Carcinoma alla colicisti e utero
La settimana scorsa mia zia è stata ricoverata all'ospedale per un episodio di dissenteria che non voleva bloccarsi. Nell'unità ospedaliera le è stata effettuata la TAC. Ecco il referto:
Esame eseguito senza e con mdc ev.
La parete inferiore fondo della colecisti è marcatamente ispessita ed iperdensa (DT 1,4 cm. Circa) per un’estensione di 3,3 cm. circa (esteropladia?) con estrinsecazione esterna in sede strettamente contigua della flessura colica destra, che tuttavia sembra costantemente clivata. Sfumata iperdensità all’adipe adiacente con alcuni sub-centimetrici linfonodi nel contesto.
Coesiste la presenza di tre formazioni litiasiche, la maggiore di 2,5 cm. circa.
Non dilatazione di VBI e VBE.
Vena porta di regolare calibro, pervia.
Nello scavo pelvico si apprezza voluminosa neoformazione disomogenea con aree di colliquazione e aree iperdense dopo mdc di 8,4 x 5,3 cm circa che ingloba l’utero e verosimilmente gli annessi (non visualizzati) e appare costantemente clivata da vescica (mal valutabile per presenza di catetere endovescicale) e retto.
Non alterazione di fegato, milza, pancreas, reni, surreni.
Diverticolosi del colon.
Non versamento libero in addome.
Frattura da lente viconcava dei somi di L3 ed L4 di verosimile natura osteoporotica.
I medici hanno pareri discordanti. Alcuni dicono che si deve operare e che l'intervento è risolutivo. Altri, sempre nella stessa unità ospedaliera, sconsigliano l'intervento dicendo che è solo palliativo.
Mia zia ha 80 anni. Soffre di ipertensione, ha problemi scheletrici dovuti a osteoporosi.
L'anno scorso la zia aveva effettuato una scintigrafia ossea.
Ecco il referto:
L'indagine scintigrafica è stata eseguta dopo 3 ore dall'iniezione endovenosa del tracciante osteotropo mediante scansione Total Body in proiezione anteriore e posteriore. L'esame sintigrafico ha evidenziato un ipercatazione del radiocomposto osteotropo a carico del corpo dell IV e V vertebra lombare e dall'arco anteriore della IV e V costola dell'emitorace di sinistra, sospetta per lesioni secondarie di tipo ripetitivo.
Alcuni medici interpretano queste lesioni di carattere ripetitivo come metastasi, altri come crolli vertebrali.
La zia ha un fibroma all'utero evidenziato da precedenti ecografie effettuate. La neoformazione che si evidenzia dalla TAC può essere dovuta a questo fibroma?
Siamo veramente confusi. Non sappiamo cosa fare e cosa veramente sia meglio per la zia.
Desideravamo sapere:
1) L'intervento è veramente necessario?
2) E' risolutivo?
3) Nel caso sia palliativo, vale la pena effettuarlo? Operandola si allunga la prospettiva di vita e si migliora?
4) Che rischi corre la zia per un tale intervento, tenuto conto che ha 80 anni?
5) Che prospettive di vita ha senza tale intervento?
Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che vorranno chiarire questa difficile situazione.
Cordiali saluti
Esame eseguito senza e con mdc ev.
La parete inferiore fondo della colecisti è marcatamente ispessita ed iperdensa (DT 1,4 cm. Circa) per un’estensione di 3,3 cm. circa (esteropladia?) con estrinsecazione esterna in sede strettamente contigua della flessura colica destra, che tuttavia sembra costantemente clivata. Sfumata iperdensità all’adipe adiacente con alcuni sub-centimetrici linfonodi nel contesto.
Coesiste la presenza di tre formazioni litiasiche, la maggiore di 2,5 cm. circa.
Non dilatazione di VBI e VBE.
Vena porta di regolare calibro, pervia.
Nello scavo pelvico si apprezza voluminosa neoformazione disomogenea con aree di colliquazione e aree iperdense dopo mdc di 8,4 x 5,3 cm circa che ingloba l’utero e verosimilmente gli annessi (non visualizzati) e appare costantemente clivata da vescica (mal valutabile per presenza di catetere endovescicale) e retto.
Non alterazione di fegato, milza, pancreas, reni, surreni.
Diverticolosi del colon.
Non versamento libero in addome.
Frattura da lente viconcava dei somi di L3 ed L4 di verosimile natura osteoporotica.
I medici hanno pareri discordanti. Alcuni dicono che si deve operare e che l'intervento è risolutivo. Altri, sempre nella stessa unità ospedaliera, sconsigliano l'intervento dicendo che è solo palliativo.
Mia zia ha 80 anni. Soffre di ipertensione, ha problemi scheletrici dovuti a osteoporosi.
L'anno scorso la zia aveva effettuato una scintigrafia ossea.
Ecco il referto:
L'indagine scintigrafica è stata eseguta dopo 3 ore dall'iniezione endovenosa del tracciante osteotropo mediante scansione Total Body in proiezione anteriore e posteriore. L'esame sintigrafico ha evidenziato un ipercatazione del radiocomposto osteotropo a carico del corpo dell IV e V vertebra lombare e dall'arco anteriore della IV e V costola dell'emitorace di sinistra, sospetta per lesioni secondarie di tipo ripetitivo.
Alcuni medici interpretano queste lesioni di carattere ripetitivo come metastasi, altri come crolli vertebrali.
La zia ha un fibroma all'utero evidenziato da precedenti ecografie effettuate. La neoformazione che si evidenzia dalla TAC può essere dovuta a questo fibroma?
Siamo veramente confusi. Non sappiamo cosa fare e cosa veramente sia meglio per la zia.
Desideravamo sapere:
1) L'intervento è veramente necessario?
2) E' risolutivo?
3) Nel caso sia palliativo, vale la pena effettuarlo? Operandola si allunga la prospettiva di vita e si migliora?
4) Che rischi corre la zia per un tale intervento, tenuto conto che ha 80 anni?
5) Che prospettive di vita ha senza tale intervento?
Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che vorranno chiarire questa difficile situazione.
Cordiali saluti
[#1]
E’ difficile darle un consiglio senza una valutazione clinica diretta della documentazione.
In primo luogo la risonanza magnetica è superiore alla TC nel discriminare l’origine delle masse pelviche. Potrebbe essere indicato eseguire tale esame, se fosse possibile sarebbe utile che un radiologo abituato a diagnosticare questo tipo di patologia eseguisse l’esame. Se disponibile, al momento dell’esame, il radiologo dovrebbe avere questa TC e le ecografie che descrivono il precedente fibroma.
Mi sembra che la TC non descrive l’ingrossamento di linfonodi addominali/pelvici (colecisti a parte); questo andrebbe chiarito.
Credo non abbia descritto i lavori dei marcatori tumorali (Ca125 soprattutto ma considererei anche Ca19.9, CEA ).
Penso che questi esami siano necessari per chiarire la diagnosi. Solo in questo modo si può capire se l’intervento è indicato e quale è la prognosi.
In primo luogo la risonanza magnetica è superiore alla TC nel discriminare l’origine delle masse pelviche. Potrebbe essere indicato eseguire tale esame, se fosse possibile sarebbe utile che un radiologo abituato a diagnosticare questo tipo di patologia eseguisse l’esame. Se disponibile, al momento dell’esame, il radiologo dovrebbe avere questa TC e le ecografie che descrivono il precedente fibroma.
Mi sembra che la TC non descrive l’ingrossamento di linfonodi addominali/pelvici (colecisti a parte); questo andrebbe chiarito.
Credo non abbia descritto i lavori dei marcatori tumorali (Ca125 soprattutto ma considererei anche Ca19.9, CEA ).
Penso che questi esami siano necessari per chiarire la diagnosi. Solo in questo modo si può capire se l’intervento è indicato e quale è la prognosi.
Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it
[#2]
Utente
Egregio Dott. Simone Ferrero innanzi tutto la ringrazio per la sollecita risposta.
La zia è ancora ricoverata in ospedale, l'unico referto che i medici mi hanno dato è quello della TAC (la scintigrafia l'aveva fatta l'11 settembre dello scorso anno ).
So che hanno fatto gli esami per i marcatori tumorali, ci hanno detto che sono alterati ma non saprei dirle di quanto nè saprei dire quali marcatori hanno considerato.
Parlerò con i medici dell'ospedale sia per farmi dare tali informazioni che per vedere se possono fare la risonanza magnetica come da Lei suggerito.
Grazie ancora per la Sua disponibilità.
Nell'attesa di aggiungere tali informazioni la saluto cordialmente.
La zia è ancora ricoverata in ospedale, l'unico referto che i medici mi hanno dato è quello della TAC (la scintigrafia l'aveva fatta l'11 settembre dello scorso anno ).
So che hanno fatto gli esami per i marcatori tumorali, ci hanno detto che sono alterati ma non saprei dirle di quanto nè saprei dire quali marcatori hanno considerato.
Parlerò con i medici dell'ospedale sia per farmi dare tali informazioni che per vedere se possono fare la risonanza magnetica come da Lei suggerito.
Grazie ancora per la Sua disponibilità.
Nell'attesa di aggiungere tali informazioni la saluto cordialmente.
[#3]
Utente
Gentilissimo dott. Ferrero,
oggi in ospedale mi sono fatta fare una copia dei markers tumorali che hanno fatto alla zia....
riporto i risultati:
CEA 4.30 non fumatori < 5.2
fumatori < 6.5
CA 125 34.49 [0.00 - 35.00]
CA 19.9 65.52 [0.00 - 27.00]
CA 15.3 28.08 [ Fino a 25 ]
CA 72.4 0.77 [ Fino a 9.8 ]
Cytra 21.1 1.710 [0.100 - 3.300]
Mi faccia sapere cosa ne pensa.
Grazie infinite per la Sua disponibilitá.
Cordiali saluti
oggi in ospedale mi sono fatta fare una copia dei markers tumorali che hanno fatto alla zia....
riporto i risultati:
CEA 4.30 non fumatori < 5.2
fumatori < 6.5
CA 125 34.49 [0.00 - 35.00]
CA 19.9 65.52 [0.00 - 27.00]
CA 15.3 28.08 [ Fino a 25 ]
CA 72.4 0.77 [ Fino a 9.8 ]
Cytra 21.1 1.710 [0.100 - 3.300]
Mi faccia sapere cosa ne pensa.
Grazie infinite per la Sua disponibilitá.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 18/08/2010.
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