno della toxoplasmosi è il Toxoplasma gondii . L’ospite definitivo del toxoplasma è rappresentato dal gatto, mentre una grande varietà di mammiferi e uccelli costituiscono gli ospiti intermedi. L’uomo può infettarsi sia ingerendo direttamente le oocisti presenti nel terreno, mediante ortaggi crudi mal lavati o per scarsa igiene delle mani, sia alimentandosi con carne cruda o poco cotta di animali infetti, la carne di vitello è raramente infetta. Il prosciutto e la carne di suino poco cotta sono probabilmente la forma più comune di infezione, ma anche il latte fresco e le uova possono contenere il parassita. Molto importante rimane poi il contatto diretto con i gatti; le oocisti emesse dai gatti con le feci resistono a lungo nei terreni umidi ,mentre la loro sopravvivenza è breve se il terreno è esposto al sole o se si tratta di pavimentazione domestiche e superfici urbane
Toxoplasmosi e gravidanza
Le informazioni sulle possibili gravi conseguenze che l’infezione primaria da Toxoplasma può comportare per il feto ed il neonato hanno diffuso molto spesso un allarme spesso ingiustificato mettendo a volte i medici di fronte a problemi diagnostici che non sempre sono adeguatamente preparati a risolvere.
Ne è un esempio il numero elevato di interruzioni volontarie di gravidanza provocato alle gravide in seguito ad un riscontro di sieropositività interpretato erroneamente come indice di malattia in atto invece che come correttamente dovrebbe essere fatto, di immunizzazione.In realtà ,anche in caso di infezione primaria in gravidanza , le probabilità che il feto venga infettato in utero sono piuttosto limitate ,anche se crescenti con l’aumentare dell’età gestionale, mentre la gravità delle lesioni segue un andamento inverso ovvero è tanto minore quanto più il contagio fetale è tardivo.
In caso d’infezione da Toxoplasma nel I trimestre si avrà nella maggior parte dei casi , l’aborto o la morte fetale , nel II trimestre si potranno verificare idrocefalo , calcificazioni cerebrali, corioretinite e convulsioni , mentre l’infezione nel III trimestre darà forme di acute poliviscerali.
Infine quando l’infezione viene contratta nelle fasi terminali della gravidanza il neonato potrà nascere apparentemente sano , ma portatore di una forma latente di toxoplasmosi che si potrà manifestare a distanza di mesi od anni sotto forma di lesioni discrete a carico dell’occhio (corioretiniti recidivanti) o del SNC ( ritardi mentali , disturbi comportamentali).
La diagnosi di infezione toxoplasmica si basa essenzialmente nell’adulto sullo studio dei livelli anticorpali specifici , e può essere eventualmente confermata mediante evidenziazione diretta del parassita nei tessuti o dopo test biologico.
La trasmissione del Toxoplasma dalla madre al feto si verifica essenzialmente per via via ematogena transplacentare.
spero di averla aiutata un pò
in bocca al lupo
ed a presto
suo DOC
mi permetta fornirLe qualche dato , nel frattempo che il collega ginecologo risponda...
L’agente patogeno della toxoplasmosi è il Toxoplasma gondii . L’ospite definitivo del toxoplasma è rappresentato dal gatto, mentre una grande varietà di mammiferi e uccelli costituiscono gli ospiti intermedi. L’uomo può infettarsi sia ingerendo direttamente le oocisti presenti nel terreno, mediante ortaggi crudi mal lavati o per scarsa igiene delle mani, sia alimentandosi con carne cruda o poco cotta di animali infetti, la carne di vitello è raramente infetta. Il prosciutto e la carne di suino poco cotta sono probabilmente la forma più comune di infezione, ma anche il latte fresco e le uova possono contenere il parassita. Molto importante rimane poi il contatto diretto con i gatti; le oocisti emesse dai gatti con le feci resistono a lungo nei terreni umidi ,mentre la loro sopravvivenza è breve se il terreno è esposto al sole o se si tratta di pavimentazione domestiche e superfici urbane
Toxoplasmosi e gravidanza
Le informazioni sulle possibili gravi conseguenze che l’infezione primaria da Toxoplasma può comportare per il feto ed il neonato hanno diffuso molto spesso un allarme spesso ingiustificato mettendo a volte i medici di fronte a problemi diagnostici che non sempre sono adeguatamente preparati a risolvere.
Ne è un esempio il numero elevato di interruzioni volontarie di gravidanza provocato alle gravide in seguito ad un riscontro di sieropositività interpretato erroneamente come indice di malattia in atto invece che come correttamente dovrebbe essere fatto, di immunizzazione.In realtà ,anche in caso di infezione primaria in gravidanza , le probabilità che il feto venga infettato in utero sono piuttosto limitate ,anche se crescenti con l’aumentare dell’età gestionale, mentre la gravità delle lesioni segue un andamento inverso ovvero è tanto minore quanto più il contagio fetale è tardivo.
In caso d’infezione da Toxoplasma nel I trimestre si avrà nella maggior parte dei casi , l’aborto o la morte fetale , nel II trimestre si potranno verificare idrocefalo , calcificazioni cerebrali, corioretinite e convulsioni , mentre l’infezione nel III trimestre darà forme di acute poliviscerali.
Infine quando l’infezione viene contratta nelle fasi terminali della gravidanza il neonato potrà nascere apparentemente sano , ma portatore di una forma latente di toxoplasmosi che si potrà manifestare a distanza di mesi od anni sotto forma di lesioni discrete a carico dell’occhio (corioretiniti recidivanti) o del SNC ( ritardi mentali , disturbi comportamentali).
La diagnosi di infezione toxoplasmica si basa essenzialmente nell’adulto sullo studio dei livelli anticorpali specifici , e può essere eventualmente confermata mediante evidenziazione diretta del parassita nei tessuti o dopo test biologico.
La trasmissione del Toxoplasma dalla madre al feto si verifica essenzialmente per via via ematogena transplacentare.
spero di averla aiutata un pò
in bocca al lupo
ed a presto
suo DOC
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.3k visite dal 22/10/2007.
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