Infezioni e gravidanza
Gentili Dottori,
innanzitutto grazie a Chiunque prenderà in considerazione la mia richiesta di delucidazioni in merito al mio caso. In passato, da tamponi vaginali eseguiti, mi sono risultate colonizzazioni da parte di ureaplasma urealitycum e candida albicans. Ho trattato entrambe con farmaci orali ma senza risultato, anzi si sono aggiunte ulteriori colonizzazioni (un altro micoplasma e lo stafilococco aureo). Ho fatto un trattamento con lattobacilli (orali e vaginali) e dal tampone è risultata solo la Klebsiella pneumonie e la candida. Le ho curate con i farmaci orali (antibiotico per 10 giorni e antimicotico) ma la klebsiella è risultata ancora presente assieme ai saccaromiceti (in più ho subito gli effetti negativi dell’antibiotico quali anemia e malessere generale). Ho fatto un altro ciclo di lattobacilli e nel frattempo sono rimasta incinta. Dal tampone eseguito entro il primo trimestre sono risultate infezioni da enterobacter aerogenes e da candida. Mi è stato detto di curare il batterio con Cefixoral e la candida con un antimicotico locale. Per paura di eseguire ulteriori trattamenti non risolutivi (o peggiorativi come è successo in passato) e per timore di nuocere al bambino sono arrivata al sesto mese di gravidanza non curando il tutto. Cosa mi consigliate di fare, tenendo conto che devo partorire con il taglio cesareo? Esistono farmaci locali per il mio caso? Al momento sto solo cercando di aumentare le difese con lattobacilli e acido lattico ma senza esito positivo (i tamponi sono positivi per gli ultimi germi indicati, ho ancora piccole perdite e tanta paura di infettare il bambino). Vorrei specificare, tra l’altro, che attualmente mio marito non ha infezioni, che nella scelta dei farmaci sono stati considerati gli antibiogrammi e che la mia urinocoltura è negativa. Grazie ancora per l’attenzione.
Cordiali saluti
innanzitutto grazie a Chiunque prenderà in considerazione la mia richiesta di delucidazioni in merito al mio caso. In passato, da tamponi vaginali eseguiti, mi sono risultate colonizzazioni da parte di ureaplasma urealitycum e candida albicans. Ho trattato entrambe con farmaci orali ma senza risultato, anzi si sono aggiunte ulteriori colonizzazioni (un altro micoplasma e lo stafilococco aureo). Ho fatto un trattamento con lattobacilli (orali e vaginali) e dal tampone è risultata solo la Klebsiella pneumonie e la candida. Le ho curate con i farmaci orali (antibiotico per 10 giorni e antimicotico) ma la klebsiella è risultata ancora presente assieme ai saccaromiceti (in più ho subito gli effetti negativi dell’antibiotico quali anemia e malessere generale). Ho fatto un altro ciclo di lattobacilli e nel frattempo sono rimasta incinta. Dal tampone eseguito entro il primo trimestre sono risultate infezioni da enterobacter aerogenes e da candida. Mi è stato detto di curare il batterio con Cefixoral e la candida con un antimicotico locale. Per paura di eseguire ulteriori trattamenti non risolutivi (o peggiorativi come è successo in passato) e per timore di nuocere al bambino sono arrivata al sesto mese di gravidanza non curando il tutto. Cosa mi consigliate di fare, tenendo conto che devo partorire con il taglio cesareo? Esistono farmaci locali per il mio caso? Al momento sto solo cercando di aumentare le difese con lattobacilli e acido lattico ma senza esito positivo (i tamponi sono positivi per gli ultimi germi indicati, ho ancora piccole perdite e tanta paura di infettare il bambino). Vorrei specificare, tra l’altro, che attualmente mio marito non ha infezioni, che nella scelta dei farmaci sono stati considerati gli antibiogrammi e che la mia urinocoltura è negativa. Grazie ancora per l’attenzione.
Cordiali saluti
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Gentile Signora,anche se deve partorire con il <taglio cesareo Le consiglio comunque di curare entrambe le infezioni che sono state diagnosticate, assuma pure il Cefixoral come le è stato prescritto e per la Candida usi Pevaryl 150 mg ovuli vaginali: 1 ovulo alla sera per 6 sere con l'accortezza di terminare la cura con il pevaryl ( lo assuma a partire dagli ultimi 2 giorni di antibiotico).
Esegua un nuovo tampone vaginale 7 giorni dopo il termine delle terapie.
Cordiali saluti
antonio Natta
Esegua un nuovo tampone vaginale 7 giorni dopo il termine delle terapie.
Cordiali saluti
antonio Natta
Dr. Antonio Natta
www.natta.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.8k visite dal 15/01/2011.
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