1^gravid. distacco placenta - 2^ gravid. perdita precoce liquido amniotico
Nel 2005 è nato mio figlio alla 37^ sett. con taglio cesareo d’urgenza a causa di emorragia per distacco di placenta. La mia gravidanza era stata perfetta. Niente poteva fare prevedere una cosa del genere. Tutto andò per il meglio. Quando chiesi ai medici la motivazione di quanto accaduto, mi dissero “succede anche in assenza di sintomi” e “è uno dei rischi della gravidanza”.
Ho aspettato qualche anno prima di decidere di avere un altro figlio. I medici mi hanno rassicurata dicendo che quanto successo con la prima gravidanza non indicava nessun tipo di impedimento. A settembre dell’anno scorso sono rimasta di nuovo incinta, avrei preferito evitare di lavorare ma faccio l'impiegata e la mia gravidanza non era a rischio quindi né il mio ginecologo né il mio medico di base hanno ritenuto di farmi mettere in maternità anticipata. Ho cercato di stare riguardata il più possibile, non facevo sforzi, ho preso una persona per pulire la casa, lavare, stirare ecc.. Ero serena e fiduciosa che questa 2^ gravidanza sarebbe andata bene e soprattutto ero felicissima.
Alla fine della 17^ settimana inspiegabilmente ho perso tutto il liquido amniotico. Sono stata ricoverata, mi hanno fatto molti esami per vedere se avevo qualche virus o infezioni vaginali, ma niente è emerso. Il cuore del bambino continuava a battere. Dopo una settimana il poco liquido che si riformava (mi avevano detto di bere molto) continuavo a perderlo, mi hanno prospettato la possibilità di fare un amnioinfusione ma la mia membrana era ancora rotta e le prospettive di una riuscita erano minime, e comunque erano troppi i rischi che il bambino riportasse comunque malformazioni agli arti e all’apparato respiratorio. Fino alla 22^ settimana avrei potuto chiedere di interrompere la gravidanza con un aborto terapeutico ma se il mio bambino avesse superato quella settimana nessuno avrebbe potuto fare più niente…. E se fosse nato? con quali conseguenze? che vita avrebbe avuto se fosse sopravissuto? Ho scelto di abortire, mi hanno fatta partorire e poi tutto finito … resta solo il dolore di non averlo più con me.
Ora vi chiedo: c’è un qualche collegamento con quanto successo con la mia prima gravidanza? È probabile che ci sia in me qualcosa che non va e che quindi sia meglio non avere altri figli? In ospedale quando i medici venivano a conoscenza del distacco di placenta della prima gravidanza mi guardavano storto e mi chiedevano“lei sa i rischi che ha corso con la prima gravidanza?”. Ma scusate, io so i rischi che ho corso con la mia prima gravidanza ma nessuno mi ha mai detto che è meglio che io non abbia figli e allora ho preso tutto il mio coraggio e il mio desiderio di essere di nuovo mamma e ci ho riprovato! Se non devo avere figli che me lo dicano almeno! Ora sto aspettando gli esiti degli esami sul feto, non so se mai ci proverò di nuovo ma vorrei capirci qualcosa di più.Per completezza sono Rh negativo e prendevo il ferro per emoglobina bassa a inizio gravidanza. Grazie del vostro tempo.
Ho aspettato qualche anno prima di decidere di avere un altro figlio. I medici mi hanno rassicurata dicendo che quanto successo con la prima gravidanza non indicava nessun tipo di impedimento. A settembre dell’anno scorso sono rimasta di nuovo incinta, avrei preferito evitare di lavorare ma faccio l'impiegata e la mia gravidanza non era a rischio quindi né il mio ginecologo né il mio medico di base hanno ritenuto di farmi mettere in maternità anticipata. Ho cercato di stare riguardata il più possibile, non facevo sforzi, ho preso una persona per pulire la casa, lavare, stirare ecc.. Ero serena e fiduciosa che questa 2^ gravidanza sarebbe andata bene e soprattutto ero felicissima.
Alla fine della 17^ settimana inspiegabilmente ho perso tutto il liquido amniotico. Sono stata ricoverata, mi hanno fatto molti esami per vedere se avevo qualche virus o infezioni vaginali, ma niente è emerso. Il cuore del bambino continuava a battere. Dopo una settimana il poco liquido che si riformava (mi avevano detto di bere molto) continuavo a perderlo, mi hanno prospettato la possibilità di fare un amnioinfusione ma la mia membrana era ancora rotta e le prospettive di una riuscita erano minime, e comunque erano troppi i rischi che il bambino riportasse comunque malformazioni agli arti e all’apparato respiratorio. Fino alla 22^ settimana avrei potuto chiedere di interrompere la gravidanza con un aborto terapeutico ma se il mio bambino avesse superato quella settimana nessuno avrebbe potuto fare più niente…. E se fosse nato? con quali conseguenze? che vita avrebbe avuto se fosse sopravissuto? Ho scelto di abortire, mi hanno fatta partorire e poi tutto finito … resta solo il dolore di non averlo più con me.
Ora vi chiedo: c’è un qualche collegamento con quanto successo con la mia prima gravidanza? È probabile che ci sia in me qualcosa che non va e che quindi sia meglio non avere altri figli? In ospedale quando i medici venivano a conoscenza del distacco di placenta della prima gravidanza mi guardavano storto e mi chiedevano“lei sa i rischi che ha corso con la prima gravidanza?”. Ma scusate, io so i rischi che ho corso con la mia prima gravidanza ma nessuno mi ha mai detto che è meglio che io non abbia figli e allora ho preso tutto il mio coraggio e il mio desiderio di essere di nuovo mamma e ci ho riprovato! Se non devo avere figli che me lo dicano almeno! Ora sto aspettando gli esiti degli esami sul feto, non so se mai ci proverò di nuovo ma vorrei capirci qualcosa di più.Per completezza sono Rh negativo e prendevo il ferro per emoglobina bassa a inizio gravidanza. Grazie del vostro tempo.
[#1]
Il feto abortito la seconda gravidanza è stato sottoposto ad indagine morfologica e citogenetica?
Ha eseguito esami preliminari alla seconda gravidanza? Se sì,quali?
Ha eseguito esami preliminari alla seconda gravidanza? Se sì,quali?
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#3]
Dovrebbe chiedere ai Colleghi se e quali esami sono stati richiesti sul feto.
Gli esami preliminari comprendono i tests per la diagnosi di anomalie anatomiche, immunologiche, congenite, microbiologiche che rendono il distacco intempestivo di placenta più probabile a verificarsi.
Cosa, quindi, penso della Sua situazione scaturirebbe dalla desamina di TUTTI questi fattori.
Altro non credo si possa dire.
Saluti.
Gli esami preliminari comprendono i tests per la diagnosi di anomalie anatomiche, immunologiche, congenite, microbiologiche che rendono il distacco intempestivo di placenta più probabile a verificarsi.
Cosa, quindi, penso della Sua situazione scaturirebbe dalla desamina di TUTTI questi fattori.
Altro non credo si possa dire.
Saluti.
[#5]
Gentile utente
il distacco della placenta si è verificato in una placenta normoinserita o in una placenta previa?
E' stato associato/accompagnato da un rialzo pressorio?
La gravidanza si era complicata con anomalie del Doppler uterino o feto-placentare?
Come vede sono tante le domande che si dovrebbero fare, per cui il caso, davvero, diviene di difficile interpretazione.
Una predisposizione è possibile in caso di:
a) anomalie congenite dell'emostasi
b) anomalie di forma congenite dell'utero
c) presenza di fibromi uterini
d) pregressa patologia ipertensiva in gravidanza
e) infezione uterina cronica (endometrite linfoplasmacellulare)
f) pregresso diabete gestazionale
g) malattie autoimmuni con risvolti ostetrici
per farne alcuni esempi.
Questo per non parlare dell'oligoanidramnios del secondo feto (patologie congenite dell'apparato urinario? rottura del sacco amniotico misconosciuta? insufficienza placentare precocissima? anomalie congenite generali?).
Cara Signora
mi sembra che, in primo luogo, Lei debba raccogliere un pò più di informazioni e traslarle su queste pagine se vuole un consiglio che non sia generico.
Anche i tests cui Lei fa cenno, potrebbero essere particolarmente numerosi e costosi se non mirati ad un qualche riferimento specifico della storia clinica che, ora, manca.
Se vuole, comunque, Le posso inviare un pannello di esami che sono solito richiedere in questi casi. Non so se Le servirebbe, almeno come canovaccio lungo cui muoversi. Mi faccia sapere.
il distacco della placenta si è verificato in una placenta normoinserita o in una placenta previa?
E' stato associato/accompagnato da un rialzo pressorio?
La gravidanza si era complicata con anomalie del Doppler uterino o feto-placentare?
Come vede sono tante le domande che si dovrebbero fare, per cui il caso, davvero, diviene di difficile interpretazione.
Una predisposizione è possibile in caso di:
a) anomalie congenite dell'emostasi
b) anomalie di forma congenite dell'utero
c) presenza di fibromi uterini
d) pregressa patologia ipertensiva in gravidanza
e) infezione uterina cronica (endometrite linfoplasmacellulare)
f) pregresso diabete gestazionale
g) malattie autoimmuni con risvolti ostetrici
per farne alcuni esempi.
Questo per non parlare dell'oligoanidramnios del secondo feto (patologie congenite dell'apparato urinario? rottura del sacco amniotico misconosciuta? insufficienza placentare precocissima? anomalie congenite generali?).
Cara Signora
mi sembra che, in primo luogo, Lei debba raccogliere un pò più di informazioni e traslarle su queste pagine se vuole un consiglio che non sia generico.
Anche i tests cui Lei fa cenno, potrebbero essere particolarmente numerosi e costosi se non mirati ad un qualche riferimento specifico della storia clinica che, ora, manca.
Se vuole, comunque, Le posso inviare un pannello di esami che sono solito richiedere in questi casi. Non so se Le servirebbe, almeno come canovaccio lungo cui muoversi. Mi faccia sapere.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.3k visite dal 31/01/2011.
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