Isteroscopia o laparoscopia?
Buongiorno, scrivo a nome della mia fidanzata, di 34 anni, alla quale, alla prima visita ginecologica della sua vita (!), é stato riscontrato un fibroma; questo l'esito della prima eco: "si evidenzia utero trasformato da massa miomatosa che ne occupa pressoché totalmente il corpo di diametro cm 7 x 7,2. L'utero in toto misura lunghezza cm 10,5 e diametro antero-posteriore cm 7,5. L'ovaia dx appare multifollicolare, di dimensioni regolari"
Dopo lo choc iniziale per la brutta notizia é stato tutto un alternarsi di emozioni dato che il medico di famiglia della mia ragazza ha brutalmente detto che avrebbe perso l'utero (!.. noi vorremmo un figlio) poi ci ha indirizzati da un altro ginecologo, che poteva metterci in contatto col luminare Sig. Dubouisson per una laparoscopia..
Questo ginecologo, alla prima visita ha inizialmente parlato di laparotomia, poi su nostra richiesta di informazioni, ci ha prospettato la possibilità di una laparoscopia (a pagamento) effettuata da Dubouisson previa trattamento di due mesi per indurre una menopausa al fine di ridurre le dimensioni del fibroma (più un ulteriore mese di attesa, prima dell'intevento, sospendendo il trattamento). Detto questo ha richiesto una ecosonografia (o isterosonografia.. spero di scrivere il nome esatto)
Questo l'esito dell'esame:
"Previa disinfezione con betadine e della portio, posizionato a livello della cavità uterina il cateterino da ISG, si procede ad ecosonografia: evidenzia mioma sottosieroso-intramurale che interessa la parete uterina sinistra. Il mioma dimostra diametri mm 69 x 54 x 59 e appare modicamente vascolarizzato.
Si procede con l'immissione di 10 cc di fisiologica in cavità: la distanza minima tra la capsula del mioma e l'endometrio risulta di mm. 3"
Anche il medico che ha effettuato l'ecosonografia ha convenuto che l'intervento laparoscopico sarebbe l'ideale soprattutto se effettuato da Dubouisson.
Con l'ecosonografia in mano siamo tornati dal precedente medico che, una volta esaminatolo, con nostro stupore, ci ha prospettato, data la posizione del fibroma come risulta da ecosonografia (3 mm di cavità verso l'endometrio), una isteroscopia da farsi probabilmente,
previa due mesi di cura con ENANTONE Fiale per interrompere il ciclo (ma senza il mese di pausa prospettato la prima visita),in due interventi data la dimensione del fibroma e la durata dell'intervento che non può superare i quaranta minuti. Ci ha spiegato tutti i vantaggi di questo tipo di intervento molto meno invasivo, del veloce recupero, della possibilita, già un mese dopo, di tentare una gravidanza... ma ci ha anche detto che occorre vedere che situazione si presenterà sul video.. (qui spero di spiegarmi con parole mie dato che non saprei usare le stesse dette dal medico):
il medico dice che se il fibroma si affaccia verso l'endometrio del 50% o quasi sarà in grado di 'affettarlo' ed asportarne la parte vicina alla cavità, mentre le fasce muscolari spingeranno verso l'interno l'altro 50%; se invece non si affaccia del 50% occorrerà un secondo intervento uguale dopo venti giorni per rimuovere il resto; aggiungendo pure che, anche se le possibilità di riuscita sono buone, c'é anche il rischio di non riuscire a non asportare la parte di fibroma non completamente sceso dovendo così ricorrere, dopo due interventi, alla laparoscopia (!).
In conclusione, dato che io ho sempre saputo che l'isteroscopia viene fatta per fibromi SOTTOMUCOSI non più grandi di quattro cm. e se non sbaglio, che non siano intramurali, Vi chiedo gentilmente che ne pensate: meglio rischiare affrontando un intervento più facile o avere ancora qualche consulenza in merito? Fare due isteroscopie per un fibroma medio-grosso é una prassi normale o usuale?
Io voglio solo che la mia ragazza, aldilà dell'aspetto economico e degli interessi personali, possa avere l'intervento più adatto al suo caso.
Come ho scritto sopra, questa alternanza di emozioni unita ad un natutale istinto di conservazione, ci sta logorando..
possiamo affidarci con fiducia nelle mani del chirurgo?
Grazie per l'attenzione
Fabrizio Bevilacqua
Dopo lo choc iniziale per la brutta notizia é stato tutto un alternarsi di emozioni dato che il medico di famiglia della mia ragazza ha brutalmente detto che avrebbe perso l'utero (!.. noi vorremmo un figlio) poi ci ha indirizzati da un altro ginecologo, che poteva metterci in contatto col luminare Sig. Dubouisson per una laparoscopia..
Questo ginecologo, alla prima visita ha inizialmente parlato di laparotomia, poi su nostra richiesta di informazioni, ci ha prospettato la possibilità di una laparoscopia (a pagamento) effettuata da Dubouisson previa trattamento di due mesi per indurre una menopausa al fine di ridurre le dimensioni del fibroma (più un ulteriore mese di attesa, prima dell'intevento, sospendendo il trattamento). Detto questo ha richiesto una ecosonografia (o isterosonografia.. spero di scrivere il nome esatto)
Questo l'esito dell'esame:
"Previa disinfezione con betadine e della portio, posizionato a livello della cavità uterina il cateterino da ISG, si procede ad ecosonografia: evidenzia mioma sottosieroso-intramurale che interessa la parete uterina sinistra. Il mioma dimostra diametri mm 69 x 54 x 59 e appare modicamente vascolarizzato.
Si procede con l'immissione di 10 cc di fisiologica in cavità: la distanza minima tra la capsula del mioma e l'endometrio risulta di mm. 3"
Anche il medico che ha effettuato l'ecosonografia ha convenuto che l'intervento laparoscopico sarebbe l'ideale soprattutto se effettuato da Dubouisson.
Con l'ecosonografia in mano siamo tornati dal precedente medico che, una volta esaminatolo, con nostro stupore, ci ha prospettato, data la posizione del fibroma come risulta da ecosonografia (3 mm di cavità verso l'endometrio), una isteroscopia da farsi probabilmente,
previa due mesi di cura con ENANTONE Fiale per interrompere il ciclo (ma senza il mese di pausa prospettato la prima visita),in due interventi data la dimensione del fibroma e la durata dell'intervento che non può superare i quaranta minuti. Ci ha spiegato tutti i vantaggi di questo tipo di intervento molto meno invasivo, del veloce recupero, della possibilita, già un mese dopo, di tentare una gravidanza... ma ci ha anche detto che occorre vedere che situazione si presenterà sul video.. (qui spero di spiegarmi con parole mie dato che non saprei usare le stesse dette dal medico):
il medico dice che se il fibroma si affaccia verso l'endometrio del 50% o quasi sarà in grado di 'affettarlo' ed asportarne la parte vicina alla cavità, mentre le fasce muscolari spingeranno verso l'interno l'altro 50%; se invece non si affaccia del 50% occorrerà un secondo intervento uguale dopo venti giorni per rimuovere il resto; aggiungendo pure che, anche se le possibilità di riuscita sono buone, c'é anche il rischio di non riuscire a non asportare la parte di fibroma non completamente sceso dovendo così ricorrere, dopo due interventi, alla laparoscopia (!).
In conclusione, dato che io ho sempre saputo che l'isteroscopia viene fatta per fibromi SOTTOMUCOSI non più grandi di quattro cm. e se non sbaglio, che non siano intramurali, Vi chiedo gentilmente che ne pensate: meglio rischiare affrontando un intervento più facile o avere ancora qualche consulenza in merito? Fare due isteroscopie per un fibroma medio-grosso é una prassi normale o usuale?
Io voglio solo che la mia ragazza, aldilà dell'aspetto economico e degli interessi personali, possa avere l'intervento più adatto al suo caso.
Come ho scritto sopra, questa alternanza di emozioni unita ad un natutale istinto di conservazione, ci sta logorando..
possiamo affidarci con fiducia nelle mani del chirurgo?
Grazie per l'attenzione
Fabrizio Bevilacqua
[#1]
Pratico isteroscopie da circa 17 anni.
Concordo col Collega che Le ha prospettato l'isteroscopia "in due tempi".
Quanto meno, se la porzione di mioma ora intramurale non si porterà nuovamente verso la cavità uterina, allora sarà possibile estrarlo con un intervento laparoscopico.
Cordialmente.
Concordo col Collega che Le ha prospettato l'isteroscopia "in due tempi".
Quanto meno, se la porzione di mioma ora intramurale non si porterà nuovamente verso la cavità uterina, allora sarà possibile estrarlo con un intervento laparoscopico.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.7k visite dal 11/08/2007.
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