Concepimento e lavande betadine ginecologico
Buongiorno,ho 37 anni e un bimbo di 4 anni.Vorremmo però avere un altro bimbo, ma per ora niente.In realtà abbiamo riscontrato qualche difficoltà ad avere un rapporto completo a causa di una mia eccessiva lubrificazione sin dall'inizio del rapporto,tanto che mio marito perde praticamente subito la sensibilità.Ad agosto la ginecologa(constatato che non ho altri problemi)mi ha prescritto le lavande di Betadine ginecologico e a dire il vero è andata molto meglio,ma dopo un pò tutto è ritornato come prima.Ho pensato di riprendere le lavande ma mi è venuto il dubbio che trattandosi di un antibatterico possa in qualche modo incidere sul concepimento, creare cioè un "ambiente ostile" alla fecondazione.In effetti anche sul bugiardino c'è scritto di consultare il medico in caso si programmi una gravidanza.Mi potrebbe chiarire gentilemente il punto?esiste qualcosa di simile ma con sostanze naturali?comincia ad essere davvero un problema, volere un figlio ma i rapporti completi sono pochi!
infine un ultimo chiarimento.Ho un cilco molto breve (25/26 giorni) questo mese ho avuto il ciclo il 14 settembre e mi è sembrato di avvertire(doloretti, muco, ecc.)l'ovulazione già al 9° giorno.E' possibile che si sia verificata l'ovulazione così presto?
mi scuso fin da ora per la lunghezza del mio messaggio e ringrazio per l'attenzione.
infine un ultimo chiarimento.Ho un cilco molto breve (25/26 giorni) questo mese ho avuto il ciclo il 14 settembre e mi è sembrato di avvertire(doloretti, muco, ecc.)l'ovulazione già al 9° giorno.E' possibile che si sia verificata l'ovulazione così presto?
mi scuso fin da ora per la lunghezza del mio messaggio e ringrazio per l'attenzione.
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Gentile Signora,
il betadine non andrebbe usato continuativamente, è più una lavanda chirurgica, cioè da usare dopo un parto o un intervento, perchè uccide tutti i batteri, sia buoni che cattivi.
Userei degli stick ovulatori per effettuare "rapporti mirati" e per valutare con precisione quando avviene l'ovulazione (può avvenire in qualsiasi giornata del ciclo).
il betadine non andrebbe usato continuativamente, è più una lavanda chirurgica, cioè da usare dopo un parto o un intervento, perchè uccide tutti i batteri, sia buoni che cattivi.
Userei degli stick ovulatori per effettuare "rapporti mirati" e per valutare con precisione quando avviene l'ovulazione (può avvenire in qualsiasi giornata del ciclo).
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
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Il danno sul pavimento pelvico è influenzato dal peso del bambino e dal tipo di parto. Il taglio cesareo non è del tutto protettivo, soprattutto se lei ha anche travagliato.
La riduzione del tono del muscolo elevatore dell'ano non solo crea disfunzioni sessuali (come tipicamente avviene nel suo caso), ma predispone in futuro, soprattutto dopo la menopausa, a prolasso uterovaginale e vescicale ("cistocele"). Pertanto esiste più di un valido motivo per correggere subito questo problema, se tale problema viene riscontrato.
La diagnosi si fa piuttosto facilmente: il ginecologo mette due dita in vagina e chiede di stringere il muscolo intorno alle sue dita.
Se il tono è ridotto, si invia la paziente alla fisioterapia del pavimento pelvico, dove la fisioterapista, eventualmente con l'ausilio di strumenti che registrano l'intensità della contrazione muscolare, educa ed aiuta ad effettuare i famosi "Kegel", in modo sicuramente più efficiente di come farebbe uno da solo.
Questo tipo di terapia è disponibile in centri specialistici, soprattutto di uroginecologia, ma non solo.
Nella sua grande città non avrà problemi a trovare qualcuno con competenze in questo campo, se appunto questo dovesse essere il suo problema specifico.
La riduzione del tono del muscolo elevatore dell'ano non solo crea disfunzioni sessuali (come tipicamente avviene nel suo caso), ma predispone in futuro, soprattutto dopo la menopausa, a prolasso uterovaginale e vescicale ("cistocele"). Pertanto esiste più di un valido motivo per correggere subito questo problema, se tale problema viene riscontrato.
La diagnosi si fa piuttosto facilmente: il ginecologo mette due dita in vagina e chiede di stringere il muscolo intorno alle sue dita.
Se il tono è ridotto, si invia la paziente alla fisioterapia del pavimento pelvico, dove la fisioterapista, eventualmente con l'ausilio di strumenti che registrano l'intensità della contrazione muscolare, educa ed aiuta ad effettuare i famosi "Kegel", in modo sicuramente più efficiente di come farebbe uno da solo.
Questo tipo di terapia è disponibile in centri specialistici, soprattutto di uroginecologia, ma non solo.
Nella sua grande città non avrà problemi a trovare qualcuno con competenze in questo campo, se appunto questo dovesse essere il suo problema specifico.
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Ex utente
Buonasera Dottoressa,Le scrivo per farLe sapere che ho fatto la visita dalla mia ginecologa. Le ho esposto la problematica e lei, dopo una visita molto accurata, non ritiene che ci sia un problema a livello del tono muscolare vaginale. Secondo lei il tono muscolare non è ridotto o meglio ha ritenuto che si possa considerare nella norma anche considerata la gravidanza. Tuttavia pur avendomi fatto molte domande (sono state oltre un'ora in ambulatorio)non è riuscita a darsi e darmi concrete risposte e soluzioni per il problema che le ho esposto. Mi ha fatto un pap test (considerato che l'ultimo che avevo fatto risale ad un anno fa ed in quella sede era stato rilevato un fungo)e mi ha detto che ne parlava anche con l'ambulatorio di fisoterapia e con un collega che si occupo di queste "patologie" per avere un consulto sul punto, proprio perchè lei non ha rilevato nulla dalla visita.
Morale dottoressa non ho nessuna soluzione, proposta di soluzione e/o terapia, ed il nostro problema ad oggi persiste...
Tra l'altro lei è rimasta perplessa perchè mi diceva che le capita di sentire il contrario (cioè scarsa lubrificazione) e poi non essendoci a quanto sembra infezione non ha ritenuto che questa lubrificazione sia causata da una infezione appunto.
Mi scusi se mi sono ancora una volta dilungata, ma ora questo comincia ad essere un problema, non solo perchè non riesco ad avere un altro figlio, ma soprattutto per un discorso di serenità sessuale.
Grazie ancora per la Sua preziosa pazienza.
saluti.
Morale dottoressa non ho nessuna soluzione, proposta di soluzione e/o terapia, ed il nostro problema ad oggi persiste...
Tra l'altro lei è rimasta perplessa perchè mi diceva che le capita di sentire il contrario (cioè scarsa lubrificazione) e poi non essendoci a quanto sembra infezione non ha ritenuto che questa lubrificazione sia causata da una infezione appunto.
Mi scusi se mi sono ancora una volta dilungata, ma ora questo comincia ad essere un problema, non solo perchè non riesco ad avere un altro figlio, ma soprattutto per un discorso di serenità sessuale.
Grazie ancora per la Sua preziosa pazienza.
saluti.
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Gentile Signora,
sentirei i colleghi dell'uroginecologia per un parere sul tono del muscolo elevatore dell'ano.
Si può effettuare una misurazione anche con apposito strumento inserito all'interno della vagina.
Nel rapporto lei ha difficoltà o solo suo marito nel momento in cui "perde la sensibilità"?
Se non si trova una risposta al problema, si potrebbe pensare all'opportunità di effettuare un consulto psicosessuologico di coppia.
sentirei i colleghi dell'uroginecologia per un parere sul tono del muscolo elevatore dell'ano.
Si può effettuare una misurazione anche con apposito strumento inserito all'interno della vagina.
Nel rapporto lei ha difficoltà o solo suo marito nel momento in cui "perde la sensibilità"?
Se non si trova una risposta al problema, si potrebbe pensare all'opportunità di effettuare un consulto psicosessuologico di coppia.
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Ex utente
Grazie Dottoressa.
Nel rapporto anche io ho difficoltà, nel senso che percepisco la minore sensibilità.
Comunque, la ginecologa mi ha detto che avrebbe chiesto un parere ad un collega e poi mi faceva sapere se è il caso di fare una visita in uroginecologia, anche se, come consiglia lei, io sarei dell'idea di farla comunque anche per avere una diagnosi un pò più certa.
Vediamo come procede....
grazie
cordialmente.
Nel rapporto anche io ho difficoltà, nel senso che percepisco la minore sensibilità.
Comunque, la ginecologa mi ha detto che avrebbe chiesto un parere ad un collega e poi mi faceva sapere se è il caso di fare una visita in uroginecologia, anche se, come consiglia lei, io sarei dell'idea di farla comunque anche per avere una diagnosi un pò più certa.
Vediamo come procede....
grazie
cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 33k visite dal 28/09/2010.
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