Alla c.a del dott.santoro

caro dott.santoro,
finalmente sono incinta sono alla 6+5 ho fatta già l'eco e si è vista la camera gestazionale di 2.10cm x 0.79 cm, il sacco vitellino, l'embrione (crl 0.38 cm) ed inoltre si è visto il cuoricino battere.ho fatto tutte le analisidel sangue e purtroppo non sono immune nè al toxoplasma nè alla rosolia. su quest'ultima però mi è venuto un dubbio, le spiego:un anno fa ho fatto delle analisi preconcezionali ed il rubeo test ha dato questi risultati:IGG= 223,0 U.I./ml
(assente < a 100; dubbio da 10,0-15;presente > di 15,0) IGM= NEGATIVE. Quindi non ho fatto nulla essendo immunizzata e poi mia madre si ricordava che l'avevo avuta la rosolia. Le analisi che ho fatto ora risultano così:RUBEO IGG 10.3 VALORI= 0.00-11.00; RUBEO IGM ASSENTI. premetto che le prime analisi sono state fatte in un laboratorio privato, le seconde in ospedale.
le mie domande sono:
1) per il toxoplasma quali precauzioni devo prendere?
2) per la rosolia cosa devo fare? di chi mi devo fidare?
3) questi altri risultati cosa sono : CITO IGG 4.8 VALORI 0-0.60; IGM ASSENTI.
Grazie della sua disponibilità. a presto e auguri di buon anno.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Per la Rubeo, definitivamente, ripeterei il dosaggio delle IgG e delle IgM presso un terzo Laboratorio.
Non è possibile, infatti, che un soggetto risulti dapprima completamente ed indiscutibilmente protetto contro la malattia ed in seguito non protetto, come i suoi esami evidenziano.
Per la toxoplasmosi eviti:
a) il consumo di carni e salumi crudi
b) il consumo di carni di capretto, agnello, selvaggina
c) il contatto con i gatti, specie se cuccioli (in particolare eviti di cambiare lei la lettiera del gatto) e specie se i gatti NON sono stati vaccinati e mangiano spesso carne di bovino cruda
d) di eseguire lavori di giardinaggio senza guanti
e) di consumare frutta e verdura senza precedentemente averle lavate abbondantemente con acqua corrente o, meglio, immerse per 2 - 3 min in Amuchina, risciacquando dopo l'immersione
f) di mangiare senza prima aver lavato le mani per bene.

Per il citomegalovirus, invece, risulta protetta, ma è bene ripetere egualmente il dosaggio ogni mese, dato che di virus citomegalici se ne conoscono quasi un centinatio e la protezione potrebbe non essere efficace contro tutti nella stessa misura (occhio alle IgM).


Saluti ed auguri vivissimi.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
Utente
grazie per avermi risposto,
maper Natale ho mangiato la carne di agnello, era ben cotta ma l'ho cmq mangiata e pure a Santo Stefano. OH mio Dio, e ora che si fa? ho rifatto il rubeo test è risulta che la rosolia l'ho avuta in passato.
un'altra cosa, avendole scritto le misure del feto e le settimene di gestazione che dice va tutto bene?
grazie in anticipo
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
OK per le misure.
Nessun timore per la carne mangiata.
Bene per la Rosolia. E' solo un ricordo.
Avanti tutta ed auguri vivissimi per il 2011!!
Cordialmente.
[#4]
Utente
Utente
grazie, come sempre è stato molto gentile e umano nel rispondermi.Le auguro un felice 2011.
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Utente
Utente
Caro Dottore, le scrivo per avere nuovamente un consiglio da lei.La mia gravidanza procede bene, il bimbo cresce perfettamente ed inoltre le mie analisi del sangue sono nella norma(le ricordo che sono a 14+5 come epoca gestazionale). Cmq ieri, nell'eco di controllo, il mio ginecologo ha riscontrato un'" angioma placentare" di ben 6 cm mi pare l'abbia chiamato carioangioma, mi corregga se sbaglio. Ora non so cosa fare. Devo ritornare a controllo perchè il medico vuole vedere se regredisce, cosa che mi auguro, oppure avanza la sua crescita, a quel punto mi ha consigliato di fare un ecocardio fetale.In modo molto realistico vorrei capire effettivamente di cosa si tratta, mi riferisco all'angioma, che problemi comporta, quali provvedimenti dovrò prendere e se le è capitato un caso simile al mio.La prego mi indichi la strada da seguire secondo la usa esperienza. GRAZIE 1000
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Il corionangioma placentare è il tumore vascolare di più frequente riscontro nella placenta; si tratta di una neoformazione benigna, nella quale sono presenti anche componenti extravascolari (in genere connettivo-muscolari ed epiteliali), che può mostrarsi o con prevalente componente muscolo-connettivale (pseudomixomatosa) (iperecogena e negativa al Color-Doppler) o con prevalente componente vascolare (ipoecogena e positiva al Color-Doppler).
Specie in quest'ultimo caso, la neoformazione può determinare uno scompenso della normale emodinamica feto-placentare per il "sequestro", all'interno della massa stessa, di un quota variabile di sangue (maggiore quanto maggiore è il volume della massa stessa) che non partecipa attivamente agli scambi utero-placento fetali. Ciò accade soprattutto per masse di diametro superiore ai 5 cm.
Oppure la massa, specie se a componente prevalente di tipo mixomatoso, può dare compressione sul cordone ombelicale, specie se il corioangioma è posto in vicinanza dell'emergenza del cordone stesso dal piatto coriale della placenta.

Lo scompenso circolatorio utero-placento-fetale, se presente, si manifesterà con segni variabili dall'idrope fetale, al polidramnios, all'insufficienza di crescita fetale, al parto pretermine. Queste anomalie, però, statisticamente, appaiono alquanto infrequenti, dato che sono appannaggio di corionangiomi prevalentemente vascolari, di grandi dimensioni ed emodinamicamente produttivi.
Il corioangioma è più frequentemente associato alla gravidanza gemellare, all'arteria ombelicale singola ed all'inserzione velamentosa del cordone ombelicale.
Nelkla mia personale esperienza l'ho diagnosticato più frequentemente nelle gravide che già presentano o che presenteranno quadri borderline o franchi di diabete gestazionale, ma si tratta di osservazioni singole, non inquadrate in modelli statistici validati per poter affermarlo in modo certo.
Consiglio di eseguire un monitoraggio frequente ecodopplerflussimetrico dell'unità feto-placentare, così da riconoscere e monitorare i possibili effetti del corioangioma sull'emodinamica feto-placentare, sulla crescita fetale e sulla quantità di liquido amniotico.
La decisione terapeutica, infatti, non può che scaturire da queste valutazioni precise e puntuali, come di certo il Collega Curante farà nel Suo caso.


Corsialmente.

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