Mola vescicolare
Gentili dottori,
chiedo cortesemente un vostro parere in merito a un esame istologico effettuato in seguito a revisione cavità uterina. Riassumo in breve la mia storia. Età: 34, a fine giugno test gravidanza positivo e in data 2 luglio beta hcg 8.413,00 mui/ml, verso il 5 luglio iniziano delle piccolissime perdite color rosato/marroncino, chiamo il mio ginecologo e mi rassicura dicendomi che potrebbe trattarsi dell'impianto e di fare un altro prelievo beta hcg: 7 luglio: 36.814,00. Ma le perdite non cessano, anzi ne rilevo alcune di colore più vicino al rosso, cosi il 10 luglio ripeto le beta che salgono a 71.171. Il mio ginecologo mi rassicura nuovamente e, dietro mia richiesta di ecografia, mi risponde che non è necessaria perchè a quel punto della gravidanza si vedrebbe ben poco. Finalmente arriva il giorno dell'appuntamento (20 luglio), ma durante l'ecografia mi dice "mi dispiace, non c'è battito", prenotando l'intervento il 23 luglio. La mattina poco prima del raschiamento (beta hcg circa 60.000) mi viene eseguita un'eco pelvica: "prima gravidanza all'8° settimana di amenorrea. All'interno dell'utero si evidenzia un contenuto polimorfo, con alternanza di aree iperecogene e di zone ecoprive, senza possibilità di definizione morfologica. Sospetta mola vescicolare." Inoltre, subito dopo l’intervento: estrazione del materiale pseudo-deciduo ovulare.
Una settimana dopo l'intervento HCG 3.127 (29 luglio), il 4 agosto scendono a 935, il 17 agosto: 148 e il 31 agosto (una settimana fa) 32. Tre giorni fa ritiro esito esame istologico: "il materiale inviato è costituito da villi coriali molto ingrossati, caratterizzati da uno stroma lasso, privo di vasi e contenente cellule stellate, da degenerazione vacuolare delle cellule del trofoblasto e da moderati fenomeni di iperplasia di entrambi gli elementi trofoblastici, più evidenti a carico delle cellule dello strato di Langhans, ma senza segni di anaplasia. Quadro morfologico compatibile con mola vescicolare tipica." Proprio 3 giorni fa il mio ginecologo mi sottopone a eco (esterna): "cavità uterina esente da residui amorfi, con eco endometriale netta, tipica della fase proliferativa, con utero di normale morfologia e volume." (anche le ovaie sono a posto). Mi dice di ripetere beta hcg il 20 settembre prossimo e che nell'eventualità ci fossero dei focolai lo si saprà monitorando questo valore. Adesso quello che chiedo è sapere se secondo voi si tratta di una mola parziale o completa, dato che il mio ginecologo mi ha detto che dal referto dell'esame istologico non si capisce. Inoltre sarebbe utile eseguire eco con doppler flussimetria? Vi ringrazio tanto e mi scuso per la lunghezza, ma ho cercato di essere quanto più precisa possibile, considerando anche il mio stato d'animo, in quanto se le beta aumentano e non si azzerano si parla di un secondo intervento e successivamente di una chemioterapia, oltre al fatto di dover aspettare un pò per provare ad avere un bambino...
chiedo cortesemente un vostro parere in merito a un esame istologico effettuato in seguito a revisione cavità uterina. Riassumo in breve la mia storia. Età: 34, a fine giugno test gravidanza positivo e in data 2 luglio beta hcg 8.413,00 mui/ml, verso il 5 luglio iniziano delle piccolissime perdite color rosato/marroncino, chiamo il mio ginecologo e mi rassicura dicendomi che potrebbe trattarsi dell'impianto e di fare un altro prelievo beta hcg: 7 luglio: 36.814,00. Ma le perdite non cessano, anzi ne rilevo alcune di colore più vicino al rosso, cosi il 10 luglio ripeto le beta che salgono a 71.171. Il mio ginecologo mi rassicura nuovamente e, dietro mia richiesta di ecografia, mi risponde che non è necessaria perchè a quel punto della gravidanza si vedrebbe ben poco. Finalmente arriva il giorno dell'appuntamento (20 luglio), ma durante l'ecografia mi dice "mi dispiace, non c'è battito", prenotando l'intervento il 23 luglio. La mattina poco prima del raschiamento (beta hcg circa 60.000) mi viene eseguita un'eco pelvica: "prima gravidanza all'8° settimana di amenorrea. All'interno dell'utero si evidenzia un contenuto polimorfo, con alternanza di aree iperecogene e di zone ecoprive, senza possibilità di definizione morfologica. Sospetta mola vescicolare." Inoltre, subito dopo l’intervento: estrazione del materiale pseudo-deciduo ovulare.
Una settimana dopo l'intervento HCG 3.127 (29 luglio), il 4 agosto scendono a 935, il 17 agosto: 148 e il 31 agosto (una settimana fa) 32. Tre giorni fa ritiro esito esame istologico: "il materiale inviato è costituito da villi coriali molto ingrossati, caratterizzati da uno stroma lasso, privo di vasi e contenente cellule stellate, da degenerazione vacuolare delle cellule del trofoblasto e da moderati fenomeni di iperplasia di entrambi gli elementi trofoblastici, più evidenti a carico delle cellule dello strato di Langhans, ma senza segni di anaplasia. Quadro morfologico compatibile con mola vescicolare tipica." Proprio 3 giorni fa il mio ginecologo mi sottopone a eco (esterna): "cavità uterina esente da residui amorfi, con eco endometriale netta, tipica della fase proliferativa, con utero di normale morfologia e volume." (anche le ovaie sono a posto). Mi dice di ripetere beta hcg il 20 settembre prossimo e che nell'eventualità ci fossero dei focolai lo si saprà monitorando questo valore. Adesso quello che chiedo è sapere se secondo voi si tratta di una mola parziale o completa, dato che il mio ginecologo mi ha detto che dal referto dell'esame istologico non si capisce. Inoltre sarebbe utile eseguire eco con doppler flussimetria? Vi ringrazio tanto e mi scuso per la lunghezza, ma ho cercato di essere quanto più precisa possibile, considerando anche il mio stato d'animo, in quanto se le beta aumentano e non si azzerano si parla di un secondo intervento e successivamente di una chemioterapia, oltre al fatto di dover aspettare un pò per provare ad avere un bambino...
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 07/09/2010.
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