Fibroma calcifico
Gent.mi buonasera,sono Tiziana, dal trentino.
Vi disturbo per avere da Voi un consiglio.Ho 57 anni, in menopausa da 7.Non ho perdite ematiche, non prendo ormoni.
Da 4 anni ho un fibroma calcifico intraconitario di 29 mm invariato negli anni.
Campi annessiali liberi. Il fibroma maschera completamente gli echi endometriali.
Nel 2006 ho effettuato ecotomografia pelvica e transvaginale.
Ecco il responso:
Immagine uterina in asse di circa 66 mm, ad ecostruttura diffusamente ipoecogena con formazione isolata verosimilmente fibromatosa,parzialmente e grossolanamente calcifica, all'eco doppler non vascolarizzata, con verosimile rispetto ecografico della linea endometriale,iperecogena, di circa 5 mm complessivi.
CONCLUSIONI: iperplasia uterina a componenete miomatose calcifica.
Pochi giorni fa ho fatto il controllo periodico.
La mia ginecologa mi ha riscontrato la candida, e ancor prima di farmi l'eco con la sonda vaginale, mi ha parlato di isteroscopia diagnostica preventiva.
Credo abbia rivisto i miei controlli precedenti prima che io entrassi e ha deciso in merito.
Dice che non vi è urgenza, ma mi ha messo in lista d'attesa per farla.
Ho parecchio paura, non tanto per l'istero, che penso mi facciano con sedazione in quanto l'utero è compromesso da questo fibroma, e non ho avuto figli, ma per l'esito.
Grazie per la vostra attenzione, e in attesa di una Vostra gentile risposta, saluto.
Tiziana
Vi disturbo per avere da Voi un consiglio.Ho 57 anni, in menopausa da 7.Non ho perdite ematiche, non prendo ormoni.
Da 4 anni ho un fibroma calcifico intraconitario di 29 mm invariato negli anni.
Campi annessiali liberi. Il fibroma maschera completamente gli echi endometriali.
Nel 2006 ho effettuato ecotomografia pelvica e transvaginale.
Ecco il responso:
Immagine uterina in asse di circa 66 mm, ad ecostruttura diffusamente ipoecogena con formazione isolata verosimilmente fibromatosa,parzialmente e grossolanamente calcifica, all'eco doppler non vascolarizzata, con verosimile rispetto ecografico della linea endometriale,iperecogena, di circa 5 mm complessivi.
CONCLUSIONI: iperplasia uterina a componenete miomatose calcifica.
Pochi giorni fa ho fatto il controllo periodico.
La mia ginecologa mi ha riscontrato la candida, e ancor prima di farmi l'eco con la sonda vaginale, mi ha parlato di isteroscopia diagnostica preventiva.
Credo abbia rivisto i miei controlli precedenti prima che io entrassi e ha deciso in merito.
Dice che non vi è urgenza, ma mi ha messo in lista d'attesa per farla.
Ho parecchio paura, non tanto per l'istero, che penso mi facciano con sedazione in quanto l'utero è compromesso da questo fibroma, e non ho avuto figli, ma per l'esito.
Grazie per la vostra attenzione, e in attesa di una Vostra gentile risposta, saluto.
Tiziana
[#1]
Non mi spiego come un fibroma intracavitario possa essere cresciuto fino a questi livelli (29 mm sono più di 2/3 di una cavità uterina del volume riportato) senza essere stato asportato precedentemente.
Personalmente sarei dell'idea di farlo quanto prima.
Pur se calcifico, infatti, il fibroma rappresenta una possibile causa di sanguinamento anomalo che, in caso dovesse assumere i caratteri di un sanguinamento di tipo medio-grave o grave, per la sua stessa sede e volume indicherebbe un tentativo di arresto dell'emorragia solo con terapie mediche per poi procedere, appena possibile, ad una isterectomia.
Sarei, personalmente, dell'idea di valutare l'aggredibilità chirurgica del mioma con una istero diagnostica, come la Collega Le ha già detto, per poi passare ad una istero operativa, probabilmente in due tempi, per la rimozione della massa.
Saluti
Personalmente sarei dell'idea di farlo quanto prima.
Pur se calcifico, infatti, il fibroma rappresenta una possibile causa di sanguinamento anomalo che, in caso dovesse assumere i caratteri di un sanguinamento di tipo medio-grave o grave, per la sua stessa sede e volume indicherebbe un tentativo di arresto dell'emorragia solo con terapie mediche per poi procedere, appena possibile, ad una isterectomia.
Sarei, personalmente, dell'idea di valutare l'aggredibilità chirurgica del mioma con una istero diagnostica, come la Collega Le ha già detto, per poi passare ad una istero operativa, probabilmente in due tempi, per la rimozione della massa.
Saluti
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Santoro, grazie innanzi tutto per la Sua tempestiva risposta.
Come Le ho detto, fortunatamente, non ho perdite ematiche,ma capisco chiaramente ciò che Lei mi ha detto.Anche io, profana della materia, mi sono chiesta più volte se non era il caso di toglierlo, visto che già nel 1988 (35 anni)ho subìto un miomectomia multipla.Ho l'utero fibromatoso, infatti dopo poco tempo me ne si sono riformati tre, che dopo la menopausa si sono poco alla volta calcificati in uno solo. Non sono comunque io il medico e quindi l'unica mia possibilità era di controllarlo annualmente, come ho sempre fatto. Ho saputo oggi comunque che l'istero la farò entro ottobre. Grazie ancora per il Suo consiglio.La saluto cordialmente, Tiziana
Come Le ho detto, fortunatamente, non ho perdite ematiche,ma capisco chiaramente ciò che Lei mi ha detto.Anche io, profana della materia, mi sono chiesta più volte se non era il caso di toglierlo, visto che già nel 1988 (35 anni)ho subìto un miomectomia multipla.Ho l'utero fibromatoso, infatti dopo poco tempo me ne si sono riformati tre, che dopo la menopausa si sono poco alla volta calcificati in uno solo. Non sono comunque io il medico e quindi l'unica mia possibilità era di controllarlo annualmente, come ho sempre fatto. Ho saputo oggi comunque che l'istero la farò entro ottobre. Grazie ancora per il Suo consiglio.La saluto cordialmente, Tiziana
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 50.3k visite dal 26/09/2010.
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