Perdite ematiche e contrazioni in gravidanza

Buongiorno
sono incinta alla 14esima settimana. Da qualche giorno ho perdite ematiche abbondanti e contrazioni.
Ho già avuto una gravidanza con la stessa sintomatologia e purtroppo alla 19esima settima si è verificata una PROM. Da allora le contrazioni sono sparite e la gravidanza è andata avanti fino alla 32esima settimana. Purtroppo la bambina è nata ma dopo 10 ore è morta per immaturità polmonare.
Abbiamo fatto una serie di analisi genetiche (tra cui il cariotipo) e immunologiche ma tutte negative.
L'utero non ha grosse malformazioni a parte una leggera sella nel fondo.
In questi giorni ho effettuato tutti i tamponi del caso per escludere eventuali infezioni e per fortuna è tutto negativo.
Ripresentandosi adesso gli stessi problemi vorrei sapere se:
1. oltre al riposo posso fare altro?
2. era opportuno fare un esame particolare? abbiamo visto vari ginecologi con pareri tutti coincidenti il che ci hanno fatto ben sperare ma evidentemente ci sbagliavamo.
3. è possibile che l'utero retroverso (è il mio caso) nella fase in cui si gira, cerchi di espellere l'embrione? In questo caso c'è un esame che ci dica qualcosa di scentificamente valido?
4. nel caso in cui la gravidanza andasse avanti, queste continue contrazioni potrebbero danneggiare il bambino?
5. che probabilità c'è di avere un parto dalla 25esima settimana in poi?
6. in questi giorni ho avuto delle perdite gelatinose che mi hanno fatto pensare di aver perso il tappo mucoso (molto probabile visto le continue contrazioni) cosa provocherebbe questo nell'eventuale continuazione della gravidanza?
Grazie
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Cerco di postare le Sue domande:

Ripresentandosi adesso gli stessi problemi vorrei sapere se:
1. oltre al riposo posso fare altro?

Si dovrebbe eseguire una terapia farmacologica, ma la tipologia della terpia è appannaggio esclusivo di chi può visitarla di persona.

2. era opportuno fare un esame particolare? abbiamo visto vari ginecologi con pareri tutti coincidenti il che ci hanno fatto ben sperare ma evidentemente ci sbagliavamo.

Il distacco della placenta (base anatomo-patologica del sanguinamento) non può essere previsto da esami specifici se non in soggetti che, per storia clinica, potrebbero essere portatori di anomalie congenite dell'emostasi o in soggetti che presentano anomalie anatomiche o patologie specifiche uterine

3. è possibile che l'utero retroverso (è il mio caso) nella fase in cui si gira, cerchi di espellere l'embrione? In questo caso c'è un esame che ci dica qualcosa di scentificamente valido?

Queste congetture sono prive di qualunque fondamento scientifico, tranne nel caso dell'utero retroveroflesso fisso (incarcerato).


4. nel caso in cui la gravidanza andasse avanti, queste continue contrazioni potrebbero danneggiare il bambino?

Nella misura in cui determinano l'apertura progressiva del collo dell'utero.

5. che probabilità c'è di avere un parto dalla 25esima settimana in poi?

A questa domanda non si può rispondere se non dopo avere eseguito un esame clinico ed un'eco ostetrica comprensiva di misurazione della cervicometria longitudinale per via vaginale.


6. in questi giorni ho avuto delle perdite gelatinose che mi hanno fatto pensare di aver perso il tappo mucoso (molto probabile visto le continue contrazioni) cosa provocherebbe questo nell'eventuale continuazione della gravidanza?

Si dovrebbe, per prima cosa, avere risposte concrete sull'EFFETTIVA dilatazione della cervice.
Se vi fosse e se oltrepassasse determinati limiti, ci sarebbe la possibilità di eseguire un cerchiaggio cervico-istmico di contenimento.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
Utente
Utente
Egregio dottore
la ringrazio per la sua gentile risposta e vorrei aggiornarla sulla mia situazione.

Lunedi mattina dopo un controllo in PS, la mia ginecologa decide di ricoverarmi a seguito di una PCR alterata (premetto che una settimana prima avevo fatto tamponi ed esame urine negative).
Mi viene somministrato antibiotico in vene ma durante la notte le contrazioni aumentano e ahimè la gravidanza finisce.
Naturalmente abbiamo richiesto l'analisi sia del feto, sia della placenta per avere dati maggiori sui quali poter studiare.
A proposito della sua risposte però terrei a precisare che non c'era un distacco di placenta e i valori trombofilici sono tutti negativi.
Quando parla però di "anomalie anatomiche o patologie specifiche uterine" a cosa si riferisce? Ed eventualmente quali sono gli esami da fare?
La ringrazio anticipatamente.

[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Mi riferisco ad anomalie congenite dell'utero o a patologie, specie endocavitarie, non riconosciute.

Saluti
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno
potrebbe dirmi gentilmente quali esami potrei fare?
Grazie
[#5]
Utente
Utente
Egregio dottore
mi scuso per la risposta d'impeto ma con il passare delle ore la mia ansia sta crescendo e spero che lei capisca.
Ho dimenticato di aggiungere che nell'ultima ecografia la mia ginecologa si è accorta di una leggera sella nel fondo dell'utero.
Mi ha spiegato che si tratta di una malformazione congenita nel mio caso molto lieve.
In un precedente consulto ho visto la risposta, relativa all'argomento, che ha dato ad una paziente. In quel caso le spiegava che l'utero a sella può provocare un parto pretermine ma nel mio caso invece potrebbe essere la causa delle contrazioni e del relativo aborto?
Grazie
[#6]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Gentile utente
Le scrivo, appunto, per cercare di tranquillizzarla e non per farLe incrementare l'ansia.
Quando parlo di anomalie non riconosciute, intendo patologie che, senz'altro, sul Suo caso, non sono state riscontrate alla visita iniziale e delle quali, altrimenti, lei sarebbe stata tempestivamente avvertita.
Il fondo sellato dell'utero si associa in maiera statisticamente significativa ad un incremento di parti pretermine, più che di aborti, dal momento che le fibrocellule uterine raggiungono più facilmente il "limite" del loro stiramento massimo consentito prima dell'insorgenza degli stimoli contrattili dai pace-makers uterini a partire dal 7° - 8° mese, rispetto ad una popolazione di controllo.
Per questo motivo è prudente considerare questa compleicanza come probabile ed agire di conseguenza sul piano farmacologico, ovviamente se si è d'accordo con questa tesi fisiopatologica.
Cordialmente.
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