Ecografia interna?
[#1]
La classica "piaghetta" o ectropion cervicale NON è diagnosticabile tramite ecografia transvaginale, a differenza dei polipi che, con un apparecchio dotato di una buona risoluzione, è possibile diagnosticare tanto nel canale cervicle quanto nell'endometrio o, quanto meno, sospettare.
Cordialmente.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
La ringrazio per l'attenzione.
Quali sono i sintomi che può procurare la presenza di un ectropion cervicale e attraverso quale esame può essere dignosticato?
Si potrebbe vedere anche ad occhio nudo?
Un'ultima domanda: c'è differenza fra ecografia interna (per intenderci quella che si esgue durante le normali visite ginecologiche) ed ecografia transvaginale?
Nel post precedente mi riferivo alla normalissima ecografia interna!
Ringrazio ancora.
Cordiali saluti
Quali sono i sintomi che può procurare la presenza di un ectropion cervicale e attraverso quale esame può essere dignosticato?
Si potrebbe vedere anche ad occhio nudo?
Un'ultima domanda: c'è differenza fra ecografia interna (per intenderci quella che si esgue durante le normali visite ginecologiche) ed ecografia transvaginale?
Nel post precedente mi riferivo alla normalissima ecografia interna!
Ringrazio ancora.
Cordiali saluti
[#3]
Eco transvaginale ed interna sono la stessa identica cosa.
La piaghetta, nella maggior parte dei casi, è asintomatica. Si scopre in occasione di un controllo di ruotine o per perdite giallastre ripetitive, con senso di bruciore o per piccole perdite ematiche post-coitali.
La diagnosi è innanzitutto clinica (ad occhio nudo). Segue la definizione precisa sul piano colposcopico e la terapia adeguata, diversa a seconda dello Specialista che interpellerà (quasi sicuramente).
Cordialmente.
La piaghetta, nella maggior parte dei casi, è asintomatica. Si scopre in occasione di un controllo di ruotine o per perdite giallastre ripetitive, con senso di bruciore o per piccole perdite ematiche post-coitali.
La diagnosi è innanzitutto clinica (ad occhio nudo). Segue la definizione precisa sul piano colposcopico e la terapia adeguata, diversa a seconda dello Specialista che interpellerà (quasi sicuramente).
Cordialmente.
[#4]
Utente
Gentilissimo dottore la ringrazio ancora una volta per l'attenzione prestatami.
Ho inserito questo post perché, a volte, mi capita di avere delle perdite, non molto abbondanti, post coitali.
Devo, però, precisare che non ho frequenti rapporti.
Ho effettuato un'ecografia interna, pap test e tampone e la ginecologa non ha notato nulla di strano.
Queste perdite potrebbero essere dovute all'utero retroverso? O alla rottura di qualche capillare durante la penetrazione?
Quali danni potrebbe causare un eventuale "Piaghetta" non curata?
Grazie molte
Ho inserito questo post perché, a volte, mi capita di avere delle perdite, non molto abbondanti, post coitali.
Devo, però, precisare che non ho frequenti rapporti.
Ho effettuato un'ecografia interna, pap test e tampone e la ginecologa non ha notato nulla di strano.
Queste perdite potrebbero essere dovute all'utero retroverso? O alla rottura di qualche capillare durante la penetrazione?
Quali danni potrebbe causare un eventuale "Piaghetta" non curata?
Grazie molte
[#5]
Certamente l'utero retroverso non determina perdite ematiche post-coitali.
Può, ovviamente, esserci la rottura di qualche capillare durante la penetrazione, specie se il collo dell'utero è sede dell'ectropion o se vi è secchezza vaginale.
Le consiglierei di ripetere la visita ginecologica.
Cordialmente.
Può, ovviamente, esserci la rottura di qualche capillare durante la penetrazione, specie se il collo dell'utero è sede dell'ectropion o se vi è secchezza vaginale.
Le consiglierei di ripetere la visita ginecologica.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 17.8k visite dal 22/10/2007.
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