Endometriosi e vestibolite
Buongiorno e grazie dell'attenzione che mi vorrete dare.
Sintetizzo il problema:
Settembre 2009 scopro di avere un problema di endometriosi, occasionalmente durante una serie di visite precedenti per un problema di infiammazioni vulvari, cistiti e dismenorrea con dolore 9/10. A dicembre 2009 i sintomi peggiorano improvvisamente (dolore pelvico, cicli mestruali impossibili, cistiti, infiammazioni vulvari). Fino a questo momento esami urine e tamponi batteriologici vaginali sempre negativi. A maggio l'ecografia visualizza delle aderenze intestinali a questo punto l'intervento risulta indispensabile. Ad Aprile 2010 mi operano.
1) Endometriosi parametriale sinistra, con asportazione di endometriosi profonda per via LPS al LUS sinistro
2) Cisti endometriosica ovaio sinistro con asportazione cisti endometirosica sinistra
3) Miomi multipli con resettoscopia
Non mi viene prescritta nessuna cura ormonale post intervento in quanto sono alla ricerca di una gravidanza.
Una settimana dopo l'intervento inizio ad avere delle infiammazioni vulvari molto importanti, uretriti e continuo dolore (tipo fitta) addome sinistro. Di nuovo analisi urine negative e tamponi negativi. Passa un mese e sono sempre afflitta da queste problematiche. A giugno 2010 le infiammazioni vulvari sono ormai recidivanti e facendo una vulvoscopia mi dicono che ho una "vestibolite papillare". Ora siamo a settembre 2010 sono in cura con una crema clobesold cortisonica da mettere sulle zone vulvari infiammate. Continuo sempre ad avere problematiche a livello uretrale con infiammazioni e urgenza alla minzione, con aumento dei sintomi in maniera importante prima del periodo ovulatorio e delle mestruazioni.
Ad oggi sono esaurita e molto provata dalle continue visite dove non ho effettive risposte. Ovviamente la sfera psicologica è compromessa, ma per colpa del problema fisico e non il contrario, ci tengo in modo particolare a precisarlo. Avevo riposto molte speranze nell'intervento per endometriosi, sia perché ovviamente sarei stata fisicamente meglio di prima e sia per il fattore ricerca gravidanza.
I dottori ultimamente iniziano a consigliarmi solo antidepresivi e tranquillanti e testuali parole "non sappiamo più che pesci prendere". Questa cosa è devastante per me persona molto razionale e senza modestia mi ritengo intelligente.
Ho bisogno di capire che correlazione hanno questi disturbi con il problema di endometriosi, ho bisogno di capire come uscirne...ormai è un anno.
Ho bisogno di capire come è possibile che nessun luminare medico riesca a prendersi in carico il mio problema in un modo più attento è più umano. L'impressione è che uscita dallo studio medico sono più sola di prima. Diventare un paziente "ingombrante" è veramente brutto.
Ringrazio per l'attenzione e sono disponibile a fornire ulteriori chiarimenti per chi vorrà interessarsi al mio caso.
Cordiali Saluti.
Sintetizzo il problema:
Settembre 2009 scopro di avere un problema di endometriosi, occasionalmente durante una serie di visite precedenti per un problema di infiammazioni vulvari, cistiti e dismenorrea con dolore 9/10. A dicembre 2009 i sintomi peggiorano improvvisamente (dolore pelvico, cicli mestruali impossibili, cistiti, infiammazioni vulvari). Fino a questo momento esami urine e tamponi batteriologici vaginali sempre negativi. A maggio l'ecografia visualizza delle aderenze intestinali a questo punto l'intervento risulta indispensabile. Ad Aprile 2010 mi operano.
1) Endometriosi parametriale sinistra, con asportazione di endometriosi profonda per via LPS al LUS sinistro
2) Cisti endometriosica ovaio sinistro con asportazione cisti endometirosica sinistra
3) Miomi multipli con resettoscopia
Non mi viene prescritta nessuna cura ormonale post intervento in quanto sono alla ricerca di una gravidanza.
Una settimana dopo l'intervento inizio ad avere delle infiammazioni vulvari molto importanti, uretriti e continuo dolore (tipo fitta) addome sinistro. Di nuovo analisi urine negative e tamponi negativi. Passa un mese e sono sempre afflitta da queste problematiche. A giugno 2010 le infiammazioni vulvari sono ormai recidivanti e facendo una vulvoscopia mi dicono che ho una "vestibolite papillare". Ora siamo a settembre 2010 sono in cura con una crema clobesold cortisonica da mettere sulle zone vulvari infiammate. Continuo sempre ad avere problematiche a livello uretrale con infiammazioni e urgenza alla minzione, con aumento dei sintomi in maniera importante prima del periodo ovulatorio e delle mestruazioni.
Ad oggi sono esaurita e molto provata dalle continue visite dove non ho effettive risposte. Ovviamente la sfera psicologica è compromessa, ma per colpa del problema fisico e non il contrario, ci tengo in modo particolare a precisarlo. Avevo riposto molte speranze nell'intervento per endometriosi, sia perché ovviamente sarei stata fisicamente meglio di prima e sia per il fattore ricerca gravidanza.
I dottori ultimamente iniziano a consigliarmi solo antidepresivi e tranquillanti e testuali parole "non sappiamo più che pesci prendere". Questa cosa è devastante per me persona molto razionale e senza modestia mi ritengo intelligente.
Ho bisogno di capire che correlazione hanno questi disturbi con il problema di endometriosi, ho bisogno di capire come uscirne...ormai è un anno.
Ho bisogno di capire come è possibile che nessun luminare medico riesca a prendersi in carico il mio problema in un modo più attento è più umano. L'impressione è che uscita dallo studio medico sono più sola di prima. Diventare un paziente "ingombrante" è veramente brutto.
Ringrazio per l'attenzione e sono disponibile a fornire ulteriori chiarimenti per chi vorrà interessarsi al mio caso.
Cordiali Saluti.
[#1]
Cara signora, da quello che lei ha riferito, i sintomi che attualmente la disturbano in modo predominante sono da correlare alla sfera urologica.
Visto che è già stata ampiamente valutata la sfera ginecologica, a questo punto riterrei opportuna l'effettuazione di una visita urologica, ed eventualmente ulteriori indagini (cistoscopia ecc.)per un quadro completo della sua situazione.
Augurandole di risolvere quanto prima e brillantemente i suoi problemi, la saluto, e mi tenga aggiornata.
Visto che è già stata ampiamente valutata la sfera ginecologica, a questo punto riterrei opportuna l'effettuazione di una visita urologica, ed eventualmente ulteriori indagini (cistoscopia ecc.)per un quadro completo della sua situazione.
Augurandole di risolvere quanto prima e brillantemente i suoi problemi, la saluto, e mi tenga aggiornata.
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
[#2]
Utente
Grazie per la rapida risposta, in effetti la sfera ugologica non è stata mai presa in considerazione. Vedrò di trovare la forza psicologica per intraprendere nuovamente una serie di indagini e visite a questo punto come dice lei indirizzandomi verso l'ambito urologico. I migliori saluti.
[#3]
Utente
Buongiorno Dr De Falco, rispondo con un po di ritardo. Ho effettuato ancora diversi consulti uro/ginecologici e ancora esami di laboratorio vari. La diagnosi finale a detta dei medici che mi hanno seguita è vulvodinia. La cura che mi hanno prescritto è pelvilen per un mese e poi si vedrà. Ho iniziato da pochi giorni, ma ovviamente non ho ancora apprezzato risultati. Speriamo, sono molto depressa per questa situazione che tra l'endometirosi e adesso questo problema mi sembra di non riuscire ad uscirne. Pur avendo incontrato medici validi è difficile "digerire" il fatto che se ne sa così poco e nessuno è in grado realmente di dirmi se guarirò. A presto e grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.8k visite dal 17/09/2010.
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