Dubbio su masturbazione

Salve, sono una ragazza di 25 anni, per favore potete risolvere un dubbio che mi assilla: con la masturbazione(per me: dita infilate nell'orifizio vaginale) è possibile contrarre qualche malattia infettiva? Un lieve mal di gola che si manifesta più di due setttimane dopo l'episodio può essere a questo correlato? Ed un lieve arrossamento intorno all'ano (non interessato dal contatto) con un pò di bruciore?
Grazie mille.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
No in nessuna modo correlerei i disturbi citati. La masturbazione con le modalità da lei descritte non espone a nessun rischio infettivo. Stia serena.
Marcello MASALA MD
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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per avermi risposto, e così rapidamente. Solo una precisazione: la masturbazione l'ho ricevuta da un ragazzo, non l'ho praticata da sola, per questo mi ponevo il dubbio. Mi conferma comunque la Sua risposta? Ancora mille grazie.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Si confermo, stia serena.
Marcello Masala MD
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Utente
Utente
La ringrazio davvero tanto per la Sua disponibilità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Confermo le osservazioni fatte dal collega Masala. Un "mal di gola" dopo una manipolazione dei genitali non ha alcun senso "anatomico". Sui bruciori nell'area genitale ed anale spesso può dipendere da fattori puramente "meccanici".
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie anche al dottor Beretta. Le risposte ricevute nel forum hanno contribuito a tranquillizzarmi relativamente alla possibilità di contagio di malattie infettive con quelle modalità. Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
anch'io per ultimo le confermo quanto sopra detto e la tranquillizzo

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Utente
Utente
Un sentito ringraziamento anche al dottor Benedetto.
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Utente
Utente
Gentili dottori, faccio seguito alle mie richieste di consulto, sperando di non essere giudicata ossessiva, per porvi un quesito: a quasi due mesi dall'episodio di petting narratovi (riassumendo: un ragazzo praticamente sconosciuto mi ha infilato la mano dentro l'orifizio vaginale, io ho toccato il suo pene e c'è stata un pò di masturbazione reciproca, senza però che i nostri sessi entrassero in contatto nè che ci fossero rapporti vaginali, anali od orali. ci sono stati due o tre baci profondi, io non credo di essere entrata in contatto con suoi liquidi, e quando lui ha avuto l'eiaculazione io avevo già tirato su i pantaloni e lui ha raccolto con la mano) sulla parte destra del collo, poco sotto la mascella il mio medico ha riscontrato un piccolo linfonodo, leggermente dolorante al tocco e non visibile come gonfio dall'esterno. Può questo essere correlato a quell'episodio, come sintomo di qualche malattia infettiva (hiv in primis), premettendo che non ho presentato nel frattempo nè febbre, nè sudorazioni nè altri sintomi strani, se non nei giorni immediatamente successivi al fatto lievi mal di testa e piccoli capogiri, probabilmente dovuti al caldo, all'ansia ed al fatto che non mangiavo? o può dipendere dal fatto che per tutto questo tempo non ho fatto che autopalparmi il collo, o che negli ultimi giorni ho avuto dei dolori alle gengive in fondo all'arcata dentaria, là dove dovrebbero spuntare i denti del giudizio? Sono donatrice di sangue, e vorrei effetuare una donazione il prima possibile anche per escludere qualunque malattia, devo necessariamente aspettare i tre mesi (che si avranno a fine settembre) o posso anticipare un pò?
Molte grazie per la vostra disponibilità.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Premettendo che la donazione di sangue è un pessimo metodo per fare il test per l'HIV, ed è peraltro illegale nel nostro paese(qualora si abbia un sospetto qualsiasi non si può donare), ribadisco che non vedo possibilità di contagio HIV nel contatto riferito.
Marcello Masala MD
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Utente
Utente
Ringrazio per la nuova risposta, ma vorrei precisare che, senza assolutamente voler mettere in dubbio le rassicurazioni datemi dai medici del forum (e peraltro non solo), essendo l'atto della donazione molto importante per me per ovvi motivi etici avevo comunque l'intenzione di parlare con sincerità al medico del Centro prelievi, in modo da escludere qualunque tipo di pericolo per chi riceverà il mio sangue. Non donerei mai col solo scopo di eseguire il test, per quanto non nascondo che la possibilità di tenere sotto costante controllo la mia salute non può che farmi piacere, perchè, senza essere del campo, immagino che in tali casi i controlli debbano essere molto rigorosi
Comunque mi scuso per l'insistenza delle mie domande, dovute probabilmente ai disturbi d'ansia e depressione di cui soffro da molto tempo, e che mi portano ad ingigantire, fino a trascinarlo nel tragico, qualunque episodio della mia vita, e ringrazio per questo servizio che offrite, prezioso soprattutto perchè permette di aprirsi anche su cose delicate come quelle che ho descritto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Cara lettrice ,
non drammatizzi una situazione non drammatica. Esegua i test senza donazione . Anche un piccolo dubbio deve essere fugato e poi cerchi , soprattutto se vuole continuare le donazoni, di evitare ogni situazione che possa scatenare problemi simili , anche se capisco può essere non semplice e facile.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Utente
Utente
Data la pericolosità di qualunque contatto sessuale e non solo, e data la mia situazione psicologica, che non mi permette di vivere con serenità questa sfera (avete potuto constatare come una situazione definita non a rischio da dieci medici in tutto, tra voi del forum ed esterni, sia stata da me vissuta con estrema drammaticità, e credo lo sarà finchè non vedrò i risultati delle analisi)credo proprio che seguirò il consiglio del dott. Beretta, perchè ho l'impressione che l'unica sicurezza sia data dall'astinenza.
Grazie ancora per la disponibilità.
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Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Gentile utente,
mi permetto di rispondere anche io alla sua richiesta di consulto, anche se per fare un commento non richiesto. Non credo che l'astinenza sia una risoluzione sensata del problema. Credo piuttosto che il problema sia nella sua paura di contaminazione per via sessuale. Forse uno psicologo o un sessuologo potrebbero riuscire ad aiutarla a vivere in un modo meno drammatico la sessualità. Più che tratti ossessivi, in quanto lei scrive, mi sembra di rilevare tratti ipocondriaci, con una preoccupazione marcata per la sua salute. Se si accorge che queste preoccupazioni sono in aumento e si scatenano anche per motivi insensati, credo che sentire l'opinione di un professionista della salute mentale potrebbe essere una buona idea.
Scusi l'intromissione. Spero il mio suggerimento non le suoni sgradito.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa, ringrazio anche Lei per l'intervento, e preciso che non è affatto sgradito, anzi, ho pensato ad intraprendere questa strada, perchè nei "momenti di lucidità" mi rendo conto che ho esasperato una situazione che qualunque altra persona avrebbe vissuto come normale ed assolutamente non portatrice di rischi per la salute. Immagino che abbia avuto modo di leggere le modalità del contatto che ho descritto (riassumendo: nessun rapporto vaginale, anale od orale nè contatto tra i sessi, solo penetrazione della vagina con la mano da parte della persona, due o tre baci profondi, eiaculazione raccolta con la mano quando mi ero già tirata su i pantaloni),ma mi consenta di approfittare del fatto che Lei è una donna, nonchè psichiatra, per aprirmi su un aspetto di cui non ho avuto il coraggio di parlare fino in fondo: io questo episodio l'ho vissuto come una violenza, perchè quando la persona ha cominciato a toccarmi insistentemente ho creduto per un pò che fosse ciò di cui avevo bisogno in un momento, come quello che sto passando, molto difficile della mia vita (si è riacutizzata una depressione di cui soffro da anni, e che non ho mai curato perchè ha sempre avuto alti e bassi), ma quando ho capito che non era così il contatto era già avvenuto, ed io l'ho fermato letteralmente gridando "basta, basta", senza neanche raggiungere l'orgasmo. Nei giorni successivi è cominciata da parte mia un'analisi ossessiva del mio corpo, che continua ogni giorno tutt'ora che sono passati due mesi, per scoprire qualche sintomo, ho smesso di mangiare, ho consultato decine di medici descrivendo nei minimi dettagli l'accaduto, mi torcevo le mani al pensiero di aver permesso a questa persona di toccarmi, di non aver appurato se avesse ferite sulle mani o qualunque cosa potesse espormi a rischio di contagio di una qualunque malattia infettiva, che potesse essere successo qualcosa che fosse sfuggito al mio controllo (per esempio, un contatto involontario con liquidi biologici della persona, che tra l'altro non credo e non mi sembra sia avvenuto), ho cominciato a pensare alle cose più orribili (compreso il suicidio) e tuttora vivo nel terrore pensando al momento in cui leggerò le analisi. Ho avuto altri due ragazzi prima, ma mai avevo vissuto la sfera della sessualità con una tale paura. Per questo dico che, stando così le cose, forse la soluzione migliore per me è l'astinenza, perchè nei tre anni passati da quando mi sono lasciata col mio ragazzo, non avendone avuti altri, la depressione di cui soffrivo si era notevolmente affievolita grazie alla serenità che mi dava il pensiero che la mia solitudine, anche se non sempre facile da accettare, mi metteva al sicuro da sofferenze e da ansie come questa; se anche dovesse accadermi di avere un altro contatto fisico con un uomo, anche se spero di no, mi sentirei completamente al sicuro solo se indossassimo entrambi guanti di lattice e almeno due paia di preservativi ciascuno.
Scusi la lunghezza del messaggio, ma mi dà sollievo potermi aprire con qualcuno su queste cose, perchè non ho nessun altro con cui farlo, e grazie se vorrà rispondermi.
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Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Se da una parte sono sollevata per non essere risultata inopportuna, dall'altra sono preoccupata nel sentire come lei sta. Credo che stia vivendo un momento di incontrovertibile difficoltà e ritengo che sia giunto il momento di farsi aiutare da uno specialista. Credo anche che sarebbe più opportuno contattare uno psichiatra perchè forse è il momento di pensare anche ad una terapia psicofarmacologica se è vero che sono anni che si trascina dietro una depressione che non ha mai deciso di curare...
Mi fa piacere che lei si sia sentita sufficientemente fiduciosa da raccontarmi i suoi vissuti in merito al recente contatto sessuale e ritengo che parlare possa sempre essere un modo per iniziare a superare le cose che ci fanno soffrire.
Non ritengo necessario ribadire per l'ennesima volta che non ci sono pericoli reali di contaminazione, questo lo sa da sè. Sa che le analisi saranno, con ogni probabilità, negative.
La solitudine non è un antidoto ma, al massimo, una strategia transitoria di dubbio esito.
Le "cose orribili" che pensa ritengo siano strettamente collegate alla sua attuale sintomatologia psichica: nessuno può convincerla che quello che pensa non è corretto o reale o possibile, ma potrà sicuramente pensare cose meno orribili quando starà meglio. Perchè lei può stare meglio, spero si renda conto di questo.
L'elemento su cui puntare, cara utente, è sicuramente la sua consapevolezza di non stare bene e la sua nuova disponibilità ad aprirsi: credo che questo possa darle la spinta per decidersi finalmente a cercare aiuto. Può chiedere al suo medico di medicina generale di indicarle uno specialista di sua fiducia oppure rivolgersi al Servizio Psichiatrico Territoriale della sua città, anche con accesso diretto.
Io resto a disposizione ma lei, mi raccomando, chieda aiuto ad uno specialista della sua città.
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Utente
Utente
La Sua disponibilità è per me preziosissima, perchè è molto più facile per me parlare così che a quattr'occhi. Ho effettuato una visita dal neurologo, che mi ha consigliato una terapia con Domar due volte al giorno, ma questo placa le manifestazioni più disperate della mia ansia (pianti, immaginari tragici, ecc...) solo per breve tempo, restando la stessa sempre latente, come un'ombra. Prova ne è il fatto che nemmeno i numerosi consulti ottenuti in questi due mesi mi hanno rasserenata, e non perchè metta in dubbio la professionalità e preparazione di chi mi ha risposto, ma in quanto ciò che temo è di potere aver fatto, anche se contro la mia volontà e perchè in un momento estremamente difficile della mia vita, qualcosa che possa avermi compromesso, che possa aver tradito me e la mia famiglia. Sicuramente una reazione simile non è normale, e credo che l'episodio raccontato sia stato la goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno già da tempo, così come di sicuro se, come spero e come affermato con ampio margine di sicurezza da tutti i medici con cui ho parlato, le analisi saranno negative, probabilmente questo problema sparirà come per incanto, ma nel frattempo mi sta logorando, mi sta togliendo la gioia di vivere e la voglia di fare qualunque cosa... Mi sveglio e mi addormento nella paura, e ho giurato che se andrà tutto bene non mi farò più toccare da nessuno, perchè non riesco a vedere la sessualità come fonte di piacere, fisico e se si è fortunati anche spirituale, ma solo come qualcosa che turberebbe sempre la serenità datami dalla consapevolezza di essere sana, che mi farebbe vivere con la tensione che le ho descritto ogni giorno... Per quanto fuori dal mondo possa essere considerato, dopo questo episodio (e lo ripeto: in realtà al di là di ciò che Le ho raccontato non c'è stato niente)mi fa tremare solo il pensiero che qualcuno mi tocchi!
Non ho amiche, e non ho modo di confrontarmi perciò con una donna su questi argomenti, per questo La ringrazio ancora se, come donna e medico, vorrà darmi un suo parere.
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Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Mi ascolti con attenzione. I pareri che esprimo sono dati come medico psichiatra. Che io sia anche una donna è pur vero ma meno rilevante. Posso continuare a darle pareri su qualsiasi argomento, ma non cambia il fatto che da qui (da Modena e da un mezzo come Internet) non posso esserle di reale e tangibile aiuto. Mi creda, "parlare a quattr'occhi" può essere più difficile, ma le assicuro anche molto più utile. Immagino che lei possa trovare una psichiatra donna (se preferisce questa opzione) anche nella sua città e, davvero, potrebbe fare molto per lei.
So che può trovare il coraggio. E credo sia ora di trovarlo.
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Utente
Utente
Grazie comunque per la gentilezza dimostratami. La ricontatterò, e spero di poterLe dare buone notizie, sia sul piano fisico che su quello psichico. Un cordiale saluto.
[#20]
Utente
Utente
Cari dottori, Vi scrivo nuovamente perchè preoccupata da una cosa che ho letto navigando in Internet: in un sito si parlava di una pratica sessuale denominata "fisting", che consiste nell'inserimento prima di un dito, e poi di quattro all'interno della vagina, con spinte, e che da tale sito era considerata come pratica a rischio. Se ricordate il contenuto dei miei precedenti messaggi, è proprio ciò che mi pè successo... Come devo dunque considerarlo, alla luce di quanto letto, e ribadendo che non ho appurato se la persona avesse ferite sulla mano o si fosse prima con la stessa toccato il pene (che però fino a quel momento a me sembrava asciutto), e che le ultime due o tre spinte sono state un pò violente?
Scusate il nuovo dubbio, ma si legge veramente di tutto, e grazie per la risposta.
[#21]
Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Credo che se impegnasse la metà del tempo che usa a leggere queste cose su internet per pensare ad iniziare una psicoterapia integrata con una brava psichiatra sarebbe davvero un'idea migliore. Detto questo, gliel'ho già detto, il punto non è "quanti dubbi mi fanno venire le cose che leggo" ma "perchè devo cercare di leggere di tutto affinchè le mie paure aumentino e io riesca finalmente a non essere tranquilla?". Questi temi si possono affrontare solo di persona. E glielo dico proprio perchè ho interesse alla sua salute, quella psichica, visto che quella fisica mi sembra non in discussione nemmeno dopo gli ultimi suoi morbosi ritrovamenti sul web. Lei si preoccupa molto, ma della cosa sbagliata.
Come già le scrissi, io resto a disposizione ma lei, mi raccomando, chieda aiuto ad uno specialista della sua città.
Cordiali saluti.
[#22]
Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Nessun rischio infettivologico in ciò che riferisce. Concordo totalmente con la dr.ssa Barbanti.
Marcello Masala MD
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Cara lettirce ,
anch'io mi associo alle considerazioni fatte dalla dr.a Barbanti e dal collega Masala.
Ancora un cordialissimo saluto.
Giovanni Beretta.
[#24]
Utente
Utente
Gentili dottori, faccio seguito alle mie precedenti per comunicarVi con piacere che dalle analisi è risultato tutto o a posto. Data la modalità del contatto, il tempo trascorso al momento in cui le stesse sono state effettuate (3 mesi) e l'esito, credo di poter stare definitivamente tranquilla. Alla dottoressa Barbati, che gentilmente aveva risposto relativamente al lato psichico del mio problema, oltre a quanto sopra vorrei comunicare che sto seguendo una terapia farmacologica con Domar e Lexotan, che sta dando buoni risultati: gli attacchi di panico e le angosce che per anni mi hanno accompagnata sono molto affievoliti, ed è sparita del tutto l'analisi ossessiva del mio corpo in qualsiasi luogo e momento mi trovassi. Per il momento mi è stato consigliato di continuare questa terapia per almeno un altro mese, ed all'esito decidere per una vera terapia psichiatrica. Permane ancora però, e temo non se ne andrà facilmente, la paura dell'altro sesso, e del sesso in generale, ma per il momento l'aspetto non mi preoccupa, anzi sono felice che ci sia, perchè lo sento come una "sentinella" che mi protegge da situazioni angoscianti come quella vissuta nel corso di quest'estate.
Ringrazio tutti Voi di cuore per la disponibilità dimostratami in un momento veramente difficile per me, e per l'importanza del servizio che offrite.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Coraggio ,la paura più grande dovrebbe essere a questo punto superata.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org