Una mammografia che riguarda una donna
Gentili medici volevo gentilmente spiegato il referto di una mammografia che riguarda una donna di 44 anni
iniziale involuzione adiposa
addensamento ghiandolare
assenza di microcalcificazioni
in seguito alla densità mammaria si consiglia un controllo ecografico
Sicura di una vostra risposta porgo cordiali saluti
iniziale involuzione adiposa
addensamento ghiandolare
assenza di microcalcificazioni
in seguito alla densità mammaria si consiglia un controllo ecografico
Sicura di una vostra risposta porgo cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
Nulla di sospetto in senso oncologico.
A causa dello scarso contrasto mammario ("addensamento") la mammografia non è significativa e pertanto si consiglia una integrazione diagnostica tramite ecografia.
Provveda a richiedere una ecografia.
Cordiali saluti
Salvo Catania
Nulla di sospetto in senso oncologico.
A causa dello scarso contrasto mammario ("addensamento") la mammografia non è significativa e pertanto si consiglia una integrazione diagnostica tramite ecografia.
Provveda a richiedere una ecografia.
Cordiali saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
I limiti della mammografia sono particolarmente evidenti nelle donne con una ghiandola mammaria di elevata radiopacità (fatto che implica la produzione di lastre radiografiche non facilmente leggibili).
Nelle giovani la mammografia risulta spesso meno indicativa perché il tessuto del seno è denso e ancora poco “trasparente” ai raggi X.
Nella realtà odierna , anche se la frequenza di riscontro di mammelle radiologicamente dense nelle donne più giovani è maggiore, la leggibilità della mammografia è comunque molto elevata ed il riscontro di vera adiposità (=seno trasparente) al di sotto di 30-35 anni non è più una sorpresa.
Non esistono quindi aspetti patognomonici dell'età anagrafica e la "normalità" varia in rapporto alla situazione ormonale fisiologica e parafisiologica delle donne.
La sensibilità della mammografia supera l'85% nelle donne sopra i 40 anni, ma è fortemente condizionata dal grado di radiopacità della
mammella (=densa=addensamento) e in seni densi può ridursi sino al 70 %.
I risultati sono comunque fortemete influenzati dalla esecuzione tecnica e metodologia dell'esame.
La sensibilità della mammografia si riduce molto se la componente adiposa (=di grasso) è poco rappresentata o se l'esame non viene eseguito con la tecnologia moderna.
Mi chiede sull'influenza delle mestruazioni sulla densità mammaria e quindi sulla leggibilità della mammografia ?
Oltre che dalla variabile incidenza quantitativa dei tessuti mammari (connettivo, adiposo, epiteliale) e dalla loro disposizione spaziale , l'immagine mammografica è fortemente influenzata dal loro CONTENUTO IDRICO, variabile in rapporto alla influenza degli stimoli ormonali : tanto maggiore è l'imbibizione acquosa del tessuto, tanto più aumenta l'assorbimento delle radiazioni con conseguente AUMENTO della sua DENSITA'.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Nelle giovani la mammografia risulta spesso meno indicativa perché il tessuto del seno è denso e ancora poco “trasparente” ai raggi X.
Nella realtà odierna , anche se la frequenza di riscontro di mammelle radiologicamente dense nelle donne più giovani è maggiore, la leggibilità della mammografia è comunque molto elevata ed il riscontro di vera adiposità (=seno trasparente) al di sotto di 30-35 anni non è più una sorpresa.
Non esistono quindi aspetti patognomonici dell'età anagrafica e la "normalità" varia in rapporto alla situazione ormonale fisiologica e parafisiologica delle donne.
La sensibilità della mammografia supera l'85% nelle donne sopra i 40 anni, ma è fortemente condizionata dal grado di radiopacità della
mammella (=densa=addensamento) e in seni densi può ridursi sino al 70 %.
I risultati sono comunque fortemete influenzati dalla esecuzione tecnica e metodologia dell'esame.
La sensibilità della mammografia si riduce molto se la componente adiposa (=di grasso) è poco rappresentata o se l'esame non viene eseguito con la tecnologia moderna.
Mi chiede sull'influenza delle mestruazioni sulla densità mammaria e quindi sulla leggibilità della mammografia ?
Oltre che dalla variabile incidenza quantitativa dei tessuti mammari (connettivo, adiposo, epiteliale) e dalla loro disposizione spaziale , l'immagine mammografica è fortemente influenzata dal loro CONTENUTO IDRICO, variabile in rapporto alla influenza degli stimoli ormonali : tanto maggiore è l'imbibizione acquosa del tessuto, tanto più aumenta l'assorbimento delle radiazioni con conseguente AUMENTO della sua DENSITA'.
Cordiali saluti
Salvo Catania
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[#4]
Ex utente
la ringrazio sentitamente .nn esiterò sicuramente a ricontattarla.
le sue risposte sono state esaurienti ed hanno chiarito ogni mio dubbio.
Allora,penso proprio di poter stare tranquilla dato che l'esito della mammografia delinea un'assenza di microcalcificazioni.
Farò fare un eco per stare ancora più tranquille.
le sue risposte sono state esaurienti ed hanno chiarito ogni mio dubbio.
Allora,penso proprio di poter stare tranquilla dato che l'esito della mammografia delinea un'assenza di microcalcificazioni.
Farò fare un eco per stare ancora più tranquille.
[#5]
Gentile utente,
L'assenza di calcificazioni è solo uno dei tanti parametri tenuti in considerazione e non è espressione certa di neoplasia maligna :
le calcificazioni benigne infatti sono di comune riscontro.
Sono generalmente diffuse e facilmente ascrivibili a strutture del tutto normali.
Da quello che mi scrive tuttavia può stare tranquilla, anche se nel caso della Sua mamma l'iter diagnostico strumentale può ritenersi concluso solo dopo l'esecuzione della ecografia ad integrazione di una mammografia, che se dovesse presentare aree di radiopacità dubbie sarebbero più difficilmente rilevabili in un contesto radiopaco.
Ci aggiorni pure dopo la esecuzione della ecografia.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
L'assenza di calcificazioni è solo uno dei tanti parametri tenuti in considerazione e non è espressione certa di neoplasia maligna :
le calcificazioni benigne infatti sono di comune riscontro.
Sono generalmente diffuse e facilmente ascrivibili a strutture del tutto normali.
Da quello che mi scrive tuttavia può stare tranquilla, anche se nel caso della Sua mamma l'iter diagnostico strumentale può ritenersi concluso solo dopo l'esecuzione della ecografia ad integrazione di una mammografia, che se dovesse presentare aree di radiopacità dubbie sarebbero più difficilmente rilevabili in un contesto radiopaco.
Ci aggiorni pure dopo la esecuzione della ecografia.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 25.7k visite dal 15/10/2007.
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